Attributi incomunicabili (Prima parte).
Attributi in relazione alla sua esistenza.
In questo studio parlerò di due attributi incomunicabili di Dio, attributi che sono in relazione alla Sua esistenza.
Meditare su Dio non è semplice perché Dio non è pienamente comprensibile. Possiamo credere nella sua esistenza, sperimentarlo nella nostra vita, studiarlo, ma non possiamo comprenderlo pienamente!!
“Non possiamo sapere tutto di Dio per l'ovvia ragione che il finito non può comprendere l'infinito” (R. B. Kuiper).
Dio è così infinito, trascendente ed eterno che tutti i nostri sforzi per giungere a una Sua piena conoscenza è destinata al fallimento.
La reale essenza di Dio va assolutamente oltre ogni pensiero, comprensione, ragione, o saggezza umana.
Dio è incomprensibile, imperscrutabile possiamo conoscere ciò che Lui ci ha rivelato nella Sua Parola, ma nonostante questo ci sfuggirà sempre qualcosa, perché Dio è Dio!
Il Dio infinito è più grande di quanto possa essere colto nella nostra logica finita!
Ma anche se non riusciremo mai a comprendere Dio esaustivamente, possiamo avere la certezza che quello che Lui ha rivelato su di Lui è vero e possiamo conoscerlo.
Dio non sarebbe Dio se potesse essere compreso pienamente, e Dio non sarebbe Dio, se non poteva essere conosciuto!
Ora molti chiedono chi ha fatto Dio, o com’è venuto all’esistenza, la risposta è: Dio c’è sempre stato!!
I DIO È AUTO-ESISTENTE.
Alcuni studiosi parlano dell’aseità di Dio.
“Aseità” secondo il dizionario Treccani indica: “La caratteristica di ciò che sussiste per se stesso, ossia di Dio, la cui perfezione consiste nell’esistere in virtù della stessa sua essenza. Si contrappone all’abalietà, ossia alla natura o caratteristica di ciò che è ab alio, cioè di un essere (gli esseri creati in genere) la cui esistenza dipende da un altro”.
Alcuni teologi usano il termine "auto-esistenza", poiché Dio possiede in sé la vita inesauribile, che egli trae da se stesso come troviamo scritto in Giovanni 5:26: “Perché come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso”.
Altri studiosi preferiscono l'espressione "indipendenza", che presuppone l'idea che Dio non ha origine e, quindi, la sua esistenza è assolutamente indipendente nei confronti di ogni creatura, o cosa (Atti 17:25).
Dio non ha causa, non dipende da nessun altro e fin dall'eternità egli fu esattamente ciò che è al presente.
Dio non appartiene alla categoria di causa ed effetto, Dio è eterno, pertanto dobbiamo, fare attenzione a non definire questo attributo come se Dio fosse causa di se stesso, nel senso che Dio prima creò se stesso, si auto-creò, questo è sbagliato in quanto Dio non ha mai cominciato a essere, perché Lui è sempre stato!
In Esodo 3:14 è scritto: “Dio disse a Mosè: ‘Io sono colui che sono’. Poi disse: ‘Dirai così ai figli d'Israele: -l'IO SONO mi ha mandato da voi-‘”.
“Io sono colui che sono” indica una continua esistenza in se stesso.
Così anche in Esodo 6:3 leggiamo: “Io apparvi ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe, come il Dio onnipotente; ma non fui conosciuto da loro con il mio nome di SIGNORE”.
“Signore” (Yahweh) oltre a significare che Dio è presente ed entra nella scena degli uomini, indica anche che ha vita in se stesso, è eternamente presente, esistenza autonoma e immutabile.
A riguardo il teologo James I. Packer: “ In Esodo 3 , possiamo leggere in quale modo Dio annunciò il proprio nome a Mosè: ‘Io sono colui che sono (v.14) - un’espressione, questa di cui ‘Yahweh’ (‘Il Signore’) è in realtà, un’abbreviazione (v.15). Questo ‘nome’ non è una descrizione di Dio, ma è semplicemente una dichiarazione della sua esistenza autonoma e della Sua eterna immutabilità; serve agli uomini per ricordare che Dio ha vita in se stesso, e che quello che Egli è ora, sarà in eterno”.
Così in Isaia “Signore” si riferisce all’esistenza eterna, indipendente, unica, senza causa (per esempio, Isaia 40:28; 41:4; 43:10-20; 44:6; 48:12).
Il significato dell’auto-esistenza di Dio è che il terreno del suo essere è in se stesso, Dio esiste di per sé, non dipende da nessun altro.
E.H. Bancroft riguardo l’auo-esistenza di Dio scrive: “L’espressione di ‘auto-esistenza di Dio sta a significare che per quanto riguarda la continuità e la perpetuità del Suo essere, Dio non dipende da nessun all’infuori che da se stesso”.
La vita di Dio non ha cause esterne a se stesso, la vita è inerente alla Sua natura, l’esistenza è nella Sua natura stessa!
Dio esiste dalla necessità del proprio essere. È la sua natura di essere, esiste non perché lo abbia voluto, ma perché è nella Sua natura esistere.
Dio è auto-esistente significa che è increato, non è stato causato, non ha avuto origine.
Dio non ha ricevuto la sua essenza da nessun altro, né egli stesso ha portato se stesso all'esistenza.
Dio non ha causa esterna a Lui, e questo è proprio ciò che fa Dio Dio, e non qualcos'altro!
Dio è l'unico motivo di essere di Dio, e non vi è alcun motivo prima di Dio!
Dio è eterno (Salmo 90:2; Isaia 40:28), cioè Egli fu sempre, è e sarà sempre ciò che è.
Dio è esaltato al di sopra del tempo e dei suoi limiti.
Egli esiste al di fuori dei confini del tempo. Non c’è mai stato un momento in cui Dio non sia mai esistito, Egli è sempre esistito ed esisterà!
Tutto ciò per noi è un mistero, è incomprensibile!
II DIO È AUTO-SUFFICIENTE.
Dio è la base e la prima causa di tutte le cose, solo attraverso di Lui esistono tutte le cose.
L’apostolo Paolo afferma: “Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose” (Romani 11:36).
Tutte le cose sono state create da lui (Apocalisse 4:11) pertanto esse dipendono da Lui; Lui dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa (Atti 17:25); senza di Lui non possiamo vivere, muoverci ed esistere (Atti 17:28; cfr. Giobbe 12:10; Daniele 5:23; Colossesi 1:16-17).
“Dio non ha bisogno di nulla, ma tutte le cose hanno bisogno di Dio” (Marcianus Aristides).
Noi dipendiamo da Dio, ma Dio non dipende da nessuno!!
“Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo; e non è servito dalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa” (Atti 17:24-25).
Paolo parla di un Dio che non solo è il creatore di tutto il mondo con ciò che contiene, ma afferma anche che non ha bisogno di niente, non manca di qualcosa che gli esseri umani gli possano fornire!
Dio non può essere servito da mani umane, come se avesse bisogno di qualcosa, questo è illogico e fa disonore a Lui come creatore, a Colui che dà la vita a tutti e il respiro e ogni cosa!
Dio non solo ha creato tutte le cose in principio, ma continua a dare alle sue creature quello che hanno bisogno per la loro esistenza.
Dio è il sostenitore di tutta la vita, non ha bisogno di essere sostenuto da noi.
Noi dipendiamo da Dio e non è Dio che dipende da noi!
Dio se è Dio veramente, non ha bisogno di niente!
Dio è auto-sufficiente, nel senso che non dipende e non può dipendere da qualsiasi altro essere, o creazione per esistere, o per qualsiasi altra ragione, dal momento che tutte le cose hanno il loro inizio e la fine in Lui, e dal momento che tutto appartiene a Lui (Genesi 14:19, 22; Giobbe 41:13; Salmo 24:1; 50:10-12).
Tutto quello che noi abbiamo è un dono di Dio (Giacomo 1:17; Esodo 20:11; 1 Cronache 29:11-14; Neemia 9:6; Salmo 146:5-6; ecc).
Noi non abbiamo dato niente prima a Dio, ma abbiamo ricevuto prima da Lui (cfr. Giobbe 41:11; Romani 11:35-36), pertanto non ha bisogno di noi.
Dio essendo auto-sufficiente è indipendente.
A) Dio è indipendente nel Suo carattere.
Dio è Colui che è sopra ogni cosa e tutti, è distinto da tutti.
John Blanchard scrive: “Dio senza l'uomo è ancora Dio; l'uomo senza Dio è nulla”.
Dio non ha bisogno di nessuno per completare se stesso perché è perfetto, completo (Matteo 5:48- teleios) non ha difetti, non gli manca nulla, è completo, e beato (1 Timoteo 1:11; 6:15- makarios), cioè felice, tutta la felicità è in Dio!
B) Dio è indipendente nella sua conoscenza.
Dio non ha ricevuto, o riceve la sua conoscenza da qualcosa, o qualcuno al di fuori di se stesso.
Dio non ci consulta per chiedere un nostro parere, o consiglio! Non è bisogno!
In Isaia 40:13-14 leggiamo: “Chi ha preso le dimensioni dello spirito del SIGNORE o chi gli è stato consigliere per insegnargli qualcosa? Chi ha egli consultato perché gli desse istruzione e gli insegnasse il sentiero della giustizia, gli impartisse la saggezza e gli facesse conoscere la via del discernimento?” (cfr. 1 Corinzi 2:16).
La conoscenza di Dio non ha limiti (Romani 11:33-34), ed è perfetta essendo onnisciente (Salmo 94:6-11; Atti 15:18; 1 Giovanni 3:20).
Pertanto non ha bisogno d’insegnanti che lo consiglino, o che lo istruiscano, né di libri che lo informino sulle cose sconosciute!
Ogni cosa dipende dalla conoscenza di Dio, mentre la sua conoscenza non dipende da nulla!
C) Dio è indipendente nei Suoi progetti (consiglio e volontà).
Quando Dio agisce lo fa senza aver bisogno di consiglieri, né di altro; egli può portare a compimento i suoi disegni senza l'assistenza delle sue creature, anche se li usa come Suoi strumenti.
Niente che egli desideri può essere impedito i suoi progetti sono irremovibili e infallibili (Giobbe 42:2; Salmo 33:10-11).
Nessun evento al mondo ha luogo al di fuori del “disegno benevolo della sua volontà” (Efesini 1:5,11).
Non ci sono "incidenti", vale a dire eventi che sfuggano al suo controllo (Proverbi 16:9,33; Matteo 10:29; Giacomo 4:13-16).
Dio governa in piena libertà e senza doveri nei confronti delle sue creature.
"Egli agisce come vuole con l'esercito del cielo e con gli abitanti della terra; e non c'è nessuno che possa fermare la sua mano o dirgli: ‘Che fai?’" (Daniele 4:35).
Alla sua volontà è impossibile resistere (Romani 9:19) e tutte le sue creature le sono soggette (Salmo 33:10-11)
Se esistesse qualcosa in grado di cambiare, o impedire il volere di Dio, allora essa sarebbe a lui superiore, pertanto Dio non sarebbe Dio.
D) Dio è indipendente nella sua potenza.
Dio essendo sovrano (1 Cronache 29:11-12; Salmo 93,97,99; Isaia 45:1-13) e onnipotente (Genesi 17:1; 18:14; Isaia 55:10-11; Matteo 19:26; Luca 1:37) fa tutto ciò che gli piace (Salmo 115:3), non ha bisogno dell’aiuto di nessuno!
Non esistono restrizioni che possano essere applicate alla sua potenza eccetto quelle che egli stesso sceglie di imporre, il suo piano non può essere frustrato.
In Isaia 14:27 è scritto: “Il SIGNORE degli eserciti ha fatto questo piano; chi potrà frustrarlo? La sua mano è stesa; chi gliela farà ritirare?”
Sempre in Isaia leggiamo: “Io annunzio la fine sin dal principio, molto tempo prima dico le cose non ancora avvenute; io dico: Il mio piano sussisterà, e metterò a effetto tutta la mia volontà” (Isaia 46:10).
Non vi è piano di Dio che possa essere ostacolato, cambiato, nessuno che possa fermare la sua mano! (Isaia 55:10-11).
Egli è del tutto libero di agire come e quando vuole, senza dover consultare alcuna delle sue creature, o chieder loro alcuna approvazione (Daniele 4:35; Romani 11:34).
Non ci sono direttive che egli debba seguire al di fuori del suo volere stesso.
Non esiste altra autorità a cui Egli debba render conto.
Nel Salmo 47:2,8-9 leggiamo: “Poiché il SIGNORE, l'Altissimo, è tremendo, re supremo su tutta la terra. Poiché Dio è re di tutta la terra; cantategli un inno solenne. Dio regna sui popoli; Dio siede sul suo trono santo”.
“Altissimo” (Elyon) si riferisce alla realtà del controllo e l'autorità di Dio, e alla Sua esaltazione. Egli è esaltato come il re sopra tutti e tutte le cose. È l’eccelso!
Nel Salmo 95:1-3 è scritto: “Venite, cantiamo con gioia al SIGNORE, acclamiamo alla rocca della nostra salvezza! Presentiamoci a lui con lodi, celebriamolo con salmi! Poiché il SIGNORE è un Dio grande, un gran Re sopra tutti gli dèi”.
In Isaia 44:6 è scritto: “Così parla il SIGNORE, re d'Israele e suo salvatore, il SIGNORE degli eserciti: Io sono il primo e sono l'ultimo, e fuori di me non c'è Dio”.
Isaia 45:5 dice: “Io sono il SIGNORE, e non ce n'è alcun altro; fuori di me non c'è altro Dio!” (cfr. Daniele 4:35).
L'universo intero è sotto il controllo di Dio, il quale, essendo superiore a qualunque obbligo, agisce liberamente secondo ciò che ritiene giusto.
III CONSIDERAZIONI FINALI
A) Dio non ha bisogno dell’uomo.
Dio non ha bisogno di niente, perché in Lui non c’è nessuna deficienza, pertanto non ha bisogno di nessuno.
Dio essendo indipendente cioè auto-esistente e auto-sufficiente non ha bisogno dell’uomo.
Ogni essere vivente dipende da cose, o persone, ma Dio è totalmente indipendente dalla Sua creazione!
Dio esiste in modo diverso dalle sue creature.
Noi esistiamo in modo dipendente, derivato, finito, fragile, mentre il nostro Creatore esiste in modo eternamente auto-sufficiente.
Dio non può venire meno, mentre noi non abbiamo in noi stessi la capacità di vivere per sempre.
È vero che Dio ci ha creati per glorificarlo e servirlo, e questo dobbiamo fare, ma questo non significa che Dio abbia bisogno di noi, Lui potrebbe fare benissimo a meno di noi, ma ha deciso di coinvolgerci nei suoi piani.
B) Siamo incoraggiati a fidarci di Dio.
Dio essendo auto-esistente, non può che essere auto-sufficiente, e quindi più che sufficiente come fonte inesauribile di benessere e felicità per gli uomini.
La sua auto-sufficienza, quindi indipendenza di carattere, conoscenza, progetti e potenza sono rassicuranti per la nostra esistenza.
Dio porta avanti i suoi progetti! Dio è in controllo completo! Questo per noi è rassicurante.
Nella teologia e anche nella vita pratica, certi errori derivano dal proiettare e applicare a Dio ciò che noi siamo, uno di questi errori è che limitiamo Dio, lo rendiamo piccolo come se non fosse in grado di prendersi cura dell’universo.
Questi due attributi si ergono come un baluardo contro questi errori.
C) Siamo incoraggiati ad adorare Dio.
Un dio che dipende dai suoi adoratori per rimediare alle sue debolezze e deficit non merita adorazione.
Ma il Dio rivelato nella Bibbia per natura è auto-esistente e autosufficiente! Merita l’adorazione! Perciò adora Dio!
Domande.
1. Cosa s’intende per auto-esistenza di Dio?
2. Cosa significa che Dio è auto-sufficiente?
3. Quali sono le implicazioni sulla realtà che Dio è auto-esistente e auto-sufficiente?
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