Come il cristiano manifesta la luce (Matteo 5:16).
Il cristiano è un aiuto visivo dell’esistenza di Dio, ma purtroppo molti che si dicono cristiani non sono un aiuto visivo! La loro fede non sembra influenzare più di tanto le loro vite! Questi si possono chiamare tranquillamente cristiani nominali! Sono cristiani solo di nome e non reali!
Un vero cristiano è una nuova creatura in Cristo con un nuovo comportamento (2 Corinzi 5:17; Galati 5:22; Efesini 4:17-24).
Gesù esorta allora i suoi discepoli a risplendere come una lampada e a non tenerla nascosta. "Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli".
"Risplenda" è un imperativo! Non è un optional! Come la luce risplende dentro la casa per tutti coloro che vi abitano, così noi dobbiamo risplendere davanti agli uomini!
Un fabbricante di sapone e un pastore di anime stavano camminando insieme lungo una strada in una grande città. Il fabbricante di sapone con disinvoltura disse: “Il Vangelo che predichi non ha fatto molto bene, basta osservare cosa sta accadendo intorno a noi. C'è ancora molta cattiveria nel mondo, e un sacco di gente cattiva, troppa!” Il pastore non rispose fino a quando non passarono vicino a un bambino sporco di fango con cui stava giocando. Cogliendo l'occasione, il pastore disse: “Vedo che il sapone non ha fatto molto bene nel mondo, perché c'è ancora molto sporco, e molte persone intorno a noi sono sporche”. Il fabbricante di sapone rispose: “Oh, beh, il sapone è utile solo quando è applicato”. E il pastore disse:”Esattamente come il Vangelo”.
Quando una persona fa proprio il Vangelo, il Vangelo cambia quella persona, non solo cambia il suo essere, ma anche il suo comportamento, la sua condotta!
Quindi vediamo che la luce sarà manifestata con la condotta, con le buone opere!
La luce manifestata con le buone opere è:
I È UNA CONDOTTA ELOQUENTE.
Efesini 2:8-10: "Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo".
Noi, credenti, non siamo stati salvati per le buone opere, ma le buone opere dimostrano che siamo figli di Dio, rigenerati da Dio in Cristo Gesù. Gesù sottolinea che Dio è nostro Padre!
"Affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli". Come un figlio in qualche modo assomiglia ai genitori, così un credente assomiglia a Dio, quel Dio che è nei cieli, cioè di natura diversa da quella umana.
Se siamo figli di Dio lo dobbiamo dimostrare con lo stile di vita inequivocabile. Gurnall: ” Non dire di avere sangue reale nelle tue vene o di essere nato da Dio, se non puoi dimostrare la tua discendenza con un cammino santo”.
La vita di un credente deve parlare chiaramente che è un figliolo di Dio! Il credente dimostra con il suo comportamento che appartiene a Dio (Deuteronomio 32:5; Matteo 5:44-48).
Robert Murray M’Cheyne rimproverando la sua chiesa per la mancanza della visibile dimostrazione di santità disse: “ Voi dovreste essere delle lettere viventi in Cristo, lettere conosciute e lette da tutto gli uomini. Sapete che una lampada accesa è un oggetto molto piccolo e brilla lentamente, tuttavia essa dà luce a tutti coloro che sono in casa”.
Quindi un cristiano nel suo stile di vita (nei modi di parlare, di guardare, di ascoltare, fare,ecc.) dimostrerà in modo inequivocabile che è nato da Dio, che è un suo figliolo.
La luce manifestata con le buone opere è:
II È UNA CONDOTTA ESEMPLARE.
La parola “buone” (kalos) indica essere in conformità a un livello elevato, moralmente buono, nobile, encomiabile porta l’idea di attrazione o bellezza, di essere valutato favorevolmente.
Invece “opere” (ergon) indica le gesta, le azioni. Ma di quale buone opere sta parlando Gesù?
“Buone opere” lo troviamo in Matteo 26:10 quando Gesù elogia l’azione di quella donna che prese un profumo costoso e lo versò sul capo di Gesù. Mentre i discepoli criticavano la donna perché poteva usare quei soldi per i poveri, Gesù la elogia!
Le buone opere sono azioni di consacrazione, di ubbidienza sono le azioni di ubbidienza descritte in questo sermone (Matteo 5-7).
“Buone opere” è tutto quello che siamo e facciamo che riflette la mente e la volontà di Dio. Questo comporta ovviamente anche gesta di amore, di generosità, di misericordia per il prossimo (Matteo 5:38-43; Matteo 25:31-46).
“Buone opere” indica il bene morale, l’eccellenza, la buona condotta dei cristiani civilmente esemplare. L'apostolo Paolo dice a Tito: "Esorta ugualmente i giovani a essere saggi, presentando te stesso in ogni cosa come esempio di opere buone" (Tito 2:6-7; vedi anche 1 Pietro 2:12; 1 Timoteo 5:10; 5:25; 6:18; Ebrei 10:24).
I cristiani devono necessariamente essere un buon esempio per gli altri, un modello da seguire, ma molte volte non lo siamo.
Una delle cose che le nostre città hanno bisogno di più di ogni altra cosa sono gli individui che sono buoni esempi di condotta secondo gli standard divini, in tutto ciò che facciamo: nei rapporti interpersonali, nel lavoro, nella guida,ecc.
Noi cristiani dobbiamo risplendere per illuminare le persone spiritualmente e moralmente. La nostra vita dovrebbe essere luce per mostrare un modo migliore di vivere e un modo migliore per servire e adorare Dio. Il mondo è nel buio! Non sa distinguere il bene dal male o il male dal bene.
La chiesa oggi mette in enfasi più le parole che le azioni, a riguardo Martin Lloyd Jones: “Che ci piaccia o no, le nostre vite dovrebbero essere sempre la prima cosa che parla, e se le nostre labbra parlano più delle nostre vite, saremo utili ben poco. La tragedia è che spesso le persone proclamano il vangelo a parole, ma la loro vita intera e il loro comportamento ne sono la negazione. Quando è così il mondo non dà loro molta attenzione”.
La luce manifestata con le buone opere è:
III È UNA CONDOTTA ENTUSIASMANTE.
Lo scopo del perché Gesù ci ha riscattati è di essere zelanti nelle buone opere. Molti professano di credere in Dio, ma lo rinnegano con le opere (Tito 1:16 ). Chi fa il male e non fa la volontà di Dio, non conosce Dio (Geremia 4:22 ; Matteo 7:21 ). Tito 2:14 : 14 Egli ha dato sé stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone. Lo scopo della nostra salvezza è che possiamo essere zelanti nelle buone opere! (Tito 3:8,14 ).
“ Zelante” (zēlōtēs) indica entusiasmante! (Cfr. Atti 21:20 ; Atti 22:3 ; 1 Corinzi 14:12 ; Galati 1:14 ; 1 Pietro 3:13 ).
Oggi c’è molta gente che ha molto entusiasmo per varie cose: il tifoso di calcio per la squadra del cuore, il membro di un partito politico, le fans per personaggi dello spettacolo come una certa Carol Frazer. Gli sforzi di Carol Frazer, di avere una via dedicata al cantante Elvis Presley, morto nel 1977, sono stati realizzati, infatti nella periferia di una cittadina (Whitehaven) le autorità hanno assegnato a una via il nome "Elvis Place." La signora Frazer ha detto che era così eccitata che non sapeva cosa fare. Forse andare un film di Elvis. Ma lei li ha visti tutti: Love Me Tender 107 volte; Loving You 110 volte; King Creole 91 volte, e Jailhouse Rock 79 volte. Inoltre questa donna così zelante, pazza di Elvis si trasferì da New Orleans Menphis per essere più vicino a Elvis, vive in un minuscolo appartamento di Memphis con la madre, ha più di dodici album di ritagli su Elvis, 40.000 immagini di lui e una fotocopia di cartone a misura d'uomo di Elvis che domina il suo letto. La vergogna della chiesa di oggi è che esiste maggior zelo tra gli aderenti di un partito politico o i tifosi di una squadra di calcio o di un personaggio dello spettacolo!I veri cristiani devono essere entusiasti per Gesù il Signore e il Salvatore! Colui che ha donato salvezza e vita eterna! Se il Signore vale qualcosa, vuol dire che vale tutto!!
“Non tutti i cristiani hanno grandi capacità mentali, o sono personalità estroverse, ma tutti dovrebbero essere zelanti.” (Timothy G. Alfonsine).
Come possiamo dire di avere amore per il Signore senza che abbiamo zelo per Lui?
La luce manifestata con le buone opere è:
IV È UNA CONDOTTA EFFICACE.
v.16: "affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli".
È una condotta efficace nel senso che porterà gloria , onore a Dio.
“Glorificare” (doxazō) indica lodare, innalzare (Marco 2:12; 1 Pietro 4:16, ecc.).
A) Glorificare Dio è l’Intento dell’ esistenza di un vero cristiano.
1 Corinzi 10:31: "Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio".
Se possiamo fare qualcosa di buono, questa è la grazia di Dio nella nostra vita!
Un cristiano maturo, non pensa mai a ciò che ha fatto, ma a ciò che Dio gli ha permesso di fare (1 Corinzi 15:10; 2 Corinzi 3:5; Giovanni 15:5; Filippesi 2:13).
Egli non cerca di attirare gli occhi degli uomini a se stesso, ma a orientarle sempre verso Dio.
Perciò lo scopo delle buone opere non è quello di mettere in mostra le proprie virtù, bensì di dirigere l’attenzione su Dio, a colui che le ha ispirate e preparate ( Efesini 2:8-10 ).
Salmi 115:1: "Non a noi, o SIGNORE, non a noi, ma al tuo nome dà gloria, per la tua bontà e per la tua fedeltà!".
Invece i farisei ai tempi di Gesù facevano le opere per essere osservati dagli uomini! Mettevano se stessi al centro e non la gloria di Dio!
Matteo 23:5-7: " Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini; infatti allargano le loro filatteriee allungano le frange dei mantelli; amano i primi posti nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe, i saluti nelle piazze ed essere chiamati dalla gente: 'Rabbì!'" (Vedi anche Matteo 6:2-6 ).
B) Glorificare Dio deve essere di Ispirazione per i non credenti.
Murray McCheyne missionario della chiesa scozzese (1813-1843): “Il cristiano è semplicemente un uomo che rende agli altri più facile credere in Dio”.
La gente vedendo le buone opere sarà incoraggiata a lodare Dio perché sta operando nella vita degli uomini! Oppure le buone opere possono essere un mezzo che Dio usa per chiamare a sè i peccatori (Cfr. 1 Pietro 2:12 ).
Dio si manifesta anche attraverso la vita del suo popolo. Una prova tangibile che Dio esiste e questo si vede nella vita di persone trasformate dalla potenza di Dio. Se invece non siamo coerenti, se non risplendiamo con le buone opere faremo bestemmiare il nome di Dio, nel senso che daremo occasione ai non credenti di screditare, ridere di Dio e della sua parola.
Quando Davide peccò di adulterio, il profeta Natan riprendendolo disse 2 Samuele 12:14: "Tuttavia, siccome facendo così tu hai dato ai nemici del SIGNORE ampia occasione di bestemmiare, il figlio che ti è nato dovrà morire".
Paolo ammonendo i Giudei per la loro ipocrisia dice in Romani 2:24: "Infatti, com'è scritto: 'Il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra fra gli stranieri'".
C.E.B.Cranfield afferma: “Israele, la cui vocazione specifica era di santificare il nome di Dio con la sua ubbidienza e così da promuovere la glorificazione del Suo santo nome, in realtà è diventata la causa stessa del disonore di Dio.” (Isaia 52:5 ; Ezechiele 36:17-23 ).
CONCLUSIONE.
In un suo romanzo L'isola misteriosa, Jules Verne, racconta di cinque uomini che fuggono da una prigione di un campo di guerra civile su un pallone aerostatico. Come si levano in aria, si rendono conto che il vento li trasporta oltre l'oceano. Guardando la terra allontanarsi si chiedono per quanto tempo il pallone può rimanere in alto. Mentre le ore passano la superficie del mare si avvicina, gli uomini devono decidere di buttare in mare il peso che non serve, così buttano scarpe, cappotti, armi prendono di nuovo quota, ma dopo un po’ si trovano pericolosamente vicino alle onde di nuovo, stavolta buttano il cibo, meglio essere in alto affamati che annegare con una pancia piena! Purtroppo, anche questa è solo una soluzione temporanea, e l'imbarcazione rischia nuovamente di cadere in acqua, ma uno di loro ebbe un'idea: loro si potevano legare con delle corde che tengono la cesta ed tagliare così la cesta sotto di loro, così fecero fino a quando non videro terra e si lasciarono cadere in acqua per nuotare verso l’isola. Loro si salvarono perché furono in grado di discernere la differenza tra ciò che era realmente necessario e ciò che non lo era.
Così per la nostra vita cristiana è importante discernere ciò che è importante da ciò che non lo è se non vogliamo essere risucchiati lontani da Dio!
Abbiamo dei pesi da cui dobbiamo liberarci! Noi siamo chiamati a essere luce perché tali siamo per definizione. La luce è luce non tenebre, il mestiere della luce è fare luce, illuminare, quindi la luce si vede non può essere tenuta nascosta,il contrasto tra noi e gli altri si evidenzia da solo perché siamo di natura diversa! Se non facciamo luce siamo inutili, lo scopo di una lampada accesa è fare luce!
Alcuni possono sembrare cristiani, ma se non fanno luce non lo sono (2 Timoteo 3:5), sono come quelle lampadine che hanno la forma, ma dentro il filamento, quella minuscola molla costituita da tungsteno, è rotta! Questi non sono veri credenti!