Il momento della rivelazione della nascita di Giovanni Battista a Zaccaria.
Luca 1:8-13
Luca 1:8-13
Ci sono momenti significativi nella nostra vita che ricorderemo per sempre. In questi versetti vediamo un momento significativo del sacerdote Zaccaria: il momento della rivelazione riguardo la nascita di suo figlio Giovanni (Battista) da parte di un angelo del Signore.
Continuiamo, quindi, la nostra serie di predicazioni biografiche su Giovanni Battista. Dopo aver introdotto Zaccaria (sacerdote) ed Elisabetta (figlia di sacerdoti), una coppia devota al Signore e la loro mancanza di figli per la sterilità di lei, e il fatto che si trovano in età avanzata, Luca ora racconta come Dio è intervenuto nella loro vita rivelando a Zaccaria la nascita di un figlio, in un momento che sicuramente non si aspettava.
In questo sermone vediamo il momento del servizio, il momento dello spavento e il momento del sollievo di Zaccaria.
Prima di tutto allora vediamo:
I IL MOMENTO DEL SERVIZIO DI ZACCARIA (vv.8-10).
A) Un momento particolare.
Il v.8 dice: "Mentre Zaccaria esercitava il sacerdozio davanti a Dio nell'ordine del suo turno.
Il giorno in cui l'angelo Gabriele gli apparve (cfr. v.11 e v.19), per Zaccaria è stato un giorno particolare, molto speciale, ma fu un giorno molto più speciale di quanto avesse mai previsto.
In questo momento particolare vediamo:
(1) Il Sacerdozio di Zaccaria.
Zaccaria esercitava il sacerdozio davanti a Dio, cioè stava servendo Dio sotto la Sua osservazione nel tempio, in presenza di Dio (davanti-enanti).
Nella precedente predicazione abbiamo visto che i sacerdoti prestavano servizio in base a una lista di turni (1 Cronache 24:1-19; 2 Cronache 8:14) due volte all’anno ogni volta per una settimana (Leon Morris).
C'erano alcune migliaia di sacerdoti (ventimila circa), in quel momento, e prestava servizio la lista del turno di Abia (v.5), ottavo nella lista (1 Cronache 24:10), Zaccaria era di questa lista.
Zaccaria stava eseguendo il ministero più grande della sua carriera sacerdotale: "gli toccò in sorte di entrare nel tempio del Signore per offrirvi il profumo (v.9).
Quindi troviamo:
(2) La Sorte di Zaccaria.
Zaccaria secondo l'usanza seguita dai sacerdoti è stato scelto a sorte per offrire l'incenso.
Un testo del giudaismo (Mishna) c'informa che i vari uffici dei sacerdoti e dei Leviti nel servizio quotidiano furono determinati dalla sorte.
Scegliere a sorte(toccò in sorte- elachen-aoristo-attivo indicativo) sembra che fosse un metodo comune nell' Antico Testamento per discernere la volontà di Dio (Proverbi 16:33), ma anche nella chiesa primitiva (Atti 1:26) quando si doveva scegliere un apostolo al posto di Giuda.
Solo un sacerdote bruciava incenso sull'altare e questo sacerdote privilegiato veniva scelto, dunque, a sorte secondo il turno al quale apparteneva.
Il sacerdote offriva il profumo (thumiasai), cioè bruciava l'incenso in offerta, e questo veniva fatto due volte al giorno: la mattina e all'imbrunire (cfr. Esodo 30:7-8). Il suo compito era quello di pulire l'altare e aggiungere incenso fresco; un assistente spostava i carboni ardenti sull'altare e poi si ritirava prima che il sacerdote scelto venisse a mettere l'incenso sulla brace dell'altare e poi prostrarsi in preghiera.
Il sacerdote offriva l'incenso in nome del popolo, l'incenso era un simbolo d'intercessione che saliva a Dio (Salmo 141:2; Apocalisse 5:8; 8:3-4). Bruciare l'incenso era il più ambito di tutti i doveri sacerdotali, il servizio più onorevole, era considerato un privilegio.
Era un grande privilegio almeno per due motivi:
a) Per i numeri dei sacerdoti.
Numericamente parlando, essere scelto a sorte per bruciare l'incenso era un privilegio condiviso da pochi su un numero di circa ventimila sacerdoti! A nessun sacerdote veniva permesso l'onore di offrirlo più di una volta nella sua vita. Quindi è comprensibile che, essere scelto a sorte per bruciare l'incenso era considerato un privilegio unico.
Il secondo motivo è:
b) Perché avveniva nel tempio.
Nel tempio (naon) indicava il luogo santo e il luogo santissimo, il santuario di Dio, dove entravano solo i sacerdoti (Levitico 16:1-34 Ebrei 9:1-7) a differenza di hieron che indica il tempio in generale (per esempio Luca 2:27,37,49).
Possiamo fare alcune considerazioni su questo punto.
1) Dio ci parla a volte in momenti speciali di servizio.
È in questo momento speciale del ministero di Zaccaria che Dio gli parla. Ci possono essere momenti speciali di un servo del Signore, mentre sta servendo Dio, momenti, in cui Dio si rivela, questi sono davvero momenti speciali, importanti per la nostra vita cristiana.
2) Tutti i cristiani oggi hanno un doppio privilegio.
Il primo privilegio è che tutti coloro che sono di Cristo:
• Sono sacerdoti di Dio.
L'apostolo Pietro scrive: "Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa". (cfr. 1 Pietro 2:9; Apocalisse 1: 1:6; 5:10; 20:6).
Grazie alla mediazione di Gesù, noi cristiani, possiamo andare alla presenza di Dio in preghiera, tutte le volte che vogliamo (Giovanni 14:6; 1 Timoteo 2:5; Efesini 2:18; 3:12; Ebrei 10:19-22). Non è solo il privilegio di alcuni credenti, o servitori specialisti del Signore, come sottolineato dal fatto che la moltitudine del popolo stava fuori il santuario.
Il secondo privilegio è che tutti coloro che sono di Cristo:
• Sono il tempio di Dio.
Zaccaria è entrato nel santuario, nel cuore del tempio di Dio, dove Dio era presente; il cristiano, invece è il tempio di Dio!! Noi in 1 Corinzi 3:16 leggiamo: "Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?" (1 Corinzi 6:19).
Dio è presente in ogni vero cristiano!
Nel momento di servizio di Zaccaria vi era anche:
B) Un momento di preghiera.
v. 10:"e tutta la moltitudine del popolo stava fuori in preghiera nell'ora del profumo".
Fuori dal santuario, ma nel cortile del tempio, vi era una moltitudine, che come consueto, mentre il sacerdote era dentro a bruciare l'incenso (simbolo delle preghiere) che saliva in alto, pregava nell'ora dell'offerta dell'incenso.
Il tempio era casa di preghiera (Isaia 56:7; Luca 18:9-14; 19:46, 24:53, Atti 3:1; 22:17).
Forse il popolo pregava per l'apparizione del Messia liberatore e attendeva la benedizione del sacerdote secondo Numeri 6:24-26: "'Il SIGNORE ti benedica e ti protegga! Il SIGNORE faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio! Il SIGNORE rivolga verso di te il suo volto e ti dia la pace!'"
È una caratteristica di Luca sottolineare grandi eventi associati con la preghiera. Per esempio Luca riporta il fatto che Gesù stava pregando al suo battesimo e mentre pregava si aprì il cielo e lo Spirito Santo scese su di Lui ( Luca 3:21).
Oppure prima della scelta dei dodici apostoli, Gesù pregò tutta la notte (Luca 6:12), o quando Pietro riconosce Gesù come il Cristo di Dio (Luca 9:18), o al momento della trasfigurazione (Luca 9:28-29). Prima della Suo arresto e della Sua morte, Gesù pregò (Luca 22:39-46). Inoltre Luca riporta il fatto che Gesù insegnò e incoraggiò a pregare (Luca 11:1-13; 18:1-8).
Dunque, il contesto della rivelazione della nascita di Giovanni a Zaccaria avvenne in un contesto di preghiera. Dio vuole che noi preghiamo, e quindi non è sorprendente che abbia scelto il tempo della preghiera per dare il Suo messaggio a Zaccaria, anche se forse non c'è alcun collegamento diretto, nel senso che le persone lì presenti pregassero per la nascita di Giovanni.
Ma Dio si manifesta quando il Suo popolo prega! Anche a Pietro mentre pregava, Dio gli rivelerà la Sua volontà di andare a casa di Cornelio (Atti 10:9-48).
In un momento di preghiera, Dio si manifesta e agisce per il Suo popolo.
Ora, come diceva il teologo riformatore Giovanni Calvino: "La preghiera è l'esercizio principale della fede".
È chiaro che chi ha fede, sarà una donna o un uomo di preghiera. La Bibbia è permeata di preghiera! Gli uomini e donne di Dio sono persone di preghiera, la preghiera è anche il barometro della spiritualità della chiesa.
Il tempo speso in preghiera, non sarà mai sprecato, è una delle cose più importanti che possiamo fare nella nostra vita cristiana. La preghiera non dovrebbe mai essere qualcosa di supplementare o secondario, ma la cosa più fondamentale, primaria da fare. Prima di fare scelte importanti, se abbiamo dei pesi nel cuore, o dei desideri, dovremmo pregare, e Dio si manifesterà secondo la Sua volontà per mostrarci la Sua via.
In questo passo troviamo anche:
II IL MOMENTO DELLO SPAVENTO DI ZACCARIA (vv.11-12).
Nei vv.11-12 leggiamo: "E gli apparve un angelo del Signore, in piedi alla destra dell'altare dei profumi. Zaccaria lo vide e fu turbato e preso da spavento".
Luca scrive lo sfondo della rivelazione dell'angelo nel bel mezzo del culto. Dopo aver posizionato l'incenso sull'altare e mentre stava pregando, Zaccaria allora vide l'angelo.
Nel momento dello spavento vediamo:
A) La particolarità dell'apparizione dell'angelo.
(1) Era un'apparizione sovrannaturale oggettiva.
"Apparve" (ōphthē) è spesso utilizzato da Luca per le apparizioni soprannaturali (Luca 24:34; Atti 2:3; 7:2, 30, 35; 9:17; 13:31; 16:9; 26:16). Questa non era una visione soggettiva, ma un aspetto oggettivo dell'angelo (angelos); Zaccaria ha visto veramente l'angelo! L'apparizione non era un'immaginazione irrealistica, ma una manifestazione reale!
Se pensiamo che esista Dio, non possiamo mettere in dubbio l'esistenza di questi esseri; la Bibbia parla che esistono tali esseri (Luca 2:9; Matteo 1:20; Atti 5:19; 1 Corinzi 4:9; Ebrei 1:4; 1 Pietro 3:22; Giuda 6; Apocalisse 5:2).
Il messaggio angelico dell'annuncio di una nascita ricorda personaggi come Ismaele annunciato ad Agar (Genesi 16:10–11); Sansone a Manoà (Giudici 13:1-23); Gesù a Maria (Luca 1:26-34), Gesù ai pastori (Luca 2:8-20).
Visioni o messaggi da parte di Dio di tanto in tanto, si verificavano nel tempio nell'Antico Testamento come per esempio a Samuele (1 Samuele 3:1-14); a Isaia (Isaia 6:1-7) e in seguito nell'ebraismo come ci racconta Giuseppe Flavio. Lo storico Giudaico descrive come il sommo sacerdote Giovanni Ircano (135-104 a.C.), mentre offriva incenso nel tempio, udì una voce celeste che gli diceva che i suoi figli avevano appena vinto in battaglia.
Tali precedenti spiegano perché in Luca 1:22 il popolo conclude che Zaccaria ebbe una visione.
Nella particolarità dell'apparizione dell'angelo vediamo che:
(2) Era un'apparizione voluta da Dio.
Infatti leggiamo "un angelo del Signore" (v.11), questo indica che è stato mandato da Dio, che serviva Dio (cfr. Luca 1:19,26-34). Gli angeli sono messaggeri e ministri di Dio (1 Re 19:5; Salmo 68:17; 104:4; Luca 16:22; Atti 12:7-11; 27:23; Ebrei 1:7,14).
La loro funzione è di eseguire il piano di Dio. T. Hewitt afferma: " Gli angeli sono vestiti coi poteri di Dio per portare a termine la sua volontà nel regno della natura". Come detto prima, l'angelo era Gabriele come leggiamo in Luca 1:19 (cfr. Daniele 8:16; 9:21; Luca 1:26). Il servizio degli angeli è vario, tra cui portare i messaggi di Dio (concepimento di Cristo -Matteo 1:20-21; Luca 1:31; la nascita di Cristo- Luca 2:10-12; la risurrezione di Cristo -Matteo 28:5-7; Luca 24:23; l'ascensione e il ritorno di Cristo -Atti 1:11).
In questo caso, il messaggio era la rivelazione della nascita di un figlio a Zaccaria. Dio aveva un messaggio per Zaccaria e ha mandato un Suo angelo per comunicarglielo.
Nella particolarità dell'apparizione dell'angelo vediamo che:
(3) Era un'apparizione favorevole.
La Bibbia ci dice che gli angeli quando appaiono, non sempre è, un'apparizione favorevole; per esempio quando due angeli giunsero a Sodoma, lo fecero perché mandati da Dio per distruggerla (Genesi 19:13-14). Gli angeli sono a volte strumenti di giudizio di Dio (2 Samuele 24:16; Atti 12:23; Apocalisse 16:1), ma in questa circostanza di Zaccaria era un'apparizione favorevole.
Un angelo del Signore apparve, in piedi alla destra dell'altare dei profumi, secondo alcuni studiosi, il lato destro indica una posizione di favore o di benedizione, indica che il messaggio non era di giudizio, era un buona notizia ( cfr. Marco 16:5), era un messaggio speciale:la nascita di un figlio che sarebbe stato l'araldo del Signore!
Vediamo:
B) La paura di Zaccaria.
Nel v.12 è scritto: "Zaccaria lo vide e fu turbato e preso da spavento".
Anche se la visita dell'angelo era una benedizione, quindi un momento particolare, molto speciale, ma non lo sembrava in un primo momento. Quando l'angelo apparve in piedi alla destra dell'altare dei profumi, Zaccaria, quando lo vide fu turbato e si spaventò.
"Turbato" (etarachthē) è avere un tumulto interiore, un disturbo, uno scossone, uno sconvolgimento, uno stato di confusione. "Spavento" (phobos), invece è paura. Zaccaria vedendo l'angelo fu sopraffatto dalla paura. Gli angeli sono esseri potenti, certamente impressionanti nella loro presenza, non c'è da stupirsi se Zaccaria fu sopraffatto dalla paura.
Un Israelita aveva paura di vedere il sovrannaturale, pensava che fosse un presagio di morte come avvenne per esempio a Gedeone che quando gli apparve l'angelo del Signore ebbe paura (Giudici 6:22-23). Così anche il padre di Sansone, Manoà, quando l'angelo del Signore gli apparve per comunicarvi la nascita di Sansone, disse alla moglie che sarebbero morti perché avevano visto Dio (Giudici 13:22). Così anche i pastori mentre facevano la guardia al loro gregge un angelo del Signore si presentò a loro per informarli della nascita di Gesù, la gloria del Signore risplendè intorno a loro e loro furono presi da gran timore (Luca 2:8-12. Altri esempi (Isaia 6:1-7; Daniele 8:16-17; 10:10-11 ).
Non solo gli Israeliti temevano di vedere il soprannaturale, ma anche il devoto teme un tale incontro, perché è consapevole della propria imperfezione e incapacità naturale di stare davanti la santità di Dio (cfr. Esodo 33:20).
III IL MOMENTO DEL SOLLIEVO DI ZACCARIA (v.13).
Nel v.13 leggiamo: "Ma l'angelo gli disse: 'Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita; tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, e gli porrai nome Giovanni'".
In primo luogo c'è quindi:
A) La rassicurazione dell'angelo.
"L'angelo gli disse: 'Non temere, Zaccaria...'"
L'angelo rassicura il terrorizzato Zaccaria, la sua visita era di benedizione, informarlo della nascita di un figlio. "Non temere" (Mē phobou- presente medio imperativo) ricorda altri passi dove Dio si rivela e incoraggia, dà una parola rassicurante di conforto, per esempio quando Dio in visione disse ad Abramo in Genesi 15:1: "Non temere Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima".
Quando l'angelo apparve a Gedeone, quest'ultimo ebbe paura e il Signore lo tranqullizzò che non sarebbe morto dicendogli:"Sta' in pace, non temere, non morirai" (Giudici 6:23).Di questi passi ce ne sono molti altri (Cfr. Genesi 26:24; 46:3; Esodo 14:13-14;Giosuè 1:9; 11:6; Giudici 6:23; 2 Re 19:6-7; 1 Cronache 28:20; 2 Cronache 20:15;32:7; Neemia 4:14; Salmo 49:16; 91:5; Isaia 10:24; 37:6; 41:10, 13-14; 43:1,5; 44:2, 8; Daniele 10:19; Zaccaria 8:13; Matteo 14:27; 17:7; 28:10; Marco 5:36; Luca 1:30; 2:10; 5:10; 8:50; 12:4, 7, 32; Giovanni 14:1, 27; 16:33; Atti 18:9; 27:24; Ebrei 13:6; 1 Pietro 3:14; Apocalisse 1:17).
"Non temere" indica la certezza della cura di Dio e non di giudizio. "Non temere" è un modo di dire ad avere fede e a non aver paura.
In secondo luogo c'è:
B) La motivazione della rassicurazione.
Perché Zaccaria non doveva temere?
Perché:
(1) Dio è fedele.
Matthew Henry diceva: "Sebbene gli uomini sono falsi, Dio è fedele". La fedeltà di Dio significa che Dio fa ciò che ha detto di fare e adempirà quello che Egli ha promesso.Quando si parla di fedeltà, si vuole esprimere una persona che mantiene la parola data e perciò affidabile, degna di fiducia, ci possiamo fidare di ciò che dice.
Quello che Dio promette è verità, non promette cose che non può realizzare, ma ciò che promette corrisponde alla verità e lo farà (Numeri 23:19). Dio mantiene le promesse!!!! Una promessa è una dichiarazione di Dio delle sue intenzioni al Suo popolo, è un'assicurazione che Dio agisce e agirà, è un impegno di Dio che quanto promesso darà!!
Dio è fedele al Suo popolo, non lo abbandona! (1 Tessalonicesi 5:24; 2 Timoteo 2:13).Giovanni Battista era stato promesso nell'Antico Testamento (cfr. Marco 1:2-3 con Esodo 23:20; Malachia 3:1; Isaia 40:3), ora Dio stava per realizzare quelle promesse.Ma Dio, mostrando ancora la sua fedeltà, attraverso l'angelo promette un figlio a Zaccaria come leggiamo nel v.13: "Ma l'angelo gli disse: 'Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita; tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, e gli porrai nome Giovanni'.
Zaccaria non doveva temere per il fatto che quell'essere sovrannaturale era lì per fargli del male, ma per rivelargli la nascita di un figlio. L'angelo è lì per dirgli che la sua preghiera era stata esaudita, Zaccaria non ha nulla da temere. La sua preghiera è stata esaudita (eisēkousthē- Aoristo passivo indicativo).
A quale preghiera si riferisce l'angelo?
Sono state date tre interpretazioni:
1) La preghiera personale fatta nel passato, precedentemente e non mentre stava offrendo l'incenso, la preghiera di avere un figlio.
2) La preghiera personale fatta nel santuario di avere un figlio.
3) La preghiera per il popolo come sacerdote nel santuario per la liberazione della nazione per opera del Messia. Zaccaria può aver pregato per la venuta del Messia e l'era della salvezza messianica (cfr. Luca 2:25; 24:21).
Sembrerebbe che l'angelo si riferisca al desiderio del sacerdote di avere un figlio; in questo senso come dice Darrell L. Bock:"Le risposte di Dio a volte arrivano in un momento sorprendente, in un luogo sorprendente, e in modo sorprendente".
Ma anche se la preghiera fosse per la liberazione della nazione per opera del Messia, c'è un collegamento sempre con il popolo e il Messia come vediamo dal contesto: "molti si rallegreranno per la sua nascita" (v.14); "convertirà molti dei figli d'Israele al Signore e di preparare al Messia un popolo ben disposto" (v.16).
Le preghiere del popolo del v. 10 sono legate al destino del popolo di Israele e si intrecciano con quelle di Zaccaria. Comunque sia la frase: "La tua preghiera è stata esaudita" è un'affermazione che ricorda il fatto che Dio è immanente e fedele, ascolta ed esaudisce le preghiere del suo popolo, si ricorda e si prende cura del Suo popolo.
Questo è ciò che dobbiamo ricordare: Dio è fedele, ha preso un impegno verso il Suo popolo e ciò che gli ha promesso manterrà!
La seconda motivazione della rassicurazione è perché:
(2) Dio è misericordioso.
v.13: "'e gli porrai nome Giovanni'".
L'angelo dà l'indicazione a Zaccaria su come chiamare il figlio che gli nascerà. Il significato del nome, soprattutto quello dato da Dio, poteva riguardare le circostanze della nascita del bambino, oppure qualche grazia e benedizione di Dio, o poteva predire il suo ruolo futuro, quindi che quel bambino è particolarmente speciale e significativo nel piano di Dio (Genesi 16:8, 11; 17:19; 1 Re 13:2; Isaia 7:14; 49:1; Matteo 1:21; Luca 1:31 ). Infatti, leggiamo per esempio al v.15 che: "Sarà grande davanti al Signore" . Un altro esempio lo troviamo in Luca 7:28 Gesù dirà di lui: "Fra i nati di donna nessuno è più grande di Giovanni".
Ma il nome "Giovanni" richiama la nostra attenzione riguardo il fatto di un attributo o di una peculiarità del carattere di Dio e cioé: Dio è misericordioso. Infatti, Giovanni (greco Iōannēn) significa in ebraico (Yôh̥ānān) Dio è misericordioso, o è stato misericordioso, o il Signore ha mostrato favore, oppure dato o concesso misericordiosamente da Dio.
Luca mostrerà con un gioco di parole il significato di questo nome in 1:58-60 quando Elisabetta partorì Giovanni è scritto: "I suoi vicini e i parenti udirono che il Signore le aveva usato grande misericordia, e se ne rallegravano con lei. L'ottavo giorno vennero a circoncidere il bambino, e lo chiamavano Zaccaria dal nome di suo padre. Allora sua madre intervenne e disse: 'No, sarà invece chiamato Giovanni'".
Quindi i vicini e i parenti udirono che il Signore aveva usato misericordia a Elisabetta, e chiamavano il figlio appena nato Zaccaria, ma lei disse sarà chiamato Giovanni,vale a dire:'Il Signore è misericordioso'.
Questo nome era molto appropriato, dato che il bambino è stato dato, sia come la preghiera esaudita per la grazia di Dio alla preghiera di Zaccaria e sia per il ministero di Giovanni: doveva essere il precursore del Salvatore del mondo.
Dio stava mostrando misericordia a Zaccaria ed Elisabetta nel dare loro un figlio nella loro vecchiaia e anche alla nazione Israele, provvedendo il precursore e l'araldo del Messia che mostra la sia la Sua fedeltà e anche la Sua misericordia.
Dio è misericordioso, questo indica che Dio mostra bontà o amore a quelli che sono in disagio o in angoscia. Una parola ebraica corrispondente a misericordia (ḥeseḏ) nell'Antico Testamento, sottolinea l'aiuto o la gentilezza come la grazia di un superiore. Essa sottolinea la fedeltà di Dio, nonostante l'infedeltà dell'uomo e sottolinea pertanto pietà, compassione e amore.
Nel Nuovo Testamento la parola greca (éleos) comprende anche l'idea di pietà e compassione. La misericordia di Dio si manifesta sia in necessità temporali dell'umanità (Rut 1:8; Ebrei 4:16), e sia anche per la salvezza eterna delle persone (Romani 9:23;Efesini 2:4; Tito 3:5; 1 Pietro 1:3; Isaia 55:7).
Dio si muove in favore verso chi è in una condizione di miseria e di bisogno, indica un favore immeritato. Che grande conforto e gioia sapere che Dio è misericordioso che ci sostiene e viene in aiuto a noi persone immeritevoli a causa i nostri peccati! Qualcuno ha detto:" La miseria del peccato e la misericordia di Dio sono senza misura". Come i nostri peccati sono grandi, così lo è la misericordia di Dio!
CONCLUSIONE.
Possiamo fare alcune considerazioni finali riguardo questi versetti.
1) Dio non sempre arriva quando noi vogliamo, ma quando arriva è sempre puntuale.
Dio quando arriva è sempre il momento giusto com'è stato nella vita di Zaccaria ed Elisabetta, e anche se loro fossero anziani per avere un figlio, ma questo era il momento giusto, secondo la sua sovranità e progetti anche per il Suo popolo.
Dio ha il Suo orologio e il Suo calendario, ha i Suoi tempi, ma in qualsiasi momento, luogo, o modo si rivela, o risponde alle nostre preghiere, possiamo essere certi che è il momento giusto e non può essere diversamente perché Dio è Dio!
2) Dio a volte si rivela in un momento che non ci aspettiamo.
In un momento sorprendente, in un luogo sorprendente, e in modo sorprendente. I pensieri di Dio sono diversi dai nostri e sono incomprensibili (Isaia 55:8-9). Dio opera nel mondo in modo che va oltre la nostra comprensione (Romani 11:33). Dio lo possiamo conoscere, ma non comprenderlo del tutto.
Dio ha risposto alla preghiera di Zaccaria di avere un figlio, mentre si trovava all'interno del santuario mentre lo stava servendo, attraverso un angelo... Zaccaria non se lo aspettava!Dio molte volte si rivela in modo che noi non ci aspettiamo! Le vie di Dio sono varie e infinite! (Efesini 3:10).
Non dobbiamo mai disperare!
3) Dio ha un progetto e opera all'interno di questo progetto.
Non ci sono incidenti nella vita di un cristiano, ma un progetto di Dio! L'annuncio della nascita di Giovanni, dimostra che Dio ha un progetto e opera all'interno di questo progetto mandando i Suoi messaggeri per rivelare la Sua volontà.
Dio non sempre si rivela in modo così, possiamo dire, spettacolare con un angelo, ma possiamo essere certi che nella Sua provvidenza, opera e agisce per realizzare ciò che ha progettato per te! (Romani 8:28-29).
Dio domina e annulla. Il Suo governo non fallisce mai in alcuna parte del mondo, in alcun evento della vita e in ogni momento (Salmo 33:10-11). Che speranza! Che conforto!
I IL MOMENTO DEL SERVIZIO DI ZACCARIA (vv.8-10).
A) Un momento particolare.
Il v.8 dice: "Mentre Zaccaria esercitava il sacerdozio davanti a Dio nell'ordine del suo turno.
Il giorno in cui l'angelo Gabriele gli apparve (cfr. v.11 e v.19), per Zaccaria è stato un giorno particolare, molto speciale, ma fu un giorno molto più speciale di quanto avesse mai previsto.
In questo momento particolare vediamo:
(1) Il Sacerdozio di Zaccaria.
Zaccaria esercitava il sacerdozio davanti a Dio, cioè stava servendo Dio sotto la Sua osservazione nel tempio, in presenza di Dio (davanti-enanti).
Nella precedente predicazione abbiamo visto che i sacerdoti prestavano servizio in base a una lista di turni (1 Cronache 24:1-19; 2 Cronache 8:14) due volte all’anno ogni volta per una settimana (Leon Morris).
C'erano alcune migliaia di sacerdoti (ventimila circa), in quel momento, e prestava servizio la lista del turno di Abia (v.5), ottavo nella lista (1 Cronache 24:10), Zaccaria era di questa lista.
Zaccaria stava eseguendo il ministero più grande della sua carriera sacerdotale: "gli toccò in sorte di entrare nel tempio del Signore per offrirvi il profumo (v.9).
Quindi troviamo:
(2) La Sorte di Zaccaria.
Zaccaria secondo l'usanza seguita dai sacerdoti è stato scelto a sorte per offrire l'incenso.
Un testo del giudaismo (Mishna) c'informa che i vari uffici dei sacerdoti e dei Leviti nel servizio quotidiano furono determinati dalla sorte.
Scegliere a sorte(toccò in sorte- elachen-aoristo-attivo indicativo) sembra che fosse un metodo comune nell' Antico Testamento per discernere la volontà di Dio (Proverbi 16:33), ma anche nella chiesa primitiva (Atti 1:26) quando si doveva scegliere un apostolo al posto di Giuda.
Solo un sacerdote bruciava incenso sull'altare e questo sacerdote privilegiato veniva scelto, dunque, a sorte secondo il turno al quale apparteneva.
Il sacerdote offriva il profumo (thumiasai), cioè bruciava l'incenso in offerta, e questo veniva fatto due volte al giorno: la mattina e all'imbrunire (cfr. Esodo 30:7-8). Il suo compito era quello di pulire l'altare e aggiungere incenso fresco; un assistente spostava i carboni ardenti sull'altare e poi si ritirava prima che il sacerdote scelto venisse a mettere l'incenso sulla brace dell'altare e poi prostrarsi in preghiera.
Il sacerdote offriva l'incenso in nome del popolo, l'incenso era un simbolo d'intercessione che saliva a Dio (Salmo 141:2; Apocalisse 5:8; 8:3-4). Bruciare l'incenso era il più ambito di tutti i doveri sacerdotali, il servizio più onorevole, era considerato un privilegio.
Era un grande privilegio almeno per due motivi:
a) Per i numeri dei sacerdoti.
Numericamente parlando, essere scelto a sorte per bruciare l'incenso era un privilegio condiviso da pochi su un numero di circa ventimila sacerdoti! A nessun sacerdote veniva permesso l'onore di offrirlo più di una volta nella sua vita. Quindi è comprensibile che, essere scelto a sorte per bruciare l'incenso era considerato un privilegio unico.
Il secondo motivo è:
b) Perché avveniva nel tempio.
Nel tempio (naon) indicava il luogo santo e il luogo santissimo, il santuario di Dio, dove entravano solo i sacerdoti (Levitico 16:1-34 Ebrei 9:1-7) a differenza di hieron che indica il tempio in generale (per esempio Luca 2:27,37,49).
Possiamo fare alcune considerazioni su questo punto.
1) Dio ci parla a volte in momenti speciali di servizio.
È in questo momento speciale del ministero di Zaccaria che Dio gli parla. Ci possono essere momenti speciali di un servo del Signore, mentre sta servendo Dio, momenti, in cui Dio si rivela, questi sono davvero momenti speciali, importanti per la nostra vita cristiana.
2) Tutti i cristiani oggi hanno un doppio privilegio.
Il primo privilegio è che tutti coloro che sono di Cristo:
• Sono sacerdoti di Dio.
L'apostolo Pietro scrive: "Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa". (cfr. 1 Pietro 2:9; Apocalisse 1: 1:6; 5:10; 20:6).
Grazie alla mediazione di Gesù, noi cristiani, possiamo andare alla presenza di Dio in preghiera, tutte le volte che vogliamo (Giovanni 14:6; 1 Timoteo 2:5; Efesini 2:18; 3:12; Ebrei 10:19-22). Non è solo il privilegio di alcuni credenti, o servitori specialisti del Signore, come sottolineato dal fatto che la moltitudine del popolo stava fuori il santuario.
Il secondo privilegio è che tutti coloro che sono di Cristo:
• Sono il tempio di Dio.
Zaccaria è entrato nel santuario, nel cuore del tempio di Dio, dove Dio era presente; il cristiano, invece è il tempio di Dio!! Noi in 1 Corinzi 3:16 leggiamo: "Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?" (1 Corinzi 6:19).
Dio è presente in ogni vero cristiano!
Nel momento di servizio di Zaccaria vi era anche:
B) Un momento di preghiera.
v. 10:"e tutta la moltitudine del popolo stava fuori in preghiera nell'ora del profumo".
Fuori dal santuario, ma nel cortile del tempio, vi era una moltitudine, che come consueto, mentre il sacerdote era dentro a bruciare l'incenso (simbolo delle preghiere) che saliva in alto, pregava nell'ora dell'offerta dell'incenso.
Il tempio era casa di preghiera (Isaia 56:7; Luca 18:9-14; 19:46, 24:53, Atti 3:1; 22:17).
Forse il popolo pregava per l'apparizione del Messia liberatore e attendeva la benedizione del sacerdote secondo Numeri 6:24-26: "'Il SIGNORE ti benedica e ti protegga! Il SIGNORE faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio! Il SIGNORE rivolga verso di te il suo volto e ti dia la pace!'"
È una caratteristica di Luca sottolineare grandi eventi associati con la preghiera. Per esempio Luca riporta il fatto che Gesù stava pregando al suo battesimo e mentre pregava si aprì il cielo e lo Spirito Santo scese su di Lui ( Luca 3:21).
Oppure prima della scelta dei dodici apostoli, Gesù pregò tutta la notte (Luca 6:12), o quando Pietro riconosce Gesù come il Cristo di Dio (Luca 9:18), o al momento della trasfigurazione (Luca 9:28-29). Prima della Suo arresto e della Sua morte, Gesù pregò (Luca 22:39-46). Inoltre Luca riporta il fatto che Gesù insegnò e incoraggiò a pregare (Luca 11:1-13; 18:1-8).
Dunque, il contesto della rivelazione della nascita di Giovanni a Zaccaria avvenne in un contesto di preghiera. Dio vuole che noi preghiamo, e quindi non è sorprendente che abbia scelto il tempo della preghiera per dare il Suo messaggio a Zaccaria, anche se forse non c'è alcun collegamento diretto, nel senso che le persone lì presenti pregassero per la nascita di Giovanni.
Ma Dio si manifesta quando il Suo popolo prega! Anche a Pietro mentre pregava, Dio gli rivelerà la Sua volontà di andare a casa di Cornelio (Atti 10:9-48).
In un momento di preghiera, Dio si manifesta e agisce per il Suo popolo.
Ora, come diceva il teologo riformatore Giovanni Calvino: "La preghiera è l'esercizio principale della fede".
È chiaro che chi ha fede, sarà una donna o un uomo di preghiera. La Bibbia è permeata di preghiera! Gli uomini e donne di Dio sono persone di preghiera, la preghiera è anche il barometro della spiritualità della chiesa.
Il tempo speso in preghiera, non sarà mai sprecato, è una delle cose più importanti che possiamo fare nella nostra vita cristiana. La preghiera non dovrebbe mai essere qualcosa di supplementare o secondario, ma la cosa più fondamentale, primaria da fare. Prima di fare scelte importanti, se abbiamo dei pesi nel cuore, o dei desideri, dovremmo pregare, e Dio si manifesterà secondo la Sua volontà per mostrarci la Sua via.
In questo passo troviamo anche:
II IL MOMENTO DELLO SPAVENTO DI ZACCARIA (vv.11-12).
Nei vv.11-12 leggiamo: "E gli apparve un angelo del Signore, in piedi alla destra dell'altare dei profumi. Zaccaria lo vide e fu turbato e preso da spavento".
Luca scrive lo sfondo della rivelazione dell'angelo nel bel mezzo del culto. Dopo aver posizionato l'incenso sull'altare e mentre stava pregando, Zaccaria allora vide l'angelo.
Nel momento dello spavento vediamo:
A) La particolarità dell'apparizione dell'angelo.
(1) Era un'apparizione sovrannaturale oggettiva.
"Apparve" (ōphthē) è spesso utilizzato da Luca per le apparizioni soprannaturali (Luca 24:34; Atti 2:3; 7:2, 30, 35; 9:17; 13:31; 16:9; 26:16). Questa non era una visione soggettiva, ma un aspetto oggettivo dell'angelo (angelos); Zaccaria ha visto veramente l'angelo! L'apparizione non era un'immaginazione irrealistica, ma una manifestazione reale!
Se pensiamo che esista Dio, non possiamo mettere in dubbio l'esistenza di questi esseri; la Bibbia parla che esistono tali esseri (Luca 2:9; Matteo 1:20; Atti 5:19; 1 Corinzi 4:9; Ebrei 1:4; 1 Pietro 3:22; Giuda 6; Apocalisse 5:2).
Il messaggio angelico dell'annuncio di una nascita ricorda personaggi come Ismaele annunciato ad Agar (Genesi 16:10–11); Sansone a Manoà (Giudici 13:1-23); Gesù a Maria (Luca 1:26-34), Gesù ai pastori (Luca 2:8-20).
Visioni o messaggi da parte di Dio di tanto in tanto, si verificavano nel tempio nell'Antico Testamento come per esempio a Samuele (1 Samuele 3:1-14); a Isaia (Isaia 6:1-7) e in seguito nell'ebraismo come ci racconta Giuseppe Flavio. Lo storico Giudaico descrive come il sommo sacerdote Giovanni Ircano (135-104 a.C.), mentre offriva incenso nel tempio, udì una voce celeste che gli diceva che i suoi figli avevano appena vinto in battaglia.
Tali precedenti spiegano perché in Luca 1:22 il popolo conclude che Zaccaria ebbe una visione.
Nella particolarità dell'apparizione dell'angelo vediamo che:
(2) Era un'apparizione voluta da Dio.
Infatti leggiamo "un angelo del Signore" (v.11), questo indica che è stato mandato da Dio, che serviva Dio (cfr. Luca 1:19,26-34). Gli angeli sono messaggeri e ministri di Dio (1 Re 19:5; Salmo 68:17; 104:4; Luca 16:22; Atti 12:7-11; 27:23; Ebrei 1:7,14).
La loro funzione è di eseguire il piano di Dio. T. Hewitt afferma: " Gli angeli sono vestiti coi poteri di Dio per portare a termine la sua volontà nel regno della natura". Come detto prima, l'angelo era Gabriele come leggiamo in Luca 1:19 (cfr. Daniele 8:16; 9:21; Luca 1:26). Il servizio degli angeli è vario, tra cui portare i messaggi di Dio (concepimento di Cristo -Matteo 1:20-21; Luca 1:31; la nascita di Cristo- Luca 2:10-12; la risurrezione di Cristo -Matteo 28:5-7; Luca 24:23; l'ascensione e il ritorno di Cristo -Atti 1:11).
In questo caso, il messaggio era la rivelazione della nascita di un figlio a Zaccaria. Dio aveva un messaggio per Zaccaria e ha mandato un Suo angelo per comunicarglielo.
Nella particolarità dell'apparizione dell'angelo vediamo che:
(3) Era un'apparizione favorevole.
La Bibbia ci dice che gli angeli quando appaiono, non sempre è, un'apparizione favorevole; per esempio quando due angeli giunsero a Sodoma, lo fecero perché mandati da Dio per distruggerla (Genesi 19:13-14). Gli angeli sono a volte strumenti di giudizio di Dio (2 Samuele 24:16; Atti 12:23; Apocalisse 16:1), ma in questa circostanza di Zaccaria era un'apparizione favorevole.
Un angelo del Signore apparve, in piedi alla destra dell'altare dei profumi, secondo alcuni studiosi, il lato destro indica una posizione di favore o di benedizione, indica che il messaggio non era di giudizio, era un buona notizia ( cfr. Marco 16:5), era un messaggio speciale:la nascita di un figlio che sarebbe stato l'araldo del Signore!
Vediamo:
B) La paura di Zaccaria.
Nel v.12 è scritto: "Zaccaria lo vide e fu turbato e preso da spavento".
Anche se la visita dell'angelo era una benedizione, quindi un momento particolare, molto speciale, ma non lo sembrava in un primo momento. Quando l'angelo apparve in piedi alla destra dell'altare dei profumi, Zaccaria, quando lo vide fu turbato e si spaventò.
"Turbato" (etarachthē) è avere un tumulto interiore, un disturbo, uno scossone, uno sconvolgimento, uno stato di confusione. "Spavento" (phobos), invece è paura. Zaccaria vedendo l'angelo fu sopraffatto dalla paura. Gli angeli sono esseri potenti, certamente impressionanti nella loro presenza, non c'è da stupirsi se Zaccaria fu sopraffatto dalla paura.
Un Israelita aveva paura di vedere il sovrannaturale, pensava che fosse un presagio di morte come avvenne per esempio a Gedeone che quando gli apparve l'angelo del Signore ebbe paura (Giudici 6:22-23). Così anche il padre di Sansone, Manoà, quando l'angelo del Signore gli apparve per comunicarvi la nascita di Sansone, disse alla moglie che sarebbero morti perché avevano visto Dio (Giudici 13:22). Così anche i pastori mentre facevano la guardia al loro gregge un angelo del Signore si presentò a loro per informarli della nascita di Gesù, la gloria del Signore risplendè intorno a loro e loro furono presi da gran timore (Luca 2:8-12. Altri esempi (Isaia 6:1-7; Daniele 8:16-17; 10:10-11 ).
Non solo gli Israeliti temevano di vedere il soprannaturale, ma anche il devoto teme un tale incontro, perché è consapevole della propria imperfezione e incapacità naturale di stare davanti la santità di Dio (cfr. Esodo 33:20).
III IL MOMENTO DEL SOLLIEVO DI ZACCARIA (v.13).
Nel v.13 leggiamo: "Ma l'angelo gli disse: 'Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita; tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, e gli porrai nome Giovanni'".
In primo luogo c'è quindi:
A) La rassicurazione dell'angelo.
"L'angelo gli disse: 'Non temere, Zaccaria...'"
L'angelo rassicura il terrorizzato Zaccaria, la sua visita era di benedizione, informarlo della nascita di un figlio. "Non temere" (Mē phobou- presente medio imperativo) ricorda altri passi dove Dio si rivela e incoraggia, dà una parola rassicurante di conforto, per esempio quando Dio in visione disse ad Abramo in Genesi 15:1: "Non temere Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima".
Quando l'angelo apparve a Gedeone, quest'ultimo ebbe paura e il Signore lo tranqullizzò che non sarebbe morto dicendogli:"Sta' in pace, non temere, non morirai" (Giudici 6:23).Di questi passi ce ne sono molti altri (Cfr. Genesi 26:24; 46:3; Esodo 14:13-14;Giosuè 1:9; 11:6; Giudici 6:23; 2 Re 19:6-7; 1 Cronache 28:20; 2 Cronache 20:15;32:7; Neemia 4:14; Salmo 49:16; 91:5; Isaia 10:24; 37:6; 41:10, 13-14; 43:1,5; 44:2, 8; Daniele 10:19; Zaccaria 8:13; Matteo 14:27; 17:7; 28:10; Marco 5:36; Luca 1:30; 2:10; 5:10; 8:50; 12:4, 7, 32; Giovanni 14:1, 27; 16:33; Atti 18:9; 27:24; Ebrei 13:6; 1 Pietro 3:14; Apocalisse 1:17).
"Non temere" indica la certezza della cura di Dio e non di giudizio. "Non temere" è un modo di dire ad avere fede e a non aver paura.
In secondo luogo c'è:
B) La motivazione della rassicurazione.
Perché Zaccaria non doveva temere?
Perché:
(1) Dio è fedele.
Matthew Henry diceva: "Sebbene gli uomini sono falsi, Dio è fedele". La fedeltà di Dio significa che Dio fa ciò che ha detto di fare e adempirà quello che Egli ha promesso.Quando si parla di fedeltà, si vuole esprimere una persona che mantiene la parola data e perciò affidabile, degna di fiducia, ci possiamo fidare di ciò che dice.
Quello che Dio promette è verità, non promette cose che non può realizzare, ma ciò che promette corrisponde alla verità e lo farà (Numeri 23:19). Dio mantiene le promesse!!!! Una promessa è una dichiarazione di Dio delle sue intenzioni al Suo popolo, è un'assicurazione che Dio agisce e agirà, è un impegno di Dio che quanto promesso darà!!
Dio è fedele al Suo popolo, non lo abbandona! (1 Tessalonicesi 5:24; 2 Timoteo 2:13).Giovanni Battista era stato promesso nell'Antico Testamento (cfr. Marco 1:2-3 con Esodo 23:20; Malachia 3:1; Isaia 40:3), ora Dio stava per realizzare quelle promesse.Ma Dio, mostrando ancora la sua fedeltà, attraverso l'angelo promette un figlio a Zaccaria come leggiamo nel v.13: "Ma l'angelo gli disse: 'Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita; tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, e gli porrai nome Giovanni'.
Zaccaria non doveva temere per il fatto che quell'essere sovrannaturale era lì per fargli del male, ma per rivelargli la nascita di un figlio. L'angelo è lì per dirgli che la sua preghiera era stata esaudita, Zaccaria non ha nulla da temere. La sua preghiera è stata esaudita (eisēkousthē- Aoristo passivo indicativo).
A quale preghiera si riferisce l'angelo?
Sono state date tre interpretazioni:
1) La preghiera personale fatta nel passato, precedentemente e non mentre stava offrendo l'incenso, la preghiera di avere un figlio.
2) La preghiera personale fatta nel santuario di avere un figlio.
3) La preghiera per il popolo come sacerdote nel santuario per la liberazione della nazione per opera del Messia. Zaccaria può aver pregato per la venuta del Messia e l'era della salvezza messianica (cfr. Luca 2:25; 24:21).
Sembrerebbe che l'angelo si riferisca al desiderio del sacerdote di avere un figlio; in questo senso come dice Darrell L. Bock:"Le risposte di Dio a volte arrivano in un momento sorprendente, in un luogo sorprendente, e in modo sorprendente".
Ma anche se la preghiera fosse per la liberazione della nazione per opera del Messia, c'è un collegamento sempre con il popolo e il Messia come vediamo dal contesto: "molti si rallegreranno per la sua nascita" (v.14); "convertirà molti dei figli d'Israele al Signore e di preparare al Messia un popolo ben disposto" (v.16).
Le preghiere del popolo del v. 10 sono legate al destino del popolo di Israele e si intrecciano con quelle di Zaccaria. Comunque sia la frase: "La tua preghiera è stata esaudita" è un'affermazione che ricorda il fatto che Dio è immanente e fedele, ascolta ed esaudisce le preghiere del suo popolo, si ricorda e si prende cura del Suo popolo.
Questo è ciò che dobbiamo ricordare: Dio è fedele, ha preso un impegno verso il Suo popolo e ciò che gli ha promesso manterrà!
La seconda motivazione della rassicurazione è perché:
(2) Dio è misericordioso.
v.13: "'e gli porrai nome Giovanni'".
L'angelo dà l'indicazione a Zaccaria su come chiamare il figlio che gli nascerà. Il significato del nome, soprattutto quello dato da Dio, poteva riguardare le circostanze della nascita del bambino, oppure qualche grazia e benedizione di Dio, o poteva predire il suo ruolo futuro, quindi che quel bambino è particolarmente speciale e significativo nel piano di Dio (Genesi 16:8, 11; 17:19; 1 Re 13:2; Isaia 7:14; 49:1; Matteo 1:21; Luca 1:31 ). Infatti, leggiamo per esempio al v.15 che: "Sarà grande davanti al Signore" . Un altro esempio lo troviamo in Luca 7:28 Gesù dirà di lui: "Fra i nati di donna nessuno è più grande di Giovanni".
Ma il nome "Giovanni" richiama la nostra attenzione riguardo il fatto di un attributo o di una peculiarità del carattere di Dio e cioé: Dio è misericordioso. Infatti, Giovanni (greco Iōannēn) significa in ebraico (Yôh̥ānān) Dio è misericordioso, o è stato misericordioso, o il Signore ha mostrato favore, oppure dato o concesso misericordiosamente da Dio.
Luca mostrerà con un gioco di parole il significato di questo nome in 1:58-60 quando Elisabetta partorì Giovanni è scritto: "I suoi vicini e i parenti udirono che il Signore le aveva usato grande misericordia, e se ne rallegravano con lei. L'ottavo giorno vennero a circoncidere il bambino, e lo chiamavano Zaccaria dal nome di suo padre. Allora sua madre intervenne e disse: 'No, sarà invece chiamato Giovanni'".
Quindi i vicini e i parenti udirono che il Signore aveva usato misericordia a Elisabetta, e chiamavano il figlio appena nato Zaccaria, ma lei disse sarà chiamato Giovanni,vale a dire:'Il Signore è misericordioso'.
Questo nome era molto appropriato, dato che il bambino è stato dato, sia come la preghiera esaudita per la grazia di Dio alla preghiera di Zaccaria e sia per il ministero di Giovanni: doveva essere il precursore del Salvatore del mondo.
Dio stava mostrando misericordia a Zaccaria ed Elisabetta nel dare loro un figlio nella loro vecchiaia e anche alla nazione Israele, provvedendo il precursore e l'araldo del Messia che mostra la sia la Sua fedeltà e anche la Sua misericordia.
Dio è misericordioso, questo indica che Dio mostra bontà o amore a quelli che sono in disagio o in angoscia. Una parola ebraica corrispondente a misericordia (ḥeseḏ) nell'Antico Testamento, sottolinea l'aiuto o la gentilezza come la grazia di un superiore. Essa sottolinea la fedeltà di Dio, nonostante l'infedeltà dell'uomo e sottolinea pertanto pietà, compassione e amore.
Nel Nuovo Testamento la parola greca (éleos) comprende anche l'idea di pietà e compassione. La misericordia di Dio si manifesta sia in necessità temporali dell'umanità (Rut 1:8; Ebrei 4:16), e sia anche per la salvezza eterna delle persone (Romani 9:23;Efesini 2:4; Tito 3:5; 1 Pietro 1:3; Isaia 55:7).
Dio si muove in favore verso chi è in una condizione di miseria e di bisogno, indica un favore immeritato. Che grande conforto e gioia sapere che Dio è misericordioso che ci sostiene e viene in aiuto a noi persone immeritevoli a causa i nostri peccati! Qualcuno ha detto:" La miseria del peccato e la misericordia di Dio sono senza misura". Come i nostri peccati sono grandi, così lo è la misericordia di Dio!
CONCLUSIONE.
Possiamo fare alcune considerazioni finali riguardo questi versetti.
1) Dio non sempre arriva quando noi vogliamo, ma quando arriva è sempre puntuale.
Dio quando arriva è sempre il momento giusto com'è stato nella vita di Zaccaria ed Elisabetta, e anche se loro fossero anziani per avere un figlio, ma questo era il momento giusto, secondo la sua sovranità e progetti anche per il Suo popolo.
Dio ha il Suo orologio e il Suo calendario, ha i Suoi tempi, ma in qualsiasi momento, luogo, o modo si rivela, o risponde alle nostre preghiere, possiamo essere certi che è il momento giusto e non può essere diversamente perché Dio è Dio!
2) Dio a volte si rivela in un momento che non ci aspettiamo.
In un momento sorprendente, in un luogo sorprendente, e in modo sorprendente. I pensieri di Dio sono diversi dai nostri e sono incomprensibili (Isaia 55:8-9). Dio opera nel mondo in modo che va oltre la nostra comprensione (Romani 11:33). Dio lo possiamo conoscere, ma non comprenderlo del tutto.
Dio ha risposto alla preghiera di Zaccaria di avere un figlio, mentre si trovava all'interno del santuario mentre lo stava servendo, attraverso un angelo... Zaccaria non se lo aspettava!Dio molte volte si rivela in modo che noi non ci aspettiamo! Le vie di Dio sono varie e infinite! (Efesini 3:10).
Non dobbiamo mai disperare!
3) Dio ha un progetto e opera all'interno di questo progetto.
Non ci sono incidenti nella vita di un cristiano, ma un progetto di Dio! L'annuncio della nascita di Giovanni, dimostra che Dio ha un progetto e opera all'interno di questo progetto mandando i Suoi messaggeri per rivelare la Sua volontà.
Dio non sempre si rivela in modo così, possiamo dire, spettacolare con un angelo, ma possiamo essere certi che nella Sua provvidenza, opera e agisce per realizzare ciò che ha progettato per te! (Romani 8:28-29).
Dio domina e annulla. Il Suo governo non fallisce mai in alcuna parte del mondo, in alcun evento della vita e in ogni momento (Salmo 33:10-11). Che speranza! Che conforto!