Giacomo 1:17: Dio è buono.
“Ogni cosa buona e ogni dono perfetto”.
Ogni cosa buona proviene da Dio, dal Creatore delle stelle (Genesi 1:14-18; Salmi 136:7; Geremia 4:23; 31:35). Il fatto che Dio è buono indica che Dio agisce per il bene altrui. Dio è ricco in bontà (Esodo 34:6); la sua bontà è grande (Salmo 31:19). Dio nella sua natura è buono (1 Cronache 16:34; Salmo 136). Com’è nella natura dell’ acqua essere bagnata, o del fuoco essere caldo, è nella natura di Dio essere buono. Il giovane ricco chiese a Gesù chiamandolo “maestro buono” che cosa doveva fare per avere la vita eterna; Gesù rispose in Luca 18:19: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio”. Dio è buono verso il suo popolo. Questo lo vediamo per esempio quando lo liberò dalla schiavitù in Egitto (Esodo 15:13,16; 18:9; Deuteronomio 30:5) e lo fece abitare nel paese benevolmente preparato da lui (Salmi 68:10).
Dio è buono verso tutti (Salmo 145:9,13-16), anche i malvagi. La bontà di Dio è manifestata nella creazione nel dare vita: sole, pioggia, stagioni fruttifere, e così via (Salmo 147:9; 36:5-7; Matteo 5:43-45; Luca 6:35; Atti 14:17). Nella sua bontà Dio è generoso nel fare doni. La generosità è dare agli altri ciò di cui hanno di bisogno; è una disposizione interiore privo di qualsiasi motivo di interesse personale e non dipende dai meriti di chi riceve. “Ogni cosa” (pasa dósis) è un dono gratuito; l'accento è posto sull'atto di donare (Filippesi 4:15), come risposta a una preghiera, o concessione di favore. Mentre “ogni dono” (pan dórēma) si riferisce al dono stesso, al risultato a quello che viene dato, al regalo. Il “dono” (dórēma) è un atto di generosità gratuito, un beneficio che viene dato gratis. “Cosa” e “dono” vanno visti come due sinonimi per enfatizzare la bontà di Dio. “Ogni cosa buona” viene da Dio, ciò che abbiamo di buono è un dono di Dio! “Buona” (agathós) si riferisce a ciò che è utile, salutare, che dà beneficio, per il nostro vantaggio (Luca 10:42; Efesini 4:29 ; Giacomo 3:17). Quindi, Dio non ci darà tutto quello che desideriamo, o preghiamo, ma quello che ci è utile come fa un buon padre di famiglia (Matteo 7:7-11). Dobbiamo essere riconoscenti al Signore per questo, ma anche perché nella sua bontà guiderà tutte circostanze della nostra vita al bene (agathós) secondo il suo progetto (Romani 8:28), quindi essere gli sempre riconoscenti (Efesini 5:20; 1 Tessalonicesi 5:18). Ringraziamo il Signore che nella sua bontà ci preserva nella salvezza (Esodo 18:9; Filippesi 1:6). Noi possiamo abbandonare progetti intrapresi, ma Dio no! Quando lui inizia un’opera di salvezza in una persona, la porterà a compimento, Dio non permetterà che ci perdiamo per strada! Quindi non solo Dio ci ha salvato per grazia (Efesini 2:8-9), ma farà in modo che non perdiamo questa salvezza! (Giovanni 6:35; 10:27-30; Romani 8:31-39; 1 Corinzi 1:8). Allora se siamo veri cristiani, dobbiamo essere riconoscenti a Dio per il dono della salvezza Romani 5:15-16, 20-21). Inoltre, dobbiamo essere riconoscenti a Dio per il dono dello Spirito Santo (Atti 2:38; 8:20). Noi senza lo Spirito Santo non saremo in grado di vivere la vita cristiana. Infine, noi siamo chiamati a essere riconoscenti a Dio per doni per il servizio cristiano (Efesini 3:7; 1 Timoteo 1:12-14). Dio ci da il privilegio di servirlo, di partecipare al progresso del suo regno dandoci dei doni spirituali (Romani 12:3-8; 1 Corinzi 12:4-31; Efesini 4:11-16; 1 Pietro 4:10-11!