Colossesi 3:10: Rivestiti del nuovo!!
“E vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l'ha creato”.
È solito dire spesso: “Nessuno è perfetto”, questo perché conosciamo i nostri difetti e di tante altre persone, anche dei migliori credenti, che abbiamo incontrato sulla nostra via. Ma ciò che dobbiamo anche ricordare, oltre ai nostri difetti e a quelli degli altri, è: ciò che possiamo diventare con l’aiuto di Dio! (Romani 8:28-29; 2 Corinzi 3:18; 1 Tessalonicesi 5:23). Paolo aveva parlato precedentemente, che il cristiano si è spogliato dell’uomo vecchio (Colossesi 3:9). L’uomo vecchio è la personalità di un individuo governata dal peccato, questa è stata crocifissa insieme a Cristo se sei un figlio di Dio (Romani 6:6). Come nuove creature in Cristo, dunque dobbiamo far morire ogni giorno, con l’aiuto indispensabile dello Spirito Santo ciò che in noi è terreno, peccaminoso (Cfr. Romani 8:12-13; Efesini 4:22).
Questo è l’aspetto negativo della santificazione, non fare più, fare morire ogni forma di peccato con la disciplina. In che cosa consiste questa disciplina? Prima di tutto: dobbiamo rifiutare categoricamente la tentazione. Dobbiamo essere crudeli con il peccato, o il peccato, sarà crudele con noi! Se diamo spazio alla tentazione nella nostra mente, sarà difficile controllarla dopo, occorre subito troncare lo spiraglio del male. Siamo chiamati a stare in guardia contro la seduzione del peccato che ci può portare all’indurimento del cuore (Ebrei 3:12-13). In secondo luogo: dobbiamo avere un rapporto quotidiano con la Bibbia. I credenti che fanno progressi nella santificazione sono quelli che hanno disciplinato la propria vita nella lettura quotidiana della Bibbia; ma non è solo importante il tempo, è importante anche la qualità, quindi è importante anche meditarla, memorizzarla, studiarla seriamente. La Bibbia ci libera dal peccato nella misura in cui perseveriamo in essa! (Giovanni 8:31-32; cfr. Salmo 119:11; Colossesi 3:16). In terzo luogo c’è: la preghiera (Matteo 26:41). La preghiera ci rafforza contro la lotta al peccato e al diavolo e soprattutto chiede l’intervento in nostro aiuto del Signore misericordioso, senza il quale non possiamo farcela (Ebrei 4:14-16). Infine c’è la partecipazione attiva in una comunità dove si predica la verità della Parola di Dio (Efesini 4:11-16). Ma la santificazione ha anche un aspetto nel senso positivo. Così vediamo che non solo non dobbiamo fare, ma dobbiamo anche essere, non è questione solo di azione, ma di assomigliare anche caratterialmente a Dio, di essere moralmente come Dio. Il cristiano deve essere a immagine di Dio e deve comportarsi come si comporterebbe Dio (1 Pietro 1:15). Quindi, nella santificazione nell’aspetto positivo vediamo che dobbiamo essere e fare secondo il modello dell’uomo nuovo che è a immagine di Dio (Colossesi 3:10). L’immagine che usa Paolo per la santificazione in Colossesi è quella di togliere il vestito sporco: l’uomo vecchio e metterne uno nuovo e pulito: l’uomo nuovo a immagine di Gesù Cristo, questo è l’aspetto positivo. Questa santificazione è progressiva, ci vuole tempo, non avviene dall’oggi a domani, avviene passo dopo passo, come vediamo dal verbo nel greco “si va rinnovando”, infatti indica un’azione continua e ripetuta, perciò questo uomo nuovo si perfeziona giorno dopo giorno. Non ci giustifichiamo allora dicendo che non siamo perfetti, ma aspiriamo e impegniamoci a essere quello che Dio vuole che siamo: assomigliare a Lui!