L’adorazione deve essere fatta solo a Dio (Esodo 20:2-3).
La nostra società è in continuo mutamento, è sempre in movimento, sia per cose positive come per esempio: lo sviluppo tecnologico che rendono la vita più comoda, il progresso nel campo della medicina, nelle comunicazioni, e così via.
Ma nello stesso tempo ci sono cambiamenti in senso negativo come le norme morali. Purtroppo oggi vediamo, sempre di più un movimento verso il basso, c’è un declino morale, la legge di Dio non è lo standard nella vita di milioni e milioni persone, ognuno ha il suo standard che contrasta con quello del nostro Signore e Creatore.
Anche nell’ambiente cristiano per esempio, non mancano quelli che si stanno allontanando dagli standard di Dio, e questo perché non hanno la giusta consapevolezza di quello che è Dio, hanno una visione malata, distorta di Dio.
Si sta perdendo, o alcuni hanno perso di vista, o non hanno mai avuto chiaro nella loro mente, chi è veramente Dio: la Sua santità, la Sua unicità, la Sua maestà, la Sua gloria, eternità, e via dicendo.
Alcuni dicono che è importante abbassare Dio al livello dell'uomo, al fine di renderLo più accessibile e così mettono Dio allo stesso livello umano. In qualche modo, Dio è umanizzato e l’uomo divinizzato, ma questo è lontano dalla verità e porterà sempre più lontano dalla verità e quindi da Dio. In questo modo è compromessa anche l’adorazione, perché l’adorazione di Dio dipende da quello che conosciamo e crediamo di Lui così come si è rivelato. Il vero problema, quindi, di una cattiva adorazione o di un’adorazione errata è: non conoscere il vero Dio.
Ci sono molte discussioni e dibattiti riguardo il come adorare Dio, ma la questione principale non è come adorare, ma se conosciamo davvero il Dio che dobbiamo adorare!
La questione fondamentale non è “il come”, ma “il Chi” adoriamo.
Dobbiamo pregare che Dio ci aiuta a pensare a Lui in modo giusto così com’è come ha rivelato! La nostra visione “del Chi” determinerà “il come”.
La nostra consapevolezza di Dio ha un impatto diretto nel come ci avviciniamo a Lui. La misura in cui lo conosciamo sarà anche la misura su come lo adoreremo.
Abbiamo bisogno di un rinnovamento, di una riforma, di qualche cambiamento nei nostri cuori per ritornare allo standard di adorazione che Dio richiede. Abbiamo bisogno di iniziare a confrontarci con lo standard di Dio. Dove possiamo trovare lo standard per capire chi e come adorare? Certamente nella Bibbia: la Parola di Dio.
La Bibbia è il solo mezzo per conoscere Dio, in essa abbiamo la rivelazione di Dio: del Suo carattere, delle Sue azioni, dei Suoi scopi, dei Suoi insegnamenti, e su ciò che richiede da noi. Se la nostra visione di Dio è qualcosa di diverso dalla Sua auto-rivelazione che vediamo nella Bibbia, allora il dio che adoriamo è uno che vogliamo noi stessi, un dio creato o inventato da noi stessi, un dio a nostra immagine e somiglianza secondo i nostri desideri.
La Bibbia è il solo mezzo per conoscere Dio, in essa abbiamo la rivelazione di Dio: del Suo carattere, delle Sue azioni, dei Suoi scopi, dei Suoi insegnamenti, e su ciò che richiede da noi. Se la nostra visione di Dio è qualcosa di diverso dalla Sua auto-rivelazione che vediamo nella Bibbia, allora il dio che adoriamo è uno che vogliamo noi stessi, un dio creato o inventato da noi stessi, un dio a nostra immagine e somiglianza secondo i nostri desideri.
La nostra adorazione, deve essere plasmata da chi è Dio, dobbiamo partire da Dio, dobbiamo conoscere il Dio della Bibbia se non vogliamo ritrovarci ad adorare un Dio di nostra invenzione, o adorare Dio in modo distorto perché abbiamo una conoscenza distorta di Dio.
C’è il rischio di mischiare insieme convinzioni personali e Bibbia, ma non deve essere così, l’adorazione pura e giusta è come rivelata nella Bibbia.
Da dove possiamo cominciare per conoscere lo standard dell’adorazione che troviamo nella Bibbia?
Indubbiamente dai dieci comandamenti, infatti, i primi quattro parlano proprio di Dio.
In questa predicazione vedremo il primo comandamento e quindi chel’adorazione deve essere fatta solo a Dio.
Noi primariamente vediamo:
I IL POSTO DEL PRIMO COMANDAMENTO.
Perché questo comandamento riguardo a Dio è al primo posto?
A) Perché Dio è il nostro Dio.
v.1:"Io sono il Signore, il tuo Dio" .
Dio ci vuole ricordare la Sua autorità, il diritto legittimo che Lui ha di essere servito, ubbidito e adorato.
Noi cristiani facciamo parte del Suo popolo, Lui è il nostro Dio, siamo un popolo chiamato da Lui e chiamato a essere consacrato (Deuteronomio 7:6;14:2; 26:18; Esodo 19:5-6; 1 Pietro 2:9-10).
Giovanni Calvino a riguardo scriveva: "La Sua intenzione è questa: lasciare solo a Dio la preminenza, perché egli vuole essere il solo a esercitare il suo diritto sul popolo. Quindi vuole che ogni empietà e superstizione, che sminuiscono e oscurano la gloria della sua divinità, siano evitate da noi. E per lo stesso motivo vuol essere onorato da noi con sentimento autentico. La semplicità stessa delle parole lo indica. Non possiamo averlo quale nostro Dio senza attribuirgli quanto gli è proprio. Perciò se ci vieta di avere déi stranieri, vuol significare che non dobbiamo trasferire altrove quello che gli appartiene".
Noi dobbiamo riconoscere ciò che Dio è senza oscurare la Sua gloria con un cattivo comportamento, siamo chiamati a dargli con sincerità e secondo verità ciò che gli appartiene: l’adorazione, l’invocazione, la fiducia, la sottomissione, la riconoscenza.
Perciò Dio ci vuole ricordare, con questo comandamento, di riconoscere la Sua autorità con la nostra obbedienza e fedeltà assoluta, totale e radicale (Deuteronomio 6:5-9; Luca 16:13; 4:8; Matteo 6:33), e quindi solo a Dio deve andare la nostra adorazione.
Se lo amiamo, veramente ubbidiremo e adoreremo solo Lui! (Giovanni 14:21).
Se lo temiamo gli daremo l’onore che gli è dovuto senza essere superficiali (Malachia 1:6).
Il secondo motivo per cui questo è il primo comandamento è:
B) Perché gli altri comandamenti dipendono da questo.
È il primo comandamento di tutti i comandamenti, è il più importante di tutti!
Il primo comandamento è fondamentale perché da un senso agli altri comandamenti e segna da solo la loro legittimità, il fatto che sono giusti e che vanno osservati perché provengono da Dio.
In altre parole se non abbiamo Dio nella posizione corretta nel nostro cuore, tutti gli altri comandamenti non saranno applicati!
Quando non mettiamo Dio al primo posto la nostra vita spirituale e morale va a rotoli, va di male in peggio!
Se non credi che Dio esista, che è l’Iddio vivente e vero, che è il tuo Dio, non lo servirai e non rispetterai le Sue leggi e non lo adorerai come vuole Lui!
Dunque dobbiamo cominciare da Dio, allora comprenderemo ogni cosa nel Suo giusto contesto e li metteremo al posto giusto.
Vediamo più da vicino:
II LA PROIBIZIONE DEL PRIMO COMANDAMENTO.
Per capire il primo comandamento è utile conoscere:
A) Il Contesto.
In primo luogo vediamo:
(1) Il contesto egiziano.
Gli Israeliti erano appena usciti dall'Egitto, dove avevano vissuto in una delle culture più politeiste mai esistite, infatti, adoravano divinità multiple.
C'era un Dio per ogni situazione e per ogni necessità.
Gli Egizi adoravano il sole, la luna, il vento, fuoco, insetti e animali, per citarne alcuni. Avevano divinità della montagna, del fiume, ecc.
Gli Israeliti in Egitto adoravano anche queste divinità.
Nel corso dei lunghi secoli della loro prigionia, avevano progressivamente ceduto alla tentazione di adorare divinità straniere!
In Giosuè 24:14-15 è scritto: "'Dunque temete il SIGNORE e servitelo con integrità e fedeltà; togliete via gli dèi ai quali i vostri padri servirono di là dal fiume e in Egitto, e servite il SIGNORE. E se vi sembra sbagliato servire il SIGNORE, scegliete oggi chi volete servire: o gli dèi che i vostri padri servirono di là dal fiume o gli dèi degli Amorei, nel paese dei quali abitate; quanto a me e alla casa mia, serviremo il SIGNORE'". (Vedi anche Ezechiele 20:7-8).
In secondo luogo c’è da tener presente:
(2) Il Contesto Cananeo.
(Esodo 23:20-24; 34:11-26; Numeri 25:1-3; Deuteronomio 6:13-15; 7:1-5; Giudici 17-18).
Il popolo di Israele doveva entrare nella terra promessa, dove vi erano popolazioni politeiste con le loro pratiche magico-religiose.
Così Dio, sapeva del pericolo che gli Israeliti potessero diventare idolatri, cosa che poi avvenne, e quindi vennero chiamati adultèri spiritualmente parlando, perché tradivano Dio con cui erano legati a un patto, di cui le basi erano i dieci comandamenti, con divinità, idoli locali. (Ezechiele 20:7,18,30-31; Osea 2:2,13; 4:2, 13; 7:4, 8:5, 13:2).
Nella proibizione del primo comandamento è importante sapere:
B) Il Concetto del primo comandamento.
Cosa comporta: “Non avere altri dèi oltre a me” ?
In primo luogo comporta:
(1) Incompatibilità.
“Oltre me” ha il significato davanti la mia faccia, di fronte o accanto a me, ma anche in opposizione a me.
Quindi ogni volta che uno adora un idolo lo sta facendo davanti la presenza di Dio, quel Dio che è Onnipresente e Onnisciente.
Quest’affermazione si rivolge in due direzioni: da un lato sottolinea l’obbligo per Israele di servire e di adorare esclusivamente quest’unico e solo Dio, dall’altra indica che c’è il pericolo di adorare altri dèi, e questo è incompatibile.
“Non si possono servire due padroni” dice Gesù (Matteo 6:24).
In questo Dio è intollerante! Ed è giustamente esclusivista!
In Isaia 42:8 è scritto: “Io sono il SIGNORE; questo è il mio nome; io non darò la mia gloria a un altro, né la lode che mi spetta agli idoli”.
A questo punto è importante fare una precisazione: la menzione di altri dèi o di idoli (che erano solo di legno e di pietra cfr. Deuteronomio 28:36) non deve essere intesa come un riconoscimento esistono veramente, che nella realtà ci sono altri dèi e che il Signore era solo il più importante di questi.
Piuttosto, riflette la consapevolezza che gli Israeliti avevano vissuto per molti anni in Egitto, tra un popolo che adorava quello che pensavano fossero dèi ed erano in viaggio verso Canaan, una terra dove la popolazione adorava molti di.
Gli Israeliti avevano bisogno di capire che non ci poteva essere nessun compromesso con le altre religioni: il loro Dio era il Dio unico da servire e d’adorare.
È un mondo pieno di dèi che per quanto irreali, esercitano un’incredibile potere, sulle menti e sui cuori degli uomini che li trasformano alla loro immagine come ci fa capire il Salmo 115, dove è scritto che coloro che fanno gli idoli e in essi confidano, diventano come loro, cioè morti, morti spiritualmente parlando!
Dio non può condividere la Sua gloria con altri! Perché gli altri non sono Dio! Lui è l’unico Dio e la gloria appartiene solo a Dio! Pertanto l’adorazione deve essere fatta solo a Dio!
In Isaia 46:9 Dio dice: "Ricordate il passato, le cose antiche; perché io sono Dio, e non ce n'è alcun altro; sono Dio, e nessuno è simile a me". Ora noi viviamo in una società pluralistica, questo significa che in una nazione, città, paese vivono un mix di religione e culture diverse. Ma questa parola viene anche usata per descrivere il parere che, tutte queste differenze e in particolare le differenze religiose, contribuiscono alla somma della verità spirituale. Non importa cosa una persona crede, dicono sbagliandosi, la fede deve essere accettata come un valido contributo alla nostra comprensione completa del principio ultimo dietro l'universo.
I Pluralisti, ci dicono, che il pluralismo ci aiuta a mantenere l'armonia in una società pluralistica. Nessuno deve rivendicare il monopolio esclusivo della verità (esclusivismo) e dobbiamo vagliare ciò che è meglio di tutte le religioni. Il cristianesimo deve solo prendere il suo posto accanto a tutti gli altri.
È chiaro che questo non è possibile, perché il Dio che si è rivelato nella Bibbia non dice così!
Non dice che ci sono tante verità, ma che c’è solo una sola verità, il Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio, attraverso il quale Dio si è rivelato!
“Non avere altri dèi oltre a me” comporta:
(2) Idolatria.
Decine e decine di riferimenti all’idolatria appaiono nell’Antico Testamento e ciò dimostra che l'idolatria probabilmente era la più grande tentazione che i nostri antenati spirituali affrontavano.
L'idolatria è il culto di qualcosa del creato in contrapposizione al culto del Creatore stesso.
Il paganesimo con i suoi molti déi viola, ovviamente, il primo comandamento, ma è anche vero che l’idolatria è anche altro (Colossesi 3:5).
Quando pensiamo agli idoli, di solito pensiamo a coloro, che adorano una statua o altre divinità che non è Dio per come lo ha rivelato Gesù.
In questo, molti cristiani si sentono tranquilli, ma in realtà molti cristiani oggi commettono idolatria senza nemmeno rendersene conto. Infatti, un idolo è qualcuno o qualcosa che sostituisce Dio nella fiducia e di cui non possiamo farne a meno, di cui siamo schiavi. Ciò che prende, il posto di Dio e riceve la nostra devozione e fiducia al posto di Dio, è un idolo: può essere materiale o spirituale.
Ezechiele 14:4 parla di idoli che vengono innalzati nel cuore perciò non sono solo oggetti intagliati di legno, gesso o di metallo, ma tutto ciò regna nel nostro cuore al posto di Dio o con Dio. Perciò non si riferisce solo a una divinità, ma anche a oggetti materiali come case, terreni, soldi, lavoro, automobili, hobby, persone come un santo, un cantante, attrice, l’oroscopo, i tarocchi, la scienza, la storia, la moda, la famiglia, la carriera, la droga, l’alcol, le sigarette, il divertimento e così via.
Poi ci sono gli idoli più sottili, quelli più pericolosi come la propria esperienza come norma di vita, la tradizione, la reputazione, la felicità, la fede, l’amore, la pace,ecc.
Tutto questo sono idoli se li mettiamo prima di Dio!
Ma vediamo:
(3) L’Identificazione dell’idolo.
Come facciamo allora a capire se ci sono degli idoli nella nostra vita?
L’idolo lo puoi:
a) Identificare dalla prova dell’amore, da ciò che ami.
Origene nel III secolo osservava che il primo comandamento ha a che fare con ciò che si ama. Egli scrisse: "Ognuno onora prima di tutto, quello che prima di tutte le cose, lui ammira e ama, questo per lui è dio".
Quindi noi siamo chiamati ad amare Dio con tutto il cuore, la mente, l’anima e la forza, quindi con tutto noi stessi, come dice Gesù nel Nuovo Testamento, ma se invece noi diamo il nostro amore a qualcuno o qualcos'altro, prima di Dio, allora stiamo servendo qualche altro dio.
Cosa ti piace di più? Cosa ami di più? Che cosa desideri di più? A che cosa pensi di più? Che cosa ti entusiasma di più? Quali sono gli scopi per cui t’impegni e perché lo fai, da che cosa sei motivato?
Può essere un hobby o interesse personale, un’ambizione di carriera, un desiderio per le cose belle della vita. Potrebbe essere la salute personale o il fitness. Potrebbe, anche essere un ministero nella Chiesa, o un dono spirituale.
L’idolo lo puoi:
b) Identificare dalla prova della fiducia.
Di cosa vi fidate? In chi confidate nei momenti di difficoltà?
Martin Lutero disse: "Qualunque cosa il tuo cuore si aggrappa e si basa è propriamente il tuo dio".
Analogamente, il puritano Thomas Watson disse: " Se metti la fiducia in una cosa più di Dio, quello lo rendi un dio."
Noi dobbiamo confidare solo in Dio perché dipendiamo da Dio!
Allora di cosa o di chi vi fidate? Di chi dipendete?
Alcune persone nelle loro difficoltà dipendono dalle droghe, alcol, sesso o shopping o qualche altra ossessione per andare avanti, questa è idolatria!
Altre persone confidano nella superstizione, negli oroscopi, tarocchi, maghi e così via, questa è idolatria!
Altre ancora, dipendono da altri e confidano in loro; questo non è sbagliato in sé, ma se sostituiscono Dio sì, è idolatria!
Alcuni confidano nel loro lavoro, in un’assicurazione, nella loro previdenza per la loro sicurezza, in questo non c’è niente di sbagliato, ma se prendono il posto di Dio è sbagliato!
Alcuni pongono la loro fede nel governo, altri nella scienza e nella medicina; in questo non c’è niente di sbagliato, ma se prendono il posto di Dio è idolatria! Perciò qualsiasi cosa che ami e in cui confidi, in cui ti diletti e desideri, di cui non puoi fare a meno, che temi o servi, se queste cose prendono il posto di Dio, lo sostituiscono a Dio, allora sono idoli!
Anche le cose buone che Dio ci dà come il sesso, il lavoro, la fede, ecc. possono diventare idoli se li mettiamo al posto di Dio e se non siamo riconoscenti a Dio e siamo auto-compiacenti.
Ma dietro tutti gli idoli, c’è l’idolo di se stessi, il proprio Io, tutto ciò che si fa o si cerca lo si fa per se stessi, la causa è l’idolo di se stesso che Dio ci chiama a far morire, a odiare! (Luca 14:26; Galati 2:20).
L’idolatria ha una:
C) Conseguenza tragica.
L’idolatria non è approvata da Dio, il Signore non approva gli idolatri, odia l’idolatria (Deuteronomio 7:25-26) la pena era il giudizio (Esodo 22:20; Isaia 47:10-15; Geremia 9:12-16; 1 Corinzi 10:5-6).
Tra i tanti esempi che vediamo nella Bibbia, possiamo prendere l’esempio di Salomone.
La Scrittura dice che Salomone seguì Astarte, dea dei Sidoni, e Milcom, l’abominevole divinità degli Ammoniti (1 Re 11:5).
È scritto in 1 Re 11:9-11: "Il SIGNORE s'indignò contro Salomone, perché il cuore di lui si era allontanato dal SIGNORE, Dio d'Israele, che gli era apparso due volte, e gli aveva ordinato, a questo proposito, di non andare dietro ad altri dèi; ma egli non osservò l'ordine datogli dal SIGNORE. Il SIGNORE disse a Salomone: 'Poiché tu hai agito a questo modo, e non hai osservato il mio patto e le leggi che ti avevo date, io ti toglierò il regno, e lo darò al tuo servo'".
La maggior parte di noi può essere sorpresa da quello che è successo a Salomone. Il crollo del suo regno si presenta come un vero shock. Come poteva un uomo così saggio essere così stupido! Solomone aveva iniziato bene, ma a poco a poco si allontanò, finché egli adorò divinità completamente diverse. Dio punì Salomone lacerando il suo regno!
Ma in questo primo comandamento a "Non avere altri dèi oltre a me",vediamo:
III LA PRIORITÀ.
Nella priorità vediamo:
A) L’Enfasi di questo comandamento.
“Non avere altri dèi oltre a me” indica un divieto enfatico che riflette una forte aspettativa di obbedienza e di adorazione che noi dovremmo avere!
Noi vediamo diversi versetti che c’incoraggiano a fare di Dio la nostra priorità come troviamo scritto anche in altre parti della Bibbia:
Salmi 16:2: "Ho detto a Dio: Tu sei il mio Signore; non ho bene alcuno all'infuori di te".
Salmi 16:4: "I dolori di quelli che corrono dietro ad altri dèi saran moltiplicati; io non offrirò le loro libazioni di sangue, né le mie labbra proferiranno i loro nomi".
Salmi 16:8: "Io ho sempre posto il SIGNORE davanti agli occhi miei".
Salmi 73:25: "Chi ho io in cielo fuori di te? E sulla terra non desidero che te".
Nella priorità vediamo:
B) L’Esclusività di questo comandamento.
Dio ha il diritto di essere adorato solo Lui.
Dio deve avere la priorità, semplicemente perché è l’unico Dio (Deuteronomio 6:4-5).
In primo luogo Dio deve avere l’esclusività perché:
(1) Dio è l’unico Creatore Sovrano.
Il v.2 dice: "Io sono il SIGNORE, il tuo Dio".
La parola ebraica per "Dio" (Elohim) indica una natura superlativa della potenza di Dio. La parola è usata in Genesi 1 dove si parla che dal nulla Dio creò ogni cosa.
Nella Bibbia e quindi per l'Israelita, non c'è mai stato alcun dubbio sul fatto che Dio è il Creatore.
Questo non fa parte di una discussione intellettuale, di analisi scientifica o di dibattito teologico!
La Bibbia afferma il fatto che Dio è il Creatore come una pura e semplice verità.
In Isaia è scritto che i fabbricanti d’idoli saranno delusi e andranno via coperti di vergogna, mentre il popolo di Dio sarà salvato e poi dice che Dio ha creato i cieli e la terra, Lui è il signore non ce n’è alcun altro come leggiamo in Isaia 45:18: "Infatti così parla il SIGNORE che ha creato i cieli, il Dio che ha formato la terra, l'ha fatta, l'ha stabilita, non l'ha creata perché rimanesse deserta, ma l'ha formata perché fosse abitata: 'Io sono il SIGNORE e non ce n'è alcun altro'".
(Isaia 40:28; Attti 17:24; Apocalisse 4:11).
Dio ci ha creati per la Sua gloria dice Isaia 43:7. Paolo in Romani 11:36: "Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen".
Dopo aver esaminato a fondo tutte le meravigliose realtà della salvezza in Cristo, Paolo termina dando gloria a Dio.In questo versetto Paolo sta affermando che Dio è il Creatore, il sostenitore sovrano e il punto, lo scopo finale di ogni cosa! (Cfr. Colossesi 1:16). Il Signore Dio, è il nostro Dio. Egli è Colui che ha creato tutte le cose, ha messo ogni cosa al suo posto. Egli ci ha dato tutto il necessario per vivere. È il Signore, nostro Dio, che ci ha dato la vita e ci sostiene, che ci dà il cibo, che manda il vento, la pioggia e il sole. La terra, anche tutto l'universo e tutto quanto è in esso, è stato fatto da Lui e per Lui. Pertanto, Dio è degno di onore, di lode, di devozione e di adorazione. Nessuno e nient’altro è degno di essere venerato, adorato come Dio!
Poiché Egli è santo, impressionante, potente, puro e sovrano, Egli è degno di onore, di lode, di devozione e di adorazione!
Poiché Egli è il Creatore, il Sostenitore, il Redentore, Egli è degno onore, di lode, di devozione e di adorazione. Semplicemente, a causa di chi Dio è, Egli è degno di onore, di lode, di devozione e di adorazione.
In secondo luogo Dio deve avere l’esclusività perché:
(2) È l’unico Salvatore.
Esodo 20:2: "Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese di Egitto, dalla casa di schiavitù". (Cfr. Osea 13:4).
"Signore" (YHWH) indica l’immediatezza, la presenza, vicino e tra la sua gente. Con questo nome si è presentato a Mosè per liberare, salvare il suo popolo dalla schiavitù. (Esodo 3:12, 14; 6:2-8; 15:1-13; 20:2-3).
Dio è il Signore e fuori di Lui non c’è Salvatore dice Isaia 43:10-11.
Dio è il Signore della storia, il primo e l’ultimo dice Isaia 44:6.
In quanto “Primo” il Suo essere non deriva da nessuno, è auto-esistente e come l’Ultimo rimane supremo fino alla fine e non gli idoli.
Ma “primo e l’ultimo” indica anche che Dio è l’Unico Sovrano della storia, Colui che l’ha cominciata creando, chiamando Abramo, salvando un popolo e guidando il Suo popolo.
E anche Colui che porterà la storia a conclusione secondo i Suoi propositi riguardo alla salvezza finale del Suo popolo. Dio aveva salvato il Suo popolo per la Sua gloria, ora stava dicendo loro: "Come Signore sovrano del cielo e della terra, è mio diritto di governare su di voi; a causa di chi sono e sulla base di quello che ho fatto, non voglio condividere la mia gloria con qualunque altro dio".
Pertanto dobbiamo adorare solo Dio nel nome di Gesù!
Infatti, noi siamo stati salvati tramite Gesù, noi sappiamo che non c’è salvezza e conoscenza di Dio senza Gesù Cristo!
Atti 4:12: "In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati".
1 Timoteo 2:5: "Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo".
A.W. Tozer scrisse: “Sono stato creato per adorare e lodare Dio. Sono stato redento per adorarlo e goderlo per sempre. Questa è la cosa principale, fratello o sorella mia”.
Tu ed io siamo nati e rinati per adorare Dio, e quando saremo in cielo adoremo per sempre Dio!
Adoriamo Dio! Deve essere il nostro stile di vita!
Belle le parole di un antico inno:
“Loderò il mio Creatore finché respiro avrò,
E quando la mia anima sarà smarrita nella morte,
Le mie forze più nobili s’impregneranno di lode”.
CONCLUSIONE.
Stai adorando solo Dio?
Hai messo Dio al primo posto?
Il tuo cuore è interamente per Lui?
Se non lo hai fatto sei perduto, sei un idolatra, Dio giudica gli idolatri!
Sei salvato? Hai Gesù nel tuo cuore?
Questo primo comandamento è contro l’idolatria e comporta che Dio ha il diritto a essere esclusivamente adorato e obbedito.
Poniti queste tre domande:
(1) Chi è il mio Dio?
(2) Ho dedicato la mia vita interamente a Lui?
(3) Chi sto adorando veramente?