Filemone 25: Gesù è il nostro modello e forza per perdonare.
“La grazia del Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito”.
Chi di noi non ha ricevuto qualche torto? Sappiamo per esperienza che perdonare chi ci ha fatto del male, per la nostra natura, non è facile per nessuno, ma non è impossibile!
La benedizione di grazia con cui l’apostolo Paolo aveva cominciato la lettera (v.2) salutando Filemone e la chiesa in casa sua, è espressa anche alla fine di questa.
Paolo scrisse questa lettera a Filemone, un cristiano di sua conoscenza, che aveva ricevuto la salvezza dai peccati grazie alla predicazione dell’apostolo. Paolo scrisse questa lettera per chiedere a Filemone di accogliere e, quindi perdonare Onesimo. Onesimo, quando non era ancora cristiano, era uno schiavo di Filemone, gli rubò dei soldi e fuggì dal suo padrone a Roma. A Roma, in qualche modo, Paolo lo incontrò e gli predicò il Vangelo e Onesimo si convertì (vv.10-11). L’apostolo si era affezionato allo schiavo (vv.12,16), e aveva desiderio di tenerlo, ma avendo trasgredito la legge romana, Paolo rimanda lo schiavo dal suo padrone a Colosse con Tichico (Colossesi 4:7-9)chiedendo appunto di accoglierlo come fratello (vv.15-17), quindi di perdonarlo; il v. 25, dunque è da vedere in questo contesto.
La grazia (charis) è il dono immeritato gratuito di Dio, di perdono e di rinnovamento.
“Spirito” (pnemautos) si riferisce alla parte interiore di contatto con Dio di una persona mediante il quale noi percepiamo e riceviamo la grazia di Dio.
Ora la grazia del Signore Gesù Cristo è un esempio di amore e di obbedienza al Padre, ma è anche l’aiuto per compiere ciò che richiede da noi.
La preghiera di Paolo è che Filemone avesse la stessa grazia che ha permesso a Cristo di perdonare i suoi carnefici (cfr. Luca 23:34; Atti 7:60), ma anche noi che abbiamo peccato contro di Lui (Efesini 4:31-5:1-2; Colossesi 3:13).
Paolo si rende conto che quello che chiede non è possibile alla nostra natura umana, perché non siamo in grado di perdonare coloro che ci hanno fatto del male, anzi nutriamo rancori e ricerchiamo solo vendetta. Anche se per Filemone era difficile perdonare Onesimo con la sua forza, per la grazia del Signore Gesù Cristo, che operava in lui, era possibile. Come il Signore Gesù Cristo ha dato tanto per salvare Filemone (e la chiesa v.2), gli darà la grazia di compiere tutto quello che non è in grado di fare, gli darà la grazia di realizzare quanto gli viene chiesto, gli darà la grazia necessaria per perdonare Onesimo.
Hai difficoltà a perdonare qualcuno che ti ha fatto del male? Guarda alla croce di Cristo, lì vedi la Sua grazia, il Suo perdono non solo per i Suoi aguzzini, ma anche per tuoi peccati! Gesù è il modello per noi, ma anche la forza, l’energia che ci permette di perdonare coloro che ci hanno fatto del male. Il bene che noi non siamo in grado di fare, con Gesù lo possiamo realizzare! Per la grazia di Gesù Cristo, siamo in grado, capaci di perdonare, non abbiamo scuse!