Salmo 1:2-3: La via del devoto a Dio (Seconda parte).
“Ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE, e su quella legge medita giorno e notte. Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli”.
Dopo aver parlato che i devoti non vivono in comunione con i peccatori e secondo le filosofie e le pratiche peccaminose, ora il salmista dice che sono saturi della Parola di Dio.
Positivamente il devoto si satura deliziandosi nella Parola di Dio, questo è in contrasto con gli schernitori del v.1! “Legge” si riferisce all’insegnamento che viene da Dio (Deuteronomio 31:9-11; Salmo 78:1; Proverbi 1:8). “Diletto” significa trovare piacere, quindi non è una cosa pesante, noiosa come i non credenti pensano!! (cfr. Salmo 119:35, 97-98). Questa è l’affetto per la Parola di Dio, la reazione alla rivelazione di Dio e la continuità con essa! Questa è una chiara indicazione di chi conosce Dio, cioè di coloro che sono nati di nuovo. Chi è nato di nuovo desidera la Parola di Dio, appetisce leggere e meditare la Bibbia!
Positivamente il devoto si satura soffermandosi sulla Parola di Dio. “Medita” indica un suono basso, mormorare, da qui riflettere, fare una profonda riflessione e considerazione sulle informazioni con una implicazione di parlare a bassa voce rivedendo il materiale. “Meditare” significa elevare i nostri pensieri alle verità spirituali e riflettere su queste verità. Ci sono degli animali così detti ruminanti fanno tornare il cibo dal rumine alla bocca per una nuova masticazione. Noi dovremmo fare così: leggere e poi riflettere la Parola di Dio come i ruminanti fanno con il cibo! “Giorno e notte” indica sempre, questo significa che la Parola è sempre nella mente del giusto perché ama il Signore, perché nella Parola di Dio è rivelato Dio, la sua gloria! Se “cammina, si ferma e siede” indicano un qualcosa che non si è mai fatto, “meditare” mette in primo piano l'aspetto abituale della riflessione sulla parola di Dio. Non solo una volta durante il giorno e una volta durante la notte, ma continuamente mediterà la Parola di Dio. L'istruzione del Signore deve governare tutta la nostra vita (Deuteronomio 6:4-9). Colui che medita continuamente riflette la parola di Dio nella propria vita. Quindi la meditazione della Bibbia implica la pratica, si traduce nell’essere riempito con la volontà del Signore e in questo modo nell’osservare i suoi insegnamenti! (Luca 11:27-28; Giacomo 1:22).
Positivamente il devoto si satura radicandosi nella Parola di Dio. Il salmista fa l’esempio dell’albero vicino a un fiume che trae la sua vitalità dalle radici che arrivano al fiume (Salmo 92:13-15; Geremia 17:7-8). “Ruscelli” rappresenta l’abbondanza di acqua, la fornitura traboccante di forza e di grazia. “Piantato” è radicato. Se non è piantato e se non mette radici l’albero non può vivere!
Positivamente il devoto si satura alimentandosi dalla Parola di Dio. La persona che si diletta nella Parola di Dio è come un albero piantato lungo i corsi d'acqua che trae il suo sostentamento vitale nutrimento da un ruscello che scorre attraverso le sue radici. Senza acqua non c’è vita, così senza la parola di Dio non c’è vita spirituale! La Parola di Dio ci rigenera (Giacomo 1:18; 1 Pietro 1:23); ci purifica (Efesini 5:26; Giovanni 17:17); sostiene la vita del credente (Salmo 19:7-10) ecco perché dobbiamo “cibarci” di essa sempre!