Giovanni 4:16-24: La vera adorazione.
Il deismo è una dottrina filosofica sviluppata dall'illuminismo francese che sostiene che la ragione è bastevole a giustificare la presenza di Dio nell'universo, considerando di fatto ogni forma di religione e di fede un'inutilità pratica. Per i deisti Dio non interviene nelle faccende umane (non interviene nelle questioni morali) ma si limita solo a garantire il corretto funzionamento del mondo naturale. Un deista inglese, Anthony Collins, del XVII secolo, un giorno mentre stava camminando si è incrociato con un una persona semplice. "Dove stai andando?"Chiese Collins. "In chiesa signore."rispose l’uomo. "Che cosa hai intenzione di fare?" "Adorare Dio, signore." "Il tuo Dio è grande o è piccolo?" Ha chiesto Collins. "Tutte e due signore" rispose l’uomo. "Come può essere entrambe le cose?"chiese ancora il filosofo. "Dio è così grande, signore, che i cieli dei cieli non lo possono contenere, e così piccolo che Egli può abitare nel mio cuore." Collins ha dichiarato che questa risposta semplice ha avuto più effetto sulla sua mente di tutti i volumi che avesse mai letto su Dio, e tutte le lezioni che avesse mai sentito. Noi siamo qui, preghiamo e lodiamo, perché crediamo nell’esistenza di Dio, perché crediamo ciò che Lui è e perché lo abbiamo sperimentato, è nel nostro cuore!
In questi versetti in primo luogo vediamo:
I LA NOVITÀ RIGUARDO L’ADORAZIONE. (vv.19-22)
Gesù ha detto qualcosa di nuovo riguardo l’adorazione per la samaritana, ma anche per i giudei. Per capire meglio questi versetti è importante vedere con chi sta parlando Gesù e quale era il contenuto della discussione.
Ci troviamo in Samaria. Tra Samaritani e Giudei non scorreva buon sangue, le radici dell’animosità risalgono nell’ottavo secolo a.C. quando il regno del Nord d’Israele cadde sotto gli Assiri, la maggior parte della popolazione fu portata in esilio e per ripopolare la zona, gli Assiri vi trasferirono gente da altre parti del loro impero, quindi pagani e vi furono matrimoni misti con coloro che rimasero nel paese, ne risultò una razza mista, conosciuta più tardi come Samaritani, perciò i Giudei ritenevano i Samaritani etnicamente impuri e li ripudiarono.
Gesù in viaggio per la Galilea doveva passare per la Samaria e si ferma presso un pozzo, dove va ad attingere l’acqua una donna Samaritana, Gesù inizia a parlare con questa donna, ben presto la discussione finisce in un discorso spirituale, Gesù afferma alla donna che Lui da un’acqua che disseta per sempre che scaturisce in vita eterna. La donna risponde che vuole di questa acqua per non avere mai più sete e quindi così non verrà più ad attingere al pozzo. La donna non aveva capito, così Gesù sapendo del peccato in cui vive la donna, dice alla donna di andare a chiamare suo marito. La donna gli rispose che non aveva marito e quindi Gesù gli dice che ha detto bene che ha avuto cinque mariti e quello che ha ora non è suo marito, quindi la donna ha detto la verità. La donna toccata dalla risposta di Gesù, riconosce in Gesù un profeta, così la discussione scivola sull’adorazione.
Noi troviamo:
A) La Controversa sul luogo dove adorare Dio.
Giovanni 4:19-20: "La donna gli disse: 'Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato su questo monte, ma voi dite che a Gerusalemme è il luogo dove bisogna adorare'". Il commento della donna ha evidenziato uno dei principali punti di conflitto tra ebrei e samaritani, infatti c’era una grossa discordia fra Giudei e Samaritani, risalente diversi secoli addietro e riguardava su quale fosse il luogo giusto dove adorare Dio.
La donna dice che i nostri padri hanno adorato su questo monte, si riferisce al monte Gherizim, forse indicando con la mano il monte che si vedeva da dove si trovavano. Su questo monte avevano costruito il tempio samaritano probabilmente intorno al 388 a.C., ma nel 128 a.C. fu rasa al suolo dal re Giudeo Giovanni Ircano sovrano della famiglia degli Asmonei. I Giudei, d’altra parte, insistevano che la gente l’adorazione doveva essere fatta solo nel tempio Gerusalemme. Questa convinzione risaliva alla promessa secondo cui Dio avrebbe scelto un luogo dove avrebbe posto il Suo nome e la gente sarebbe andato ad adorarlo, questo luogo era Gerusalemme, il Monte Sion (Deuteronomio 12:4-7,21; 14:22-26 ;1 Re 14:21; 2 Cronache 12:13). Perciò entrambi i popoli credevano che sotto l’Antico Patto Dio avrebbe guidato il suo popolo in una posizione geografica per adorarlo (Deuetronomio 12:5; 16:2, 26:2).
I Samaritani, accettando solo il Pentateuco, i primi cinque libri della Bibbia, credevano che fosse il monte Gherizim. Almeno per due motivi: 1) perché era vicino a Sichem dove Abramo costruì il suoprimo altare a Dio (Genesi 12:6-7), e 2) perché era sempre sul Monte Gherizim che il popolo di Dio doveva pronunciare la benedizione del patto con Dio una volta entrato nella terra promessa. (Deuteronomio 11:29; 27:2-7,12; cfr. Giosuè 8:33).
Gli ebrei, invece accettavano tutto l'Antico Testamento, e riconoscevano che Dio aveva scelto Gerusalemme come il luogo dove doveva essere adorato come è scritto in altre parti dell’Antico Testamento ( 2 Cronache 6:6; cf. Salmi 48:1-2; 78:68-69; 132 :13).
B) La Conclusione sul luogo dove adorare.
Gesù risponde che la questione sarebbe presto stata irrilevante.
vv. 21-22: "Gesù le disse: 'Donna, credimi; l'ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei'".
"Credimi" (pisteuo), non è un invito a fidarsi di Gesù tipo la fede che salva, ma un semplice asserzione: "Io ti dico la verità." L’adorazione non si sarebbe più localizzata in un luogo sacro, questo dovrebbe metterci in guardia contro l’idea dell’adorazione localizzata in un luogo sacro, sia negli edifici sacri che anche nelle città sacre, e sia in luoghi sacri. Questi luoghi possono avere un importanza storica per visitarli, per cultura, per capire la storia, per capire meglio il credo, ma pensare che oggi l’adorazione sia più gradita a Dio in certi luoghi, o che in essi siamo più vicini a Dio è sbagliato!
Ma osserviamo:
C) La Conoscenza di chi adoriamo.
Noi vediamo come è importante la conoscenza nell’adorazione.
v.22: "Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei". L’adorazione dei Samaritani sul monte Gherizim è basato sull’ignoranza, non avevano una vera e profonda adeguata e precisa conoscenza di Dio, anche se lo adoravano, infatti i samaritani ignoravano il resto della rivelazione di Dio, tutto l’Antico Testamento. (Cfr. Atti 17:22-32) . L’adorazione dei Giudei su Gerusalemme era basata sulla conoscenza che si accordava su tutta la rivelazione di Dio, su tutto l’Antico Testamento, essi adoravano nel luogo scelto da Dio. I giudei lo sapevano bene perché la salvezza veniva da loro nel senso che a loro furono affidati le rivelazioni di Dio (Romani 3:1-2) e perché da loro sarebbe venuto il Messia (Romani 9:3-5).
È importante per adorare Dio conoscerlo veramente per quello che è attraverso tutta la rivelazione di Dio se non vogliamo andare fuori strada!
Notiamo:
II LA NATURA DELLA VERA ADORAZIONE. (v.23)
A) La Persona d'adorare.
"Adorazione" (proskineo) è “rendere omaggio con riverenza”, “prostrarsi con la faccia a terra”. (Giovanni 9:35-38; Apocalisse 5:14). L’adorazione è la disposizione dell’uomo che riconosce la sua totale dipendenza da Dio e riconosce la grandezza di Dio in contrasto con la propria fragilità. Possiamo dire che l’adorazione è la reazione alla rivelazione e alla conoscenza di Dio.
L’adorazione deve essere fatta solo a Dio, il Padre così è scritto nella Bibbia. (Matteo 4:9-10; 28:17) . Quando viene fatta agli uomini o agli angeli, l’adorazione non viene accettata (Atti 10:25; Apocalisse 22:8), così anche per gli idoli (Esodo 20:3-4;Salmi 115:1-9).
Anche se Padre è il modo caratteristico unico di Gesù di riferirsi a Dio (Giovanni 2:16; 5:17; 8:38; 10:38; 11:41; 12:27-28; 17:1).
"Padre" si riferisce al rapporto che il vero credente ha con Dio! (Padre dativo di oggetto diretto che implica una relazione personale). Padre suggerisce un rapporto personale, cioè il nuovo rapporto creato nella vita del vero adoratore. (Giovanni 1:12; Romani 8:15; Galati 4:6). Gesù insegnò ai suoi seguaci di rivolgersi a Dio nello stesso modo in modo che il titolo è diventato tipicamente cristiano. Subito dopo che Gesù apparve risorto a Maria Maddalena in Giovanni 20:17 leggiamo: "Gesù le disse: 'Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va'dai miei fratelli, e di'loro: "Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro'".
B) Il Punto di svolta dell’adorazione.
Il punto di svolta è Gesù!
“L’ora viene” (v.21). L’ora in arrivo era il tempo in cui gli adoratori non avrebbero più avuto bisogno di andare a Gerusalemme o altrove perché la morte, la resurrezione, l’ascensione di Gesù e la discesa dello Spirito Santo da Lui mandato, avrebbe inaugurato un nuovo modo di adorare Dio.
Al v.23 Gesù dice “anzi già è venuta” . Questa “ora” incomincia già, nel presente con la persona e il ministero di Gesù, in Lui si annuncia un nuovo tipo di adorazione di Dio, per il quale non ha importanza il luogo! In Gesù si adempie un nuovo modo di adorare Dio.
C) Particolarità dell’adorazione.
"In" (dativo di sfera o di modo) indica la sfera o il modo di adorare Dio. Spirito e verità sono in contrasto con l’adorazione localizzata. Così, la vera adorazione non è una questione di posizione geografica (il culto in una chiesa), la postura fisica (ginocchio o in piedi), oppure a seguito di una liturgia particolare o rituali esterni (Matteo 6:5-13), è un questione di spirito e verità. Queste due caratteristiche sono concetti inseparabili. Si riferisce al tempo della salvezza con Cristo in concomitanza alla nuova via con cui Dio relaziona con gli esseri umani.
(1) La Spiritualità nell’adorazione.
a) La vera adorazione non è legata ai luoghi sacri.
Dal contesto vediamo che Gesù contrappone al luogo esterno. Non è ne sul monte Gherizim, ne a Gerusalemme, ne a Roma, ne a Lourdes e così via!
b) La vera adorazione non è legata alle immagini!
Adorare attraverso le immagini è idolatria! Esodo 20:4-5: "Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano". Charles Hodge: "L’idolatria consiste non soltanto nell’adorare falsi dèi, ma anche nell’adorare il vero Dio tramite immagini" A proposito di questo il teologo James I. Packer dice: "Nella sua applicazione cristiana, ciò significa che non dobbiamo fare uso di rappresentazioni visive o pittoriche del Dio trino, o di una qualsiasi persona della Trinità, ai fini dell’adorazione cristiana." L’idolo è un insulto per la gloria di Dio! Le immagini di Dio o di Gesù, disonorano Dio perché offuscano la Sua gloria! Se Dio avesse voluto rappresentare con statue o idoli c’è lo avrebbe detto, ma non lo ha fatto, anzi ha detto il contrario! (Deuteronomio 4:15-20,23). Inoltre sono fuorvianti, perché trasmettono idee sbagliate su chi è Dio!
Inoltre:
c) La vera adorazione non è legata alla semplice presenza.
Molte persone pensano che partecipare ad un culto la domenica mattina, cantare un inno, accendere una candela o inginocchiarsi davanti una statua o nella navata, sia adorazione! Noi non dobbiamo confondere queste cose come una vera adorazione! Nemmeno se ci emozioniamo fino a piangere! Non dico che non bisogna piangere, ma non è questa l’adorazione!
d) La vera adorazione non è legata alla ritualità.
Quindi alla forma esteriore, alla liturgia, al modo di come si prendono i simboli, se fare la cena prima o dopo, e così via.
e) La vera adorazione è legata allo spirito dell’uomo. (1 Tessalonicesi 5:23; Ebrei 4:12).
Il cantico in Isaia 26 al v.9 dice: "Con l'anima mia ti desidero, durante la notte; con lo spirito che è dentro di me, ti cerco.
Luca 1:46-47: "E Maria disse: 'L'anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore". La vera adorazione si verifica solo quando quella parte degli esseri umani, lo spirito, che è affine alla natura divina (Dio è spirito), si incontra realmente con Dio e adora Dio per il suo amore, la saggezza, la bellezza, la verità, la santità, la compassione, pietà, grazia, potenza e altri attributi. L’adorazione è libera da tutto ciò che è ristretto ad un posto o ad un rituale, è fatta in un vivente rapporto personale di vita con Dio corrispondente al suo essere personale e spirituale, cioè in spirito! La vera e propria adorazione è quando l’uomo con il proprio spirito, la parte invisibile dell’uomo parla e incontra l’Iddio invisibile! Così il credente adora Dio nel e con il suo spirito, e questo lo potremmo fare ovunque! Perché si riferisce al regno spirituale.
Noi vediamo ancora:
(2) La Verità nell’adorazione.
Adorare in verità indica che:
a) L’adorazione è fatta con un Cuore sincero.
La donna samaritana non aveva un cuore sincero davanti a Dio in quanto non camminava secondo le leggi di Dio ed ha cercato di distogliere l’argomento dai propri peccati alla discussione nazionale sul luogo adatto dove adorare Dio! La verità (aletheia) è qualcosa che “è reale” a differenza di fare finta, di qualcosa di apparente, che non rispecchia la realtà. (Matteo 22:16; Marco 12:14; Luca 20:21 ; Filippesi 1:18). Possiamo dire un’adorazione ipocrita, senza il cuore!
C'è una vecchia storia di un uomo che sognava che un angelo lo accompagnò in chiesa una domenica. Vide il musicista che suonava determinato la tastiera, la corale e gli altri musicisti che suonavano con piacere, ma l'uomo non sentì alcun suono. La congregazione cantava, ma l’uomo non sentiva niente. Quando il predicatore si alzò a parlare, le sue labbra si muovevano, ma non si sentiva niente. Meravigliato, l'uomo si rivolse al suo accompagnatore, all’angelo per una spiegazione. L’angelo rispose:" Non hai sentito niente perché non c'è niente da ascoltare. Queste persone sono impegnate nella forma del culto, ma i loro pensieri sono su altre cose e il loro cuore è lontano. "
Matteo15:7-9: "Ipocriti, ben profetizzò Isaia di voi quando disse: 'Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d'uomini'". Geremia 29:11-14: "'Infatti io so i pensieri che medito per voi', dice il SIGNORE: 'pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. Voi m'invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; io mi lascerò trovare da voi', dice il SIGNORE; 'vi farò tornare dalla vostra prigionia; vi raccoglierò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho cacciati', dice il SIGNORE; 'vi ricondurrò nel luogo da cui vi ho fatti deportare'". (Cfr. Deuteronomio 4:29; Isaia 29:13; 48:1; Efesini 5:19).
"Cuore" (le·a) si riferisce alla persona interiore: alla mente, anima, spirito, di per sé, cioè la fonte della vita della persona interiore in vari aspetti, con particolare attenzione ai sentimenti, pensieri, volontà. Dio guarda al cuore 1Samuele 16:7, perciò Dio ascolta la preghiera fatta con il cuore, sincera, altrimenti è una preghiera vana!
Adorare in verità indica che:
b) L’adorazione deve essere Coerente con la rivelazione di Dio.
"Verità" (aletheia) abbiamo detto è ciò che corrisponde alla realtà, in opposizione al falso, alle concezioni false che derivano da una conoscenza imperfetta come menzionato nel v.22. Visto che al v.22 si è parlato della conoscenza basata sulla rivelazione di Dio, verità indica essere in armonia con la verità di Dio rivelata, con la Sua Parola. Infatti in questo Vangelo verità si riferisce anche alla Parola di Dio e all’insegnamento di Gesù.
Gesù pregando per i discepoli dice al Padre: Giovanni 17:17: "Santificali nella verità: la tua parola è verità". Giovanni 16:12-14: "Ho ancora molte cose da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà". L’adorazione in verità è un’adorazione che corrisponde alla natura del suo oggetto da adorare e quindi ciò che riguarda la Sua persona come rivelato nella Sua Parola, la Bibbia! L’adorazione in verità è conforme al vero riconoscimento della realtà di Dio senza mescolanza di esseri non autentici, quindi idolatria.
Ma verità in Giovanni si riferisce anche a Gesù, perciò:
c) L’adorazione deve essere Cristocentrica.
Ciò che sentiamo, ciò che facciamo, ciò che pensiamo, e anche ciò che in ultima analisi deve essere la nostra adorazione a Dio deve essere sempre alla luce di Gesù!
1. Perché Gesù è la realtà divina rivelata, manifestata.
Giovanni 14:6-9: "Gesù gli disse: 'Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se mi aveste conosciuto avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete visto'. Filippo gli disse: 'Signore, mostraci il Padre e ci basta'. 9 Gesù gli disse: 'Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: -Mostraci il Padre-'".
2. Perché Gesù è l’unico Mediatore. (1 Timoteo 2:5).
3. Perché Gesù è l’unico Salvatore. (Atti 4:12).
Gesù soffrì sotto Ponzio Pilato, morì alla croce e risuscitò per fare di noi ribelli degli adoratori di Dio!
4. Perché Gesù è l’unico che ci può fare conoscere il Padre. (Luca 10:22; Giovanni 1:18).
d) L’adorazione sarà possibile mediante il Consolatore, lo Spirito Santo.
Tozer: "Uomini e donne continuano a cercare di persuadersi che esistono molte forme e molte vie che sembrano giuste nell’adorazione. Ma Dio nella Sua rivelazione ci ha detto che Lui è Spirito. Dio toglie via la questione dell’adorazione dalle mani degli uomini e la pone nelle mani dello Spirito Santo. È impossibile per chiunque di noi adorare Dio senza l’ impartizione dello Spirito Santo. È l’opera dello Spirito di Dio in noi che ci rende capaci di adorare Dio in modo accettevole attraverso quella persona che noi chiamiamo Gesù Cristo, che è Egli stesso Dio. Così l’adorazione si origina in Dio, giunge fino a noi e viene riflessa da noi come in uno specchio. Dio non accetta altro tipo di adorazione."
1. La necessità da parte dello Spirito Santo della rigenerazione nei veri adoratori.
Non possiamo essere veri adoratori secondo come vuole Dio senza che prima non siamo stati rigenerati!
Proverbi 15:8: "Il sacrificio degli empi è in abominio al Signore, ma egli ama chi segue la giustizia". Per essere veri adoratori di Dio è necessario che cambi il nostro cuore perché il cuore umano non ama Dio e se pensa di amarlo adorerà comunque in modo sbagliato Dio! Tito 3:3-7: " Perché anche noi un tempo eravamo insensati, ribelli, traviati, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella cattiveria e nell'invidia, odiosi e odiandoci a vicenda. Ma quando la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore per gli uomini sono stati manifestati, egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo, che egli ha sparso abbondantemente su di noi per mezzo di Cristo Gesù, nostro Salvatore, affinché, giustificati dalla sua grazia, diventassimo, in speranza, eredi della vita eterna".
2. La necessità della presenza e della guida dello Spirito Santo nel credente per l’adorazione. (Giovanni 14:15-17).
Filippesi 3:2-3: "Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno mutilare; perché i veri circoncisi siamo noi, che offriamo il nostro culto (latreúo) per mezzo dello Spirito di Dio, che ci vantiamo in Cristo Gesù, e non mettiamo la nostra fiducia nella carne". Lo Spirito Santo ci guida nella verità, ci fa vedere la bellezza di Dio e ci fa adorare Dio con le giuste parole. (Isaia 6:1-8; Luca 2:25-35).
Uno degli scopi dello Spirito Santo è di farci veri adoratori di Dio! Tozer: "Dio desidera portarci più profondamente in Lui. Avremo molto da imparare nella scuola dello Spirito. Egli vuole guidarci nel nostro amore per Colui che per primo ci ha amati. Egli vuole coltivare in noi l’adorazione e l’ammirazione di cui Egli è degno. Egli vuole rivelare a ciascuno di noi il benedetto elemento del fascino spirituale nella vera adorazione. Egli vuole insegnarci la meraviglia di essere ripieni di entusiasmo morale nella nostra adorazione, sopraffatti dalla conoscenza di chi è Dio. Egli vuole che siamo stupefatti considerando l’inconcepibile altitudine, la vastità e lo splendore del Dio Onnipotente." (Giovanni 16:12-15; 1 Corinzi 2:10-12; Romani 8:26-27; Efesini 5:18-21). Perciò anche per pregare efficacemente deve ricevere da Dio una particolare capacità, lo Spirito Santo, senza lo Spirito Santo non possiamo adorare Dio in Spirito e verità.
III LA NECESSITÀ DÌ TALE ADORAZIONE
Notate che al v.24 dice “bisogna” (dei) indica necessità incondizionata, inevitabile, di carattere assoluto e indiscusso.
Vediamo almeno due motivi per cui noi dobbiamo adorare il Padre in spirito everità:
A) Per il Consenso del Padre.
v.23: "poiché il Padre cerca tali adoratori". La vera adorazione è l'attività più alta e più nobile che il credente può fare per grazia di Dio! L'essenza della teologia è quello di conoscere Dio, mentre l’adorazione è l’espressione della teologia. Noi vediamo in tutta la Bibbia che Dio è adorato e vuole essere adorato! (1 Cronache 16:29; Matteo 4:9-10). Ed è quello che faremo quando saremo alla presenza di Dio (Apocalisse 4).
L'adorazione è un omaggio, è un atteggiamento e attività diretta a riconoscere e descrivere il valore di una persona. L’adorazione è azione il movimento del cuore motivato dal desiderio di onorare Dio. Ma ci sono molti tipi di adorazione e di adoratori che Dio non può accettare! Dio vuole che noi lo adoriamo, ma vuole anche che lo adoriamo a modo suo! Se noi vediamo l’esempio di Caino ed Abele, Dio accettò il sacrificio di Abele e non di Caino!
Il popolo d'Israele ai tempi di Isaia (Isaia 1:10-17; Amos 5:21-24), Dio non accettava i loro sacrifici perché erano ipocriti! Perciò se vogliamo essere veri adoratori che Dio approva, siamo chiamati ad adorarlo come Lui desidera!
Un altro motivo per cui noi dobbiamo adorare il Padre in spirito e verità:
B) Per il Carattere del Padre.
v.24: "Dio è Spirito (pneuma).
È impossibile per la mente finita definire, spiegare o comprendere meglio questa grande espressione che “Dio è spirito”.
(1) Spirito è la Natura Intrinseca di Dio.
Intrinseco significa che è proprio di una cosa, che è inerente alla sua natura più intima. Dio è Spirito, come è luce (1 Giovanni 1:5), come è amore (1 Giovanni 4:8). La natura di Dio è esclusivamente spirituale! Gesù non sta suggerendo che Dio è uno spirito tra i tanti, ma indica una caratteristica della divinità, Dio nella sua sostanza è Spirito. Dio è spirito nel senso più alto. Egli non è uno spirito, ma lo spirito stesso in senso assoluto.
(2) Spirito è la Natura Invisibile.
Spirito indica un essere non materiale, non percepibile con i sensi umani. Egli è invisibile, intangibile, incorporeo, informe.
Parlando di Gesù paolo dice in Colossesi 1:15: "Egli è l'immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura". 1 Timoteo 1:17: "Al Re eterno, immortale, invisibile, all'unico Dio, siano onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen". Dio non è soggetto a nessuna delle limitazioni e condizioni come noi! Perciò Dio non ha bisogno di nessun luogo locale di abitazione, nessun tempio, e non abita in nessun tempio costruito da mani di uomo dice Paolo in Atti 17:24-25
(3) Spirito è la Natura Inaccessibile all’occhio umano.
1 Timoteo 6:14-17: "Ti ordino di osservare questo comandamento da uomo senza macchia, irreprensibile, fino all'apparizione del nostro Signore Gesù Cristo, la quale sarà a suo tempo manifestata dal beato e unico sovrano, il Re dei re e Signore dei signori, il solo che possiede l'immortalità e che abita una luce inaccessibile; che nessun uomo ha visto né può vedere; a lui siano onore e potenza eterna. Amen".
(4) Spirito è la Natura Illimitata.
Dio essendo Spirito non è limitato dallo spazio e non può essere misurato.
Geremia 23:24: "'Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto in modo che io non lo veda?' dice il SIGNORE. 'Io non riempio forse il cielo e la terra?' dice il SIGNORE". Salmi 139:7-10: "Dove potrei andarmene lontano dal tuo spirito, dove fuggirò dalla tua presenza? Se salgo in cielo tu vi sei; se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là. Se prendo le ali dell'alba e vado ad abitare all'estremità del mare, anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra". Dio essendo spirito non è limitato nel tempo. La materia appartiene al tempo, lo Spirito no! Infatti Dio è eterno. (Salmi 90:2; 102:24-27). Ma attenzione anche se Dio è Spirito noi vediamo che ha una personalità, (caratteristiche proprie di chi è una persona), è consapevole di se stesso e auto-determinato, quindi un Dio vivente che interviene nella vita degli uomini per realizzare i suoi progetti, questo noi vediamo nella Bibbia. A.A.Hodge: "Egli è un essere razionale che distingue con infinita precisione il vero ed il falso. Egli è un essere morale che distingue tra il giusto e l’ingiusto. Egli è un libero agente, la cui azione è auto-determinata dalla propria volontà."
CONCLUSIONE.
Vance Havner :"La fede viva dei morti è diventata la fede morta dei vivi". I primi cristiani avevano una fede molto più viva di molti oggi tanto da morire per Gesù senza rinnegarlo! Noi possiamo constatare la fede morta nella vita dei credenti, nei culti delle chiese che sono spenti nell’adorazione!!! Con ciò non voglio dire che quando in una chiesa si prega facendo chiasso quella sia vera adorazione! Lo scopo per cui siamo stati creati e salvati, perché potessimo essere figli di Dio che lo amano e lo adorano con tutto il cuore nella bellezza della Sua santità! Se siamo veri adoratori non sprecheremo il nostro tempo con progetti religiosi carnali e mondani!
In una falsa adorazione possiamo individuare tre errori.
1) Il vero adoratore non è selettivo. (l'errore della selezione).
I samaritani hanno preso solo una parte della Bibbia, tralasciando il resto. Non possiamo adorare Dio prendendo solo una parte della sua rivelazione. Possiamo accettare per esempio solo il Nuovo Testamento è rifiutare l’Antico o alcuni salmi, o possiamo accettare che Dio è Buono, ma rifiutare che è un Dio di Ira o l’inferno. Il vero adoratore accetta tutta la rivelazione di Dio e quindi tutto ciò che Lui è!
2) Il vero adoratore non è ignorante. (l'errore dell'ignoranza).
I samaritani adoravano ciò che non conoscevano. Sicuramente le emozioni sono parte integranti dell’adorazione, ma nell’adorazione deve essere coinvolto anche l’intelletto, anzi la conoscenza è la base, una parte del fallimento nel rapporto con Dio e quindi anche nell’adorazione è la pigrizia intellettuale. Il cristianesimo è speranza, ma basata sulla conoscenza di Dio in Cristo.
3) Il vero adoratore non è legato all’adorazione esteriore, rituale e formale.(l'errore del formalismo).
L’ordine che Dio desidera nella chiesa non fa confusa con l’esteriorità, il ritualismo, e il formalismo. Si è continuamente dibattuto sul tipo di musica da utilizzare nel culto, se le mani si possono tenere abbassate o alzate, se le preghiere devono avere una forma o essere spontanee e così via. Ma ciò che è importante è il cuore, lo spirito, senza ipocrisia, nella verità della Parola di Dio in Cristo Gesù sotto la guida dello Spirito Santo! Così saremo veri adoratori!