Se sei un vero cristiano, guarda alle cose eterne (2 Corinzi 4:7-18)
“Se mi chiedessero di azzardare un'opinione su quale sia la malattia più diffusa oggi nella chiesa, suggerirei che è lo scoraggiamento” (Martyn Lloyd-Jones).
Per quali ragioni ti scoraggi più spesso?
Quali aree della tua vita sono difficili da affidare completamente a Dio?
Quando sei stato scoraggiato o perplesso nella tua vita cristiana?
Osservare
Paolo fa un’affermazione. Paolo sta parlando del tesoro riferendosi al Vangelo della gloria di Cristo (v.4), o della conoscenza della gloria di Dio (v.6). I vasi di terra a cui si riferisce Paolo, sono i corpi dei cristiani, corpi umani normali quindi fragili, o deboli, senza un valore speciale (v.7). Perché Paolo sottolinea questo “tesoro” e “in vasi di terra”? Qual è lo scopo di questa grande potenza, cioè della potenza trasformatrice del Vangelo, o la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo? Che cosa enfatizza Paolo? (2 Corinzi 4:8)
Che cosa affrontano i cristiani per il Vangelo? Qual è la loro drammatica chiamata? (2 Corinzi 4:8-9)
Nonostante tutto ciò che i cristiani affrontano, quale incoraggiamento possono avere? Perché non dobbiamo mai scoraggiarci? (2 Corinzi 4:8-9)
Paolo conclude il suo elenco di esperienze descrivendolo Cristologicamente. Come chiamò Paolo le sue sofferenze? (2 Corinzi 4:10)
Che valore dava Paolo alle sue sofferenze? (2 Corinzi 4:10-12)
Cosa spinse Paolo a predicare il Vangelo nonostante le difficoltà? (2 Corinzi 4:13-14)
Che cosa Paolo ha in mente? Qual è la ragione del Suo servizio cristiano? (2 Corinzi 5:15)
In che modo Paolo incoraggiò la chiesa di Corinto ad andare avanti nonostante le difficoltà? (2 Corinzi 4:16-18)
Imparare
Perché è incoraggiante che la potenza di trasformare le persone si trova in Dio e non in coloro che predicano il Vangelo?
Sapere che Dio manifesta la Sua potenza e usa la fragilità del servitore umano serve a mantenere l'attenzione sul Dio del Vangelo, non sul Suo messaggero che cosa implica per il servitore?
La sofferenza fa parte del servizio cristiano, è una caratteristica normale, ma Dio non abbandona i Suoi servi, quando soffri per la tua fede in Gesù Cristo come dovresti reagire? (cfr. Matteo 5:11-12; Atti 5:41)
Paolo era consapevole della dinamica della vita divina in e attraverso di lui (cfr. Galati 2:20). Egli porta la morte di Gesù allo scopo di rivelare la Sua vita, cioè la risurrezione, che non si riferisce solo alla vita terrena e al ministero di Gesù, ma piuttosto sia alla vita vissuta dal Gesù risorto, il Signore vivente, sia alla vita offerta alle persone dal Gesù risorto, attraverso il nuovo ministero potente dello Spirito Santo che riguarda la predicazione del Vangelo per la salvezza dei perduti, e quindi una nuova vita in Cristo (cfr. 2 Corinzi 3:6; 4:5). Se Gesù e Paolo nella loro umanità, e quindi fragilità, sono stati usati per la salvezza dei peccatori, non dovrebbe sorprenderci che la potenza di Dio possa usare anche noi per portare il Vangelo a chi non lo conosce ed essere usati per la loro salvezza, questa verità che cosa suscita in te?
La ragione per cui Paolo predicava è la fede. Come definiresti la fede?
Paolo parla di due eventi storici in questo passo riguardo a Gesù. Quali sono gli elementi centrali del Vangelo e quindi della fede cristiana che riguardano Gesù Cristo? (cfr. 1 Corinzi 15:1-9).
La risurrezione di Gesù è il prototipo e il fondamento della risurrezione di tutti i credenti; grazie a Gesù i credenti risusciteranno per la potenza di Dio e staranno con Gesù, condivideranno il suo destino per sempre. Qual è la tua reazione a riguardo?
Mentre Paolo affronta la minaccia della morte, si concentra sulla resurrezione che è fonte di stimolo, resistenza, servizio, coraggio, fiducia e speranza. Lo scopo del servizio di Paolo, un servizio caratterizzato dalla sofferenza e dal duro lavoro, era il bene, la resurrezione e la presenza con Cristo, quindi la salvezza dei credenti, affinché rendano grazie alla gloria di Dio. Che cosa c’insegna questa visione di Paolo?
Paolo nei vv.16-18, fa una logica conclusione del discorso precedente sulla certezza della resurrezione dicendo di non scoraggiarci, che ci fa capire del perché è disposto a soffrire e a morire per la predicazione del Vangelo. Con tre contrasti, Paolo dà tre ragioni per cui i veri cristiani non devono scoraggiarsi. Come puoi trovare nuovi stimoli nel servire Gesù Cristo?
Applicare
A chi puoi predicare il Vangelo?
Come puoi allora rafforzare la tua fede?
Che cosa devi ricordare la prossima volta quando ti senti scoraggiato?
Come potresti incoraggiare un altro cristiano che è confuso, o impantanato dalle preoccupazioni della vita?
Bibliografia
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