Marco 4:1-20. Un ascolto autentico: La parabola del seminatore.
Gesù insegnava molte cose in parabole. “Parabole” (parabolais) viene da una parola greca (parabállō) significa “mettere accanto”, cioè insegnare mettendo accanto una similitudine, un confronto, fare un paragone con esempi familiari, comuni all’esperienza umana e sociale dell’epoca, per insegnare una verità morale o spirituale. Le parabole era una maniera giudaica di insegnare. (Giudici 9:8-15; 2 Samuele 12:1-4; Ezechiele 17:1-24; Zaccaria 4:2-10, 11-14).
I Vangeli registrano sessanta parabole diverse di Gesù, la maggior parte le troviamo, in Matteo e Luca, meno in Marco, e nessuno in Giovanni.
In questa parabola noi vediamo quattro tipi di persone che si trovano in ogni chiesa!
Ma prima di ogni cosa vediamo:
I LA STORIA (vv.1-12).
A) Il Contesto della parabola.
È stato un periodo emotivamente per Gesù. Sua madre e i suoi fratelli erano venuti nel tentativo di prenderlo e di portarlo via pensando che era impazzito, gli scribi e i farisei lo accusarono che liberava le persone con l’aiuto di satana e poi, quando i suoi familiari arrivano per prenderlo, Gesù afferma che sua madre e i suoi fratelli sono chi fa la volontà di Dio.
Ora, nel pomeriggio Gesù lascia la sua casa a Capernaum e va in riva al lago della Galilea, qui si mette di nuovo a insegnare e una grande folla si raduna attorno a lui, così monta su una barca e dal lago insegna sulla folla che si trova in riva.
B) La Chiamata ad ascoltare attentamente la parabola (v.3).
v.3: “Ascoltate: il seminatore uscì a seminare”.
La parabola del seminatore (speirōn) o dei quattro terreni, inizia e termina con un invito a presentare attenzione, cioè quello di allertare le menti per capire la verità. Ci sono cose che quando ci interessano veramente le ascoltiamo attentamente, altre da uno orecchio ci entra e dall’altra esce.
A Siracusa c’è una caverna grande, che assomiglia a un orecchio, che viene chiamata “l’Orecchio di Dionisio”. Dionisio è il nome dei due tiranni, padre e figlio, che si sono succeduti tra il quinto e il quarto secolo a.C. al potere a Siracusa. Sopra questa caverna c’era una camera nascosta da dove il tiranno ascoltava le trame dei suoi schiavi contro di lui, anche se questi bisbigliavano lui riusciva a sentirli e quindi a neutralizzare le ribellioni.
Immagino che Dionisio, ascoltava attentamente perché ci teneva alla sua vita! Se tu ci tieni alla tua vita allora devi ascoltare ciò che Gesù ha da dirti!
Perciò noi vediamo:
(1) Ascoltate (akouete-presente imperativo attivo) è un Imperativo!
“Ascoltate”, dunque è un comando, è un appello ad ascoltare con urgenza e partecipazione, perché è una cosa importante e implica una decisione. È un modo di iniziare un’esortazione come vediamo nell’Antico Testamento. Per esempio noi troviamo la prima parola nello Shema la confessione di fede che ebrei fedeli recitavano a memoria ogni giorno: “Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l'unico SIGNORE”. ( Deuteronomio 6:4. Cfr. Marco 12:29; altre volte Giudici 9:7; Isaia 28:23; Ezechiele 20:47).
(2) Ascoltate è un Impegno.
Noi vediamo alla fine, al v.9 che è scritto: “Poi disse: ‘Chi ha orecchi per udire oda’”.
Anche questo è un modo che riflette l’Antico Testamento Isaia 6:10; 43:8; 44:18; Geremia 5:21).
In Ezechiele 12:2: "Figlio d'uomo, tu abiti in mezzo a una casa ribelle che ha occhi per vedere e non vede, orecchi per udire e non ode, perché è una casa ribelle". Si riferisce all’ammonimento ad avere discernimento, a non essere superficiali, un invito a riflettere sulle implicazioni derivanti da quanto è stato detto.
Indica che la parabola esige una risposta, non dobbiamo far cadere una parola a terra di quella che ha detto Gesù! Quindi non prendere alla leggera il Suo insegnamento, questo richiama all’impegno di discernere e di applicare il significato di colui che ascolta. Gesù dice questo perché non tutti quelli che ascoltano vogliono ascoltano per trarne beneficio!
Quindi oggi siamo chiamati ad ascoltare in modo attento, serio, responsabile.
Ma vediamo:
C) Il Contenuto della parabola (vv.4-8).
Il seminatore uscì a seminare, mentre seminava una parte cadde…
Questo modo di seminare, dappertutto, sembra che era in uso in Palestina. Gesù racconta la parabola del seminatore e dei semi che cadono in quattro terreni diversi, gli uccelli prendono il seme che cadde lungo la strada, nel suolo roccioso che non prese radici e inaridì, in mezzo alle spine che la soffocarono, e nella buona terra che porta frutto il 30, 60 e il 100 per uno.
D) La Comprensione della parabola (vv.10-12).
vv.10-12: "Quando egli fu solo, quelli che gli stavano intorno con i dodici lo interrogarono sulle parabole. Egli disse loro: ‘A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a quelli che sono di fuori, tutto viene esposto in parabole, affinché: - Vedendo, vedano sì, ma non discernano; udendo, odano sì, ma non comprendano; affinché non si convertano, e i peccati non siano loro perdonati-".
La comprensione della parabola è una grazia di Dio. I discepoli e le persone non avevano capito, e Gesù dice che solo ai discepoli è dato di conoscere il mistero del regno di Dio. (Cfr. vv.33-34).
“A voi è dato di conoscere” (dedotai-Perfetto indicativo passivo) indica che Dio ha dato loro il privilegio di conoscere il mistero, non sono stati loro a conoscerlo.
Se Gesù non spiegava la parabola nemmeno i discepoli avrebbero capito! Questo mistero sul Regno di Dio, la mente umana non può scoprirla da sola. L’uomo non può conoscere da se stesso le verità del regno di Dio!
Ci sono almeno due motivi per cui l’uomo non può da sé stesso conoscere la verità di Dio:
(1) Perché l’uomo è nella cecità spirituale.
Cranfield a riguardo diceva: "La cecità degli uomini è così universale che anche i discepoli non sono esenti da esso". Ed è così perché è scritto che l’uomo è morto nelle colpe e nei peccati (Efesini 2:1-3), e ha l’intelligenza ottenebrata, nella piena oscurità mentale ed è straneo, separato alla vita di Dio a motivo dell’ignoranza che c’è in noi e dell’indurimento del nostro cuore! (Efesini 4:18-19; cfr. 1 Corinzi 2:6-13).
Tutto ciò indica che siamo incapaci di percepire, incapaci di capire, a causa della nostra natura e condizione, le verità del Signore. Prova a immaginare un morto, se gli parli o gli vuoi dare da mangiare non ti ascolterà! Non reagirà! Così noi non possiamo capire da noi stessi la Parla di Dio, a meno che Dio non ce la fa capire!
O prova ad immaginare un cieco che non riesce a vedere, è al buio come è al buio la nostra mente, incapace di discernimento spirituale. Ad alcuni come ai discepoli è dato di conoscere il mistero del regno di Dio, mentre agli increduli no!
Il secondo motivo è:
2) Perché il regno di Dio è un mistero.
Il termine “mistero” (mustērion) nella Bibbia non si riferisce a qualche cosa d’inconoscibile, incomprensibile o esoterico, ma a qualche cosa che non era conosciuta prima e che può essere conosciuta solamente attraverso la rivelazione divina e non con mezzi naturali. (Daniele 2:27-28).
II LA SPIEGAZIONE DELLA PARABOLA IN PRIVATO AI DISCEPOLI (vv.13-20).
Dopo aver raccontato la parabola Gesù ora la spiega.
Vediamo che c’è:
A) Il Seminatore.
Nella cultura greca seminare era un’immagine per gli insegnanti. Ma seminare è una metafora per l’opera di Dio nell’Antico Testamento. Dio promette di seminare la casa di Israele per indicare il suo rinnovamento, riabilitazione dalla deportazione Babilonese (Geremia 31:27-28; Ezechiele 36:9-11; Osea 2:21-23).
Noi vediamo che Gesù usa frequentemente l’immagine di seme nel collegamento con la predicazione del regno di Dio ( vv. 26–29, 30–32; Matteo 13:24–30; Giovanni 4:35–38).
Ma chi è il seminatore? Il seminatore è chi predica, probabilmente Gesù si riferisce a sé stesso, infatti leggiamo in Marco 1:38: “Ed egli disse loro: ‘Andiamo altrove, per i villaggi vicini, affinché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto’”. (Cfr. Marco 1:14-15).
Ma questo si applica a chiunque è chiamato a predicare. Fin dall’inizio i semplici credenti predicavano il Vangelo (Atti 8:1-4; 2Timoteo 4:8). Noi vediamo nella Bibbia che Dio usa il predicatore per salvare e rinnovare i credenti. Romani 1:16; 10:17; 1 Corinzi 1:17-18; 1 Tessalonicesi 2:13; 2 Timoteo 3:16-17; Giacomo 1:18; 1 Pietro 1:22-23). Perciò per essere rinnovati, salvati o se vogliamo salvare gli altri dobbiamo ascoltare e predicare il Vangelo!
B) Il Seme.
Il seme è il Vangelo o la predicazione missionaria come leggiamo al v.14). La parola si riferisce alla predicazione del Vangelo, di Cristo. In Marco 16:15-20 Gesù dà le istruzioni agli apostoli dicendo loro che devono predicare il Vangelo a ogni creatura, al v. 20 è scritto: “E quelli se ne andarono a predicare dappertutto e il Signore operava con loro confermando la Parola con i segni che l'accompagnavano". (cfr. vv. 15-16. Cfr. Atti 8:4; 10:36,44; 11:19; 14:25; 17:11; 19:20).
Matteo 13:19 dice la parola del regno, vale a dire la venuta del regno di Dio nella persona di Gesù (Luca 11:20-22; 17:20-21). Gesù un predicava il regno di Dio, e chiamava le persone al ravvedimento e alla fede considerando che il regno di Dio è vicino (Marco 1:14-15).
Gesù predicava il vangelo di Dio, cioè la buona notizia dell’amore di Dio, ma è scritto che Gesù stesso è il Vangelo (Marco 1:1; Romani 1:1-4; 1 Corinzi 15:1-3).
C) Il Suolo.
Vediamo la caratteristica dei quattro terreni. I quattro terreni sono quattro modi o reazioni di ricevere la Parola di Dio, ma anche quattro tipi di cuore.
(1) Terreno duro (v.4).
Nella Bibbia a volte i campi erano aperti e spesso lungo i loro bordi avevano strade o sentieri dove la gente passava e ripassava fino a rendere la strada battuta e quindi diventava dura.
Quando il contadino lanciava il seme vicino ai bordi, qualche seme cadeva sulla strada battuta, rimbalzava e non penetrava nel terreno. Questi sentieri duri rappresentano il cuore indurito di alcune persone che ascoltano la Parola di Dio, ma non penetra in loro.
Perciò noi vediamo che:
a) Il seme non è Trattenuto nel cuore.
In un cuore duro possiamo trovare:
o In primo luogo troviamo un cuore Irragionevole.
Non importa che noi portiamo dei ragionamenti attendibili riguardo Dio, Gesù, la Bibbia, loro rifiuteranno la luce preferendo le tenebre perché così piace a loro e non vogliono andare da Gesù per avere la vita (Giovanni 3:19; 5:40).
o In secondo luogo troviamo un cuore Incapace di intendere.
Il passo parallelo di Matteo 13:19 dice: “non la comprende” (sunientos). Non hanno la capacità di comprendere. In Romani 3:11 è scritto: “non c’è nessuno che capisca…”. Sentono la predicazione, leggono la Bibbia, ma non comprendono l’importanza, le applicazioni,ecc. La Bibbia dice che sono nelle tenebre, in una morte spirituale (Efesini 2:1-2); la loro intelligenza è ottenebrata (Efesini 4:17-19; cfr. Giovanni 6:44; 1 Corinzi 2:14).
o In terzo luogo troviamo un cuore Indifferente.
Questi non sono interessati alla parola di Dio, perché sono estranei alla vita di Dio (Efesini 4:18). L’uomo in natura pensa al peccato! (Romani 8:5). Molta gente è interessata a tante cose: politica, sport, lavoro, hobby, ma non hanno interesse per Dio! Li inviti a cena, a uscire e vengono, ma quando li inviti a venire in chiesa hanno sempre da fare!
o In quarto luogo troviamo un cuore Irrispettoso.
Il passo parallelo di Luca 8:5 dice che il seme è stato calpestato. Calpestare indica trattare con maleducazione e insulti, disprezzare come fanno gli atei e gli agnostici con la Parola di Dio (Cfr. Ebrei 10:29).
b) Il seme è Tolto via (v.15).
Il passo parallelo di Luca 8:5 dice che: “gli uccelli mangiarono parte del seme”.
Non appena il seme cade sulla strada, gli uccelli in picchiata lo vanno a prendere. È interessante vedere quanto rapidamente gli uccelli vengono a un tratto per raccogliere il cibo, lo sanno bene chi semina, gli uccelli sono attirati dal cibo, dal seme, per questo il contadino tiene il seme in modo tale che non viene preso dagli uccelli.
o La Sorgente di chi toglie via il seme.
L’autore è Satana, Satana porta via da loro la Parola di Dio. Ci sono due regni contrapposti chi non appartiene a Gesù e dalla parte del diavolo (Atti 26:18; Colossesi 1:13), ognuno è chiamato a prendere una posizione.
In Matteo 12:30 leggiamo: “Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde”. Il diavolo è il nemico numero UNO di Gesù, ma Gesù è sempre stato vincitore (Marco 1:13, 23-28,32; 3:22; 11:18; Luca 10:17-18; Atti 4:27-28; Colossesi 2:15).
Così vediamo anche nel resto del Nuovo Testamento l’azione di Satana contro i credenti nel cercare di impedire l’opera di Dio o di tentare i credenti, o perseguitandoli. (2 Corinzi 11:3; Efesini 6:10-19; 1 Tessalonicesi 2:18; 3:5; 1 Pietro 5:8-9).
o La Sveltezza di come è tolto via il seme.
v.15 dice: “ e quando l'hanno udita, subito viene Satana e porta via la parola seminata in loro”.
“Subito” (eutheōs) indica immediatamente. Quando alcune persone ascoltano, il diavolo è subito all’opera, combatte rapidamente affinché chi ascolta non goda dell’efficacia della parola di Dio.Il diavolo sa di quando è efficace la Parola di Dio per questo è subito all’opera nella scena della predicazione della Parola di Dio.
o Il Seguito del seme tolto via.
Luca 8:12 dice: “affinché non credano e siano salvati”. Salvati dal peccato e dal giudizio di Dio (Matteo 1:21; Romani 5:9-11; Efesini 2:8-10).
Il secondo terreno è:
(2) Il terreno Superficiale. (vv.4:5-6,16-17).
“Rocciosi” non va inteso come terreno pieno di rocce, ma si tratta piuttosto di una superficie dura e rocciosa coperta da un sottile strato di terra. In Israele si trova un terreno calcareo ricoperto da cinque a sette centimetri di terra, questo è confermato dal v.5 che dice che non aveva terreno profondo (cfr. Matteo 13:5).
Quindi, anche se in queste condizioni cresce velocemente, perché il sottile strato fa da incubatrice e promuove una rapida germinazione, ma è impossibile che il seme mette radice profonde, così da ottenere l’umidità necessaria per vivere e con il caldo si secca.
Perciò noi vediamo:
a) Una reazione Fulminante.
v.5: “Subito spuntò”. E ancora il v.16: “la ricevono subito”.
Noi vediamo alcune persone che sono molto emotive che dicono subito sì agli appelli finali delle predicazioni, sono molto flessibili e facilmente influenzabili dall’ambiente circostante, prendono impegni in fretta e con entusiasmo, ma poi non li portano avanti.
b) Una reazione Felice.
v.16: “la ricevono subito con gioia”.
Al contrario della prima persona, questa mostra grandi emozioni. Può parlare con gioia ed entusiasmo evidente del Vangelo, della felicità che si trova in esso, ma la radice è corta! Possono sentire un grande piacere, piangere durante una predicazione, ma non c’è una vera conversione!
È normale che un credente accolga Gesù con gioia come quella parabola che racconta Gesù che: il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo che un uomo dopo averlo trovato, nasconde , e per la gioia che ne ha va e vende tutto quello che ha e compra quel campo! (Matteo 13:44. Cfr. Romani 14:16-17; Galati 5:22; 1Tessalonicesi 1:6).
Certo una fede autentica comporta una grande emozione. Se non c'è emozione, è una fede paralizzata o addirittura falsa, ma la vera fede è anche una questione di mente e di volontà.
c) Una reazione Fugace (v.17).
Una reazione di breve durata.
In primo luogo vediamo:
o La Ragione di questa reazione fugace.
La Ragione della loro reazione di breve durata è nella mancanza di radici. Tramite la radice il germoglio prende l’umidità per vivere come dice Luca 8:6. Non c’è la profondità della fede! Le piante prosperose hanno radici profonde! Non è tanto il caldo la causa del fatto che si seccò, ma la mancanza di profonde radici!
In secondo luogo vediamo:
o La Ritrattazione.
Coloro che ricevono la Parola in luoghi rocciosi, sono coloro che ricevono con gioia la Parola di Dio, ma non hanno in se radice e sono di corta durata, poi quando vengono i tempi difficili: le tribolazioni e la persecuzione a causa della Parola di Dio, sono subito sviati.
Questi sono coloro che non vogliono soffrire per il regno dei cieli, non è una crisi spirituale, ma proprio un ritirarsi indietro, sono subito sviati. Luca dice “si tirano indietro”, un ritorno alla vita pagana! (Luca 8:13).
Quanti giovani e meno giovani ho visto avere quella gioia iniziale e poi alle prime difficoltà si sono ritirati indietro.
La persecuzione è una cosa normale per il credente come vediamo nella Bibbia! (Marco 8:34; 10:29; Atti 4:1-6; 5:17-18; 8:1-4; 14:19-22; 16:35-40; 18:12-17; 19:35-40; 1 Corinzi 15:9; 2 Corinzi 11:24; Galati 1:13,23; Filippesi 1:29;3:6; 1 Tessalonicesi 3:3-4. Romani 8:35; 2 Corinzi 4:8–9; 2 Tessalonicesi 1:4; 1 Pietro 1:6-7).
Se non siamo ben radicati ci perdiamo per strada alla prima difficoltà ritorniamo indietro!
La persecuzione, la pressione è necessaria per diversi motivi, ma uno certamente è per sapere se abbiamo una vera fede!
In terzo luogo vediamo:
o La Rovina.
Marco 4:6: “ma quando il sole si levò, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì”.
Tutto il loro entusiasmo svanisce, perdono interesse per Dio, per il Vangelo e per la chiesa. Ritrattano dimostrando di non essere veri credenti e poi sarà difficile che ritornano indietro lo aspetta il giudizio di Dio all’inferno (Ebrei 6:4-8).
Il terzo terreno che vediamo è:
(3) Il terreno Soffocato (vv.7,18-19).
Un terreno spinoso è un terreno rovinato, non produce niente! Queste spine sono già in terra quando il seme è seminato. Ma le spine non erano cresciute, non si vedevano, perciò quando crebbero soffocarono il seme; il seme è stato "strozzato" dalla crescita delle spine e di conseguenza non portano frutto.
Coloro che la ricevono tra le spine, sono coloro che ricevono la Parola, poi gli impegni mondani, l’inganno delle ricchezze, l’avidità delle altre cose, penetrati in loro, soffocano la Parola, che così non porta frutto.
Si tratta di un cuore diviso di cuore come il cuore della ragazza alla quale un giovane, una volta si dichiarò. Egli disse: “Cara, io voglio che tu sappia che io ti amo più di ogni altra cosa al mondo. Voglio che tu mi sposi. Io non sono ricco. Non ho uno yacht o una Rolls Royce come Johnny Brown , ma io ti amo con tutto il mio cuore”. La ragazza ci pensò un attimo e poi rispose:”Anch’io ti amo con tutto il cuore, ma dimmi di più riguardo a Johnny Brown”.
Un cuore che è sopraffatto da un amore per le ricchezze e le cose di questo mondo non è un cuore di un vero credente.
Noi vediamo in primo luogo:
a) La Crescita delle spine riguardo al soffocamento.
Vediamo che le spine sono cresciute e soffocarono il seme.
In questa crescita troviamo:
o L’Aggressività delle spine.
Le spine crescono più rapidamente del buon seme e quindi soffocano il seme. Queste spine sono aggressive e non necessitano di particolare attenzione per la crescita vigorosa, non hanno bisogno di aiuto, crescono in modo semplicemente naturale.
o La Falsità delle spine.
Luca 8:7 dice che sono cresciute insieme al seme! Ma vediamo che le spine sono ingannevoli! Uno può pensare che nella vita cristiana alcune cose sono innocue, ma queste cose possono portarci lontano da Dio, prendendo il sopravvento su di noi!
Troviamo ancora:
o La Distruttività delle spine.
Soffocarono il seme e il terreno non produsse frutto! (vv.7,19). In questo noi vediamo: la capacità che hanno le spine nel soffocare. Queste spine vanno debellate nella fase embrionale, perché poi sarà difficile liberarsene! Inoltre vediamo: il capovolgimento delle spine nel soffocamento.
Le spine hanno preso il posto su tutta l'area destinata alla crescita dei semi, sono cresciuti dove il seme avrebbe dovuto crescere e portare frutto soffocando la crescita del seme! Così molte persone, anche credenti, la loro vita spirituale è devastata da tante spine e come dice Luca non si arriva alla maturità (Luca 8:14; Geremia 4:3). Queste aree sono un ostacolo al discepolato! (Cfr. Luca 12:16–21; 14:18–20; 21:34).
Noi vediamo in secondo luogo:
b) Le Caratteristiche delle spine (v.19).
o Le spine sono l’Ansietà.
Gli “impegni mondani” sono le ansietà (merimnai. Cfr. 1 Pietro 5:7) di questo mondo (aió̄nos), del nostro tempo, storia, del nostro secolo. (Luca 16:8; 1 Corinzi 3:18). Si riferisce alle preoccupazioni della vita quotidiana: lavoro, studio e cosi via. Non c’è nulla di male in questo, ma se ci dominano tanto da diventare un idolo, da metterlo prima di Dio (Matteo 6:33-34), allora diventa un peccato e ci possono esse di ostacolo nel curare il rapporto con Dio(preghiera, bibbia e chiesa).
o Le spine sono gli Averi.
Gesù dice: “l’inganno delle ricchezze”.
“L’inganno” (apátē Colossesi 2:8; 2 Tessalonicesi 2:10; Efesini 4:22) indica falsità, seduzione delle ricchezze, quelle ricchezze che uno pensa diano sicurezza, potere e influenza (Isaia 30:6), ma danno una falsa sicurezza e non solo come ricorda Paolo in 1 Timoteo 6:10). La ricchezza inganna perché promette una soddisfazione che non può portare!
o Le spine sono l’Avidità.
“Avidità”( epithumía) di altre cose si riferisce ai forti desideri, alla passione. Magari qualcuno sarà preso da uno sport, da una causa politica, dalla musica, dal sesso,ecc. e non dalla passione per Dio. Noi siamo chiamati ad avere passione per Dio! Un credente del Congo pregò così: “Caro Dio tu sei l'ago e io sono il filo. Tu vai prima e io ti seguirò dovunque tu mi condurrai”.
Filippesi 1:23-24: “Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio; ma, dall'altra, il mio rimanere nel corpo è più necessario per voi.
Paolo aveva messo Dio al centro della propria vita consacrandone la vita! Perciò facciamo attenzione a queste tre aree perché posso monopolizzare, dominare la nostra vita tanto da farci mettere da parte Dio!
Il quarto tipo di terreno è:
(4) Il Terreno Sostanzioso (vv.8, 20).
Vediamo che la buona terra dove il seme cresce e porta frutto .
Quale è la natura di queste persone, di questi cuori?
o I cuori sono Preparati da Dio.
La terra non può prendere il seme se non è adeguatamente preparata. Il contadino prima di seminare solca il terreno e lo concima. Senza l’intervento di Dio l’uomo non può comprendere il Vangelo.
Matteo 13:23 dice del quarto terreno che ode la parola e la comprende (suníēmi Matteo 13:19),nel senso che ha la capacità di comprendere e questo è l’opera di Dio (Salmo 119:18; Efesini 1:8-9).
I discepoli non avevano capito bene gli insegnamenti dell’Antico Testamento riguardo a Gesù, Luca 24:45 dice che Gesù aprì loro la mente per capire le Scritture. Lidia si convertì, ma è scritto che il Signore le aprì il cuore per renderla attenta (Atti 16:14).
o I cuori Prendono positivamente il seme.
v.20: “Odono e ascoltano”.
“Ascoltano” (paradechontai)si riferisce a dare il consenso e obbedire (Atti 22:18).
o I cuori Producono in modo perseverante.
Il buon frutto è il segno che una persona è un vero credente (Salmo 1:1-3; Matteo 3:10; 7:17-20; 12:33-35; Giovanni 15:5; Galati 5:22; Colossesi 1:10; Ebrei 12:11).
“Fruttano” (v.20-karpophorousin) si riferisce al rendimento in termini di fedeltà a Gesù Cristo e di obbedienza al Suo insegnamento e alla sua parola. Si riferisce al carattere cristiano (Galati 5:22), e al comportamento degno del Signore (Colossesi 1:10).
Coloro che la ricevono in un buon terreno che porta frutto, sono coloro odono e accolgono la Parola e fruttano il 30, 60, 100 per uno. Può indicare tre tipi di persone come in Matteo, che ognuno frutta in modo diverso (Matteo 13:23).
Luca dice che sono coloro che la ritengono in cuore onesto e buono e portano frutto con perseveranza (Luca 8:15). Sono costanti nel tempo non si tirano indietro. (Giovanni 8:31; Ebrei 10:23,36).
Vediamo:
III LA SAGGEZZA CHE IMPARIAMO.
Alcune riflessioni che prendiamo da questa parabola su cui dobbiamo riflettere ulteriormente.
Riguardo:
A) Il Seminatore.
(1) Il seminatore deve avere la Libertà dal pregiudizio.
Il seminatore non deve giudicare prematuramente il terreno. Il pregiudizio è un ostacolo per l’opera del Signore. Molte volte si pensa: “quello non mi ascolterà se gli parlo del Vangelo” , oppure “quello non si convertirà mai”. Il discepolo di Gesù è chiamato a seminare la Parola di Dio dappertutto consapevoli che la salvezza è opera di Dio! Non siamo noi a salvare, ma Dio! Per Dio niente è impossibile! (Marco 9:26-27; Salmo 3:8; Giona 2:10; Matteo 1:21; 11:27; Giovanni 4:42; 6:65; Atti 4:12; 13:23–26; 16:30-31; Efesini 2:8-10; 2 Timoteo 2:10).
Forse occorreranno anni prima che una persona si converte com’è accaduto ad Adoniram Judson missionario in Cina che vide la prima conversione dopo sette anni! In Ecclesiaste 11:6 è scritto: “Fin dal mattino semina la tua semenza e la sera non dar posa alle tue mani; poiché tu non sai quale dei due lavori riuscirà meglio: se questo o quello, o se ambedue saranno ugualmente buoni".
Non dobbiamo avere paura di sprecare il seme! Dobbiamo avere sempre la speranza nel Signore che può salvare chiunque!
(2) Il seminatore deve avere Fedeltà.
Non è chiamato ad avere successo, ma a essere fedele. Viviamo in un’epoca dove si guardano i numeri, il successo si misura dai numeri, più credenti ci sono nella chiesa, più pensiamo sia presente l’opera di Dio. Ma non è così! A noi i numeri della conversione non dovrebbero interessarci, ma solo a essere fedeli nella predicazione! È il terreno che si deve adeguare al seme e non viceversa! Non possiamo cambiare il seme a secondo il terreno!
Paolo scrive in 1 Corinzi 4:1-2: “Così, ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele”.
Siamo chiamati a dire le cose come stanno, senza ingannare e senza motivi impuri, parliamo per piacere a Dio e non agli uomini (1 Tessalonicesi 2:3-7). Comunque vada se predichi il Vangelo fedelmente sei vittorioso (2 Corinzi 2:14-17).
(3) Il seminatore deve avere Serenità.
Questa parabola è di grande incoraggiamento. Il seminatore deve essere consapevole che ci sono quattro terreni di cui uno sarà fruttuoso, questo è un grande incoraggiamento.
Uno dei motivi della parabola è incoraggiare a essere perseveranti nell’evangelizzazione. Il seminatore non sarà ricompensato per i risultati, ma per la propria fatica dice 1 Corinzi 3:8.
(4) Il seminatore deve avere Capacità di discernere.
Questa parabola c’insegna che dobbiamo avere discernimento riguardo le professioni di fede. Non dobbiamo essere precipitosi nel dire che una persona entusiasta sia veramente nata di nuovo! Dobbiamo verificare l’autenticità della conversione!
Riguardo:
B) Il Seme.
(1)Il seme è potente per salvare (Romani 1:16; 1 Corinzi 1:18).
Potenza è dunamis e ricorda la parola dinamite!
(2)Il seme porta frutto secondo come vuole Dio (Isaia 55:8-11; 1 Corinzi 3:5-9).
Riguardo:
C) Il Suolo.
(1) Che tipo di suolo, terreno sei?
Questa parabola ci deve far riflettere, serve come avvertimento se siamo veri credenti oppure no, se stiamo portando frutto o no!
In 2 Corinzi 13:5 è scritto: “Esaminatevi per vedere se siete nella fede; mettetevi alla prova. Non riconoscete che Gesù Cristo è in voi? A meno che l'esito della prova sia negativo".
(2) Il frutto è la prova che lo Spirito Santo agisce in noi (Tito 3:5).
È la prova della nuova nascita, che siamo nuove persone! (2 Corinzi 5:17). È la prova che in noi c’è stata una rigenerazione. Per rigenerazione s’intende che Dio ci lavati e rinnovati mettendo in noi una nuova natura quella spirituale mediante l’opera dello Spirito Santo (Galati 5:22).
CONCLUSIONE.
Come senza il nutrimento del cibo il nostro corpo muore, così senza il nutrimento e l’assimilazione della Parola di Dio, non c’è prosperità spirituale (Deueteronomio 8:3; Salmo 1:1-3).
Noi in questa parabola vediamo la descrizione perché alcuni ascoltano la parola di Dio e portano frutto in loro, mentre altri no! Il punto di questa parabola è quella di ascoltare attentamente!
Anche se siamo veri credenti comunque vediamo tre pericoli e faremo bene ad ascoltare attentamente:
1) Il pericolo di permettere al diavolo di rapire la parola di Dio dal nostro cuore.
2) Il pericolo di una fede che non sia ben radicata nella Parola di Dio, sotto pressione possiamo cadere.
3) Il pericolo di essere distratti da tante cose di questo mondo che possono essere cose legittime, altre proprio peccati e quindi soffocano la nostra fede.
Un predicatore stava parlando a un gruppo giovani e li stava esortando ad accettare Cristo. Una ragazza gli chiese:” Come possiamo essere cristiani e continuare a vivere a modo nostro?”
Spero che tu non sia come questa ragazza! Sarebbe il segno che non sei rigenerato!.....