Matteo 6:12: Chi è stato perdonato da Dio perdona gli altri!
“Rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori”.
In questa richiesta di preghiera, il primo aspetto che vediamo è quello di chiedere perdono a Dio per i nostri peccati.
Il peccato è un debito morale e spirituale a Dio che deve essere pagato. Questa richiesta si riferisce alla consapevolezza dei nostri peccati davanti a Dio come nostro Padre e non come giudice, perché i credenti hanno sperimentato per sempre il perdono di Dio come giudice nel momento in cui si sono affidati a Gesù (Romani 8:1,33-34). Ma abbiamo bisogno che i nostri peccati siano perdonati quotidianamente (Cfr. Giovanni 13:10). Infatti, anche il più spirituale dei cristiani pecca, e nonostante è perdonato da tutti i suoi peccati, passati, presenti e futuri, grazie al sacrificio di Gesù per fede (per esempio Atti 10:43; Romani 3:25; Efesini 1:7), è chiamato a confessarlo e a chiedere perdono al Padre, nel momento in cui si accorge di aver peccato, e il Padre lo perdonerà (Salmo 32:1-6; 130:4; 1 Giovanni 1:8-10). Se siamo veri cristiani, la nostra la condizione davanti a Dio, di giustificati, riconciliati e adottati, è per sempre (per esempio Giovanni 10:27-30; Romani 4:1-5:11; 8:31-39), ma la comunione con Dio come Padre viene interrotta a causa del peccato; ecco perché dobbiamo subito confessare il peccato quando ci rendiamo conto che lo abbiamo commesso.