Salmo 124:8: Il Signore è il nostro AIUTO
Avere il Signore nella propria vita fa la differenza in ogni circostanza in cui ci troviamo!
Avere il Signore dalla propria parte è il fattore determinante per affrontare serenamente ogni situazione!
I credenti dell'Antico Testamento avevano una consapevolezza riconoscente della presenza di Dio in mezzo a loro, perché l’avevano sperimentato in modo potente e per questo lo lodavano.
Il Salmo 124 ci parla di ringraziamento comunitario e di fiducia nel Signore; infatti troviamo la lode e questa affermazione fiduciosa conclusiva del v.8, dove troviamo il tema dell’aiuto che è nel nome del Signore.
Prima di tutto vediamo:
I IL SOCCORSO (vv.1-6)
Molti dicono che Dio è assente nella vita degli uomini, ma noi vediamo nella Bibbia che Dio è presente, soprattutto, come dice questo Salmo, nella vita del Suo popolo!
Dio non è indifferente alle circostanze che vivono coloro che gli appartengono.
Dio non gira la testa da un’altra parte, quando siamo in brutte “acque tempestose”, o quando viene meno “il terreno da sotto i nostri piedi”!
Nel Salmo 46:1-3 leggiamo: “Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà. Perciò non temiamo se la terra è sconvolta, se i monti si smuovono in mezzo al mare, se le sue acque rumoreggiano, schiumano e si gonfiano, facendo tremare i monti. [Pausa]”
Nel soccorso vediamo:
A) La protezione
In primo luogo vediamo che:
(1) Dio è presente nella vita del Suo popolo
Nei vv.1-2 leggiamo: “Se il SIGNORE non fosse stato in nostro favore, - lo dica pure Israele – se il Signore non fosse stato in nostro favore…”.
La congiunzione “se” (lûlēʾ), a volte ricorre in alcuni testi dell'Antico Testamento dove le cose potevano diventare brutte e viene attribuito al Signore una protezione e una liberazione inaspettata (cfr. Genesi 31:42; 43:10; Deuteronomio 32:29; 1 Samuele 25:34; 2 Samuele 2:27; 2 Re 3:14; Salmo 94:17).
Per esempio Davide aveva intenzione di fare del male al malvagio Nabal, ma la moglie Abigail gli andò incontro per persuaderlo a non farlo, Davide disse ad Abigail: “Poiché certo, come è vero che vive il SIGNORE, il Dio d'Israele, che mi ha impedito di farti del male, se tu non ti fossi affrettata a venirmi incontro, fra qui e lo spuntar del giorno a Nabal non sarebbe rimasto un solo uomo” (1 Samuele 25:34).
In questo caso l’azione di Abigail era un’azione guidata da Dio per fermare la violenza di Davide, per non fargli spargere sangue, per uccidere Nabal e i suoi uomini (cfr. 1 Samuele 25:26).
Davide non si aspettava questo, e attribuisce quell’azione di Abigail al Signore; il Signore gli ha impedito di far male ad Abigail.
Il Signore, Yahweh, era all'opera per impedire un massacro!
Dunque, come dice Ralph Kleine: “Il viaggio di Abigail verso Davide non è inteso come un coraggioso tentativo di salvare suo marito, tanto meno un tentativo opportunistico di unirsi a Davide. Piuttosto, faceva parte del piano di Yahweh”.
Nel Salmo 94:17 è scritto: “Se il SIGNORE non fosse stato il mio aiuto, a quest'ora l'anima mia abiterebbe il luogo del silenzio.
Se non fosse stato per l’aiuto del Signore, i malvagi avrebbero ucciso il salmista, sarebbe morto (cfr. Salmo 31:17; 115:17).
Dunque “se il SIGNORE non fosse stato in nostro favore, - lo dica pure Israele – se il Signore non fosse stato in nostro favore…”, per un momento portano il terribile pensiero: “Se Dio non fosse intervenuto in così tanti momenti della storia di Israele, sarebbe stato distrutto dai nemici!”
Il senso di questa dichiarazione di fede è, “Se non fosse stato per il fatto che il Signore fosse stato con noi, dalla nostra parte, Israele lo può affermare: ‘Saremmo morti’”.
Oppure: ”Quello che sarebbe potuto succedere non è successo perché Dio era dalla nostra parte! Eravamo in una situazione di morte, ma Dio è intervenuto e tutto è cambiato! Israele lo può dire tranquillamente”.
Allora possiamo affermare: Tutto cambia quando Dio interviene in favore del Suo popolo!
(2) Dio protegge il Suo popolo dalla morte
Questo salmo di Davide descrive la benevolenza di Dio che li ha protetti dai nemici, se non fosse stato per il Signore, li avrebbero uccisi.
Nel v.3 leggiamo: “Essi ci avrebbero inghiottiti vivi, talmente erano furiosi contro di noi”
“Inghiottire” (bālaʿ) è una metafora di "morte".
La morte, rappresentata dallo "Sheol", cioè il soggiorno dei morti, è visto come divoratore delle sue vittime (cfr. Salmo 55:15; Proverbi 1:12).
La vita concessa dal Signore non può essere soffocata dalla morte!
Dio è il Signore della morte e della vita, e Lui che fa morire e vivere (cfr. Deuteronomio 32:39; 1 Samuele 2:2).
La tua vita non è nelle mani degli uomini, o delle circostanze, e così via, ma è nelle mani di Dio!
Ecco perché devi essere sereno!
Davide usa un’altra immagine, quella delle acque tempestose dei torrenti.
Se il Signore non fosse intervenuto, gli Israeliti sarebbero stati sommersi da un torrente di acque impetuose dice il v.4.
Questa immagine descrive gli atti violenti dei nemici, evoca il senso di un potere davanti al quale si è impotenti (Salmo 18:16; 69:1-2; 144:7; Isaia 8:7-8).
Forse lo hai sperimentato, ma certamente hai visto in televisione, o su internet, immagini di torrenti in piena, come la furia dell’acqua fa crollare e trascina tutto quello che sta sulla sua strada, è le persone sono impotenti davanti tale impeto.
Se noi siamo impotenti davanti certe circostanze, non dobbiamo temere se Dio, l’Onnipotente, è dalla nostra parte!
Così Davide, al v.6, benedice il Signore per la Sua protezione, che non li ha abbandonati “ai denti” dei loro nemici; questa è un’altra immagine molto forte e violenta!
I malvagi sono descritti come belve selvagge affamate che divorano le loro prede, ma il Signore protegge il Suo popolo dal diventare una "preda" per i loro nemici (v.6).
Nel soccorso vediamo:
B) La liberazione (vv.7-8).
Nei vv.7-8 leggiamo: “L'anima nostra è scampata come un uccello dal laccio dei cacciatori: il laccio è stato spezzato e noi siamo scampati. Il nostro aiuto è nel nome del SIGNORE, che ha fatto il cielo e la terra”.
Davide usa ancora un’altra immagine al v.7, il popolo di Dio è scampato come un uccello dalla trappola dei cacciatori, il loro laccio è stato spezzato da Dio (cfr. Salmo 119:110).
La trappola rotta non era un evento normale, perché un buon cacciatore usava il materiale più resistente disponibile, questo ci fa capire come il Signore è più forte di qualsiasi nemico, o circostanza!
Nel Salmo 91:3 il salmista dichiara con fede, quella che dovremmo avere anche noi: “ Certo egli ti libererà dal laccio del cacciatore e dalla peste micidiale”.
Al v.8 leggiamo che il Signore è il nostro aiuto.
“Aiuto" (ʿēzer) è assistenza, cioè è un’azione di qualcuno che fornisce ciò che è necessario a un’altra persona (Deuteronomio 33:7,26; Salmo 20:2; 33:20; 70:5; 115:9-11; 121:1-2; 124:8; 146:5; Isaia 30:5; Daniele 11:34).
Il Signore provvede ciò che manca al Suo popolo, o fa per esso ciò che il popolo non può fare per se stesso.
La Bibbia dice che Dio vede e provvede! (cfr. Genesi 22:14).
Confida in Lui e non temere!
Quali sono le tue preoccupazioni?
Portale al Signore perché ha cura di te! (1 Pietro 5:6-7).
Qualcuno ha detto: "Non puoi cambiare il passato, ma puoi rovinare un presente perfettamente buono preoccupandoti del futuro".
Se crediamo che Dio ci salva dall'inferno eterno, dobbiamo credere anche che ci può aiutare in questo mondo da tutti i tipi di circostanze!
Ma in questo contesto, “l’aiuto” come ricorre spesso nell’Antico Testamento, indica la liberazione dai nemici, riferendosi al maestoso aiuto di Dio in una situazione militare, nel senso che li ha liberati dalla spada del nemico, come per esempio dal faraone (cfr. per esempio Esodo 18:4; Deuteronomio 33:26; Salmo 33:20; 46:5).
L’aiuto allora è la capacità del Signore di salvare e liberare.
Liberare non solo dalle persone malvagie, ma anche da forze spirituali nemiche come il peccato, Satana e il mondo, cioè il sistema che si oppone alla volontà di Dio! (cfr. per esempio Romani 8:5-9; Efesini 6:10-18; 1 Giovanni 2:15-18).
E questo ci porta a considerare:
II IL SOGGETTO (v.8)
Il soggetto del nostro aiuto è il Signore!
“Il nostro aiuto è nel nome del SIGNORE, che ha fatto il cielo e la terra” (v.8).
In un modo simile il Salmo 121:1-2 dice: “Alzo gli occhi verso i monti...Da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto vien dal SIGNORE, che ha fatto il cielo e la terra”.
Quando una persona era in viaggio (cfr. Salmo 121:3,6,8), le montagne erano origine, oppure luoghi di pericolo e d’insidia: sentieri ripidi e scivolosi, rocce sconnesse, crepacci e gole profonde, con pericoli di briganti e animali selvatici pericolosi.
Questa sarebbe stata una preoccupazione legittima per chiunque avesse dovuto viaggiare!
Così se stiamo vivendo una circostanza difficile, o quando l’affronteremo, quando pensiamo ai pericoli, o alle ardue sfide, possiamo chiederci: “Da dove mi verrà l’aiuto”, ma con fede possiamo rispondere: “Il mio aiuto vien dal SIGNORE, che ha fatto il cielo e la terra”.
La fiducia è che l’aiuto necessario e determinante viene solo dal SIGNORE!
Quindi “aiuto” s’intende qualcosa di più della semplice assistenza: senza questo aiuto il viaggiatore non sarebbe stato affatto al sicuro!
Isaia 41:10 ci ricorda di non temere: “Tu, non temere, perché io sono con te; non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio; io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo con la destra della mia giustizia”.
Il Signore è con te!
Non ti fare prendere dalla paura, o dal panico!
Il Signore ti fortifica, ti soccorre e ti sostiene!
Ti è mai capitato che qualcuno dimenticasse un'occasione che era importante per te?
Forse il tuo coniuge, o i tuoi genitori, o i tuoi figli hanno dimenticato il tuo compleanno, o qualche altro evento, o circostanza importante.
O forse nel momento che eri in difficoltà le persone più vicine a te, sono state indifferenti, ti sei sentito tradito, o non avevano i mezzi per aiutarti, o ti hanno dimenticato.
Ma devi sapere e ricordare che il Signore non ti dimentica mai! Non ti tradisce! Non ti abbandona!
Sei sempre nella mente di Dio!
Dio sta pensando a te in questo momento!
Le persone vengono a mancare, non sono, o saranno sempre con noi, e anche se sono con noi, non sempre ci possono aiutare perché ci sono situazioni più grandi anche di loro, ma con il Signore siamo al sicuro!
Nel v.8 vediamo tre aspetti del Signore.
Il primo aspetto è:
A) Il Suo carattere
“Il nostro aiuto è nel nome del SIGNORE” dice il v.8.
"Nel nome del Signore” si riferisce a tutta la Sua persona, è un modo per riassumere il carattere di Dio, i Suoi attributi, tutte le Sue qualità (per esempio Salmo 20:1; cfr.1 Samuele 25:3,25; Matteo 1:21).
Il “Suo nome” è la rivelazione di chi il Signore è.
Il nome è la somma dei Suoi attributi di come si è fatto conoscere all'umanità, e ci parlano che è perfetto, non gli manca nulla e può provvedere in modo perfetto ai nostri bisogni!
Quindi, l'espressione non parla di qualcosa che appartiene al Signore, ma di chi è il Signore in se stesso!
Allora Davide stava dichiarando che sono stati liberati a causa, per esempio, possiamo citare alcuni dei Suoi attributi, della potenza, dell'amore, della fedeltà, della giustizia di Dio e così via!
Il Signore è un Guerriero che combatte per il Suo popolo! (cfr. per esempio Esodo 14:13-14; 15:1-18; Deuteronomio 1:30; 2 Cronache 20:15-22; 32:8; Salmo 24:8; Zaccaria 14:1-5).
Hai mai pensato a questo? Hai mai pensato che è il Guerriero?
Nel suo canto trionfale, Mosè ricorda la liberazione del popolo d’Israele dagli Egiziani e di come il Signore li ha fatti morire nel Mar Rosso, in Esodo 15:3 dice: “Il SIGNORE è un guerriero, il suo nome è il SIGNORE”.
Deuteronomio 1:30 dice: “Il SIGNORE, il vostro Dio, che vi precede, combatterà egli stesso per voi, come ha fatto tante volte sotto gli occhi vostri in Egitto”.
Non sei da solo ad affrontare le tue battaglie!
Dio è con te e lotta per te! Dio ti protegge!
Il "nome del Signore" è una torre protettiva potente il giusto vi corre e vi trova rifugio inespugnabile dai nemici (Proverbi 18:10).
“Gli uni confidano nei carri, gli altri nei cavalli; ma noi invocheremo il nome del SIGNORE, del nostro Dio” (Salmo 20:7).
Il presente come il futuro è nelle mani premurose potenti del Signore e pertanto non dobbiamo avere paura, non dobbiamo essere ansiosi!!
Il secondo aspetto che vediamo del Signore è:
B) La concretezza
È vero Dio non lo vediamo perché è invisibile (1 Timoteo 6:16), ma questo non significa che non sia vivente e vero (cfr. 1 Tessalonicesi 1:9), e presente nella vita del Suo popolo e controlla la storia degli uomini, infatti è il Re Sovrano (cfr. 1 Cronache 29:11-12; Giovanni 5:17; Efesini 1:11).
Dice il v.8: “Il nostro aiuto è nel nome del SIGNORE”
“Signore” (Yahweh) vuol dire “Colui che è”!
“Signore” implica diversi significati importanti come immutabile, auto-esistente, essere una realtà attiva e presente, che subentra in scena per salvare, infatti, si è presentato a Mosè per intervenire nella vita del Suo popolo per liberarli dalla schiavitù in Egitto (Esodo 3:14-15).
Così l’accento principale del nome “Signore”, cioè Yahweh è posto sul messaggio di liberazione, di salvezza.
Il nome del Signore è affidabile, poiché promette che tutti coloro che lo cercano e invocano il Suo nome, saranno salvati, protetti e vinceranno (Salmo 9:10; cfr. Salmo 20:1,7-8; 33:21; 44:5-8; 91:14).
Romani 8:31 dice: "Che diremo dunque riguardo a queste cose? Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?”
Questo versetto non significa che non avremo problemi, nemici, opposizioni, infatti Paolo al capitolo 8 di Romani stava parlando di sofferenza, come anche che Dio ha tutto sotto controllo, e quindi se Dio l’Onnipotente che controlla tutte le cose, è dalla nostra parte, nessuno prevarrà su di noi, o ci separerà da Lui! (cfr. Romani 8:31-38).
Lo studioso C.E.B. Crainfield a proposito della domanda “chi sarà contro di noi” scriveva: “Equivale a un'affermazione enfatica che non c'è nessuno di cui dobbiamo temere l'ostilità. Abbiamo certamente dei nemici, che sono contro di noi e cercano la nostra rovina; ma con Dio dalla nostra parte non dobbiamo temerli. Sebbene possano davvero farci soffrire gravemente (come Paolo ben sapeva come testimoniato in 2 Corinzi 11:23 ss), non possono strapparci da Lui”.
Non importa chi sarà, o cosa cercheranno di fare certe persone contro gli eletti di Dio, se Dio è per loro li aiuterà e nessuna li strapperà dalle Sue mani! (cfr. Giovanni 10:28-30).
Il terzo aspetto del Signore è che è:
C) Il Creatore
Il Creatore di tutte le cose è dalla nostra parte, ogni altra opposizione, per quanto terribile possa sembrare ora, è poca cosa davanti a Lui!
Anche se tutte le potenze dell'inferno ci attaccano, non potranno mai prevalere su di noi, perché Dio, il Creatore Onnipotente è dalla nostra parte!
“Il nostro aiuto è nel nome del SIGNORE, che ha fatto il cielo e la terra” (v.8).
“Cielo e terra” significa l'intero universo e tutto ciò che contiene come sua creazione.
Qualcuno ha detto: “Dio ha lasciato le sue impronte su tutta la creazione”.
Queste impronte non ci ricordano solamente la Sua esistenza, ma anche la Sua eterna potenza (cfr. Romani 1:20).
La potenza di Dio non viene mai a mancare! È eterna! Sempre con la stessa intensità!
Non è come la potenza umana che quando si è giovani abbiamo tanta forza, poi piano piano si affievolisce con il passare degli anni, e infine quando diventiamo vecchi sparisce quasi del tutto e non possiamo fare quello che facevamo da giovani!
Il Signore viene descritto specificatamente come Colui che ha fatto il cielo e la terra, e questo sottolinea l'assoluta distinzione tra la potenza del Signore e le forze degli uomini del v.1.
Nel Salmo 118:5-10 è scritto: “Nella mia angoscia invocai il SIGNORE; il SIGNORE mi rispose e mi portò in salvo. Il SIGNORE è per me; io non temerò; che cosa può farmi l'uomo? Il SIGNORE è per me, fra i miei soccorritori, e io vedrò quanto desidero sui miei nemici. È meglio rifugiarsi nel SIGNORE che confidare nell'uomo; è meglio rifugiarsi nel SIGNORE che confidare nei prìncipi. Tutte le nazioni m'avevano circondato; nel nome del SIGNORE, eccole da me sconfitte”.
Il SIGNORE è per me; cioè dalla mia parte in modo personale, io non temerò; che cosa può farmi l'uomo, cioè un essere mortale?
Quale risposta daremo? Niente!
Il salmista ci incoraggia che è meglio confidare nel Signore e non negli uomini anche se sono governanti, quindi potenti e influenti!
Gli uomini anche se sono potenti e influenti sono sempre deludenti con i loro limiti e peccati!
Se siamo persone sagge ci fideremo di più del Signore che è perfetto e non delle persone che sono imperfette!
Non c'è paragone tra il Signore e le persone!
Nessun essere umano, nemmeno un governante con un potere considerevole, può fornire il tipo di sicurezza che si trova nel Signore!
Gli uomini, o i demoni, ci possono attaccare, ma con noi c’è il Creatore del cielo e della terra! (cfr. Genesi 1:1; Neemia 9:6; Giobbe 26:3; Salmo 19:1; 104:30; 124:8; 146:6; Giovanni 1:3; Atti 17:24; Romani 11:36; 1 Corinzi 8:6; 2 Corinzi 4:6; Colossesi 1:16; Ebrei 3:4; 4:4; 11:3).
Senza la benevolenza di Dio non puoi vincere i tuoi nemici, e anche se non saranno persone fisiche, saranno certamente nemici spirituali, come il diavolo e i suoi demoni, oppure una tentazione, o una malattia, qualsiasi cosa che ti è ostile, forte da combattere e da vincere!
Abbi fede solo in Colui che può competere e vincere ogni situazione!
Ricordati: per il Signore non esiste niente di difficile (Genesi 18:14; Giobbe 42:2; Isaia 14:27; Geremia 32:17; Luca 1:37; Matteo 19:26), infatti ha creato ogni cosa dal nulla, l’intera terra e tutto ciò che c’è in essa (Genesi 1:1-31).
Egli parlò e dal nulla apparì la terra e le cose che ci sono in essa (Salmo 33:9; cfr. 24:1-2).
Non c'è problema troppo grande che il Signore non possa risolvere!
Non c'è persona troppo difficile che il Signore non possa gestire!
Non c'è pressione troppo minacciosa che il Signore non possa contrastare!
Il v.8 vuole sottolineare allora la sovranità di Dio come base per la sicurezza e la liberazione dei Suoi fedeli: affrontare e vincere i nemici non è un problema per Chi ha creato tutto dal nulla!
La creazione ci ricorda quanto Dio è potente!
E se sei dalla parte di Dio, la Sua potenza, insieme alla Sua benevolenza è la tua vera sicurezza!
Non è la sicurezza delle tue forze!
Non è la sicurezza della tua famiglia!
Non è la sicurezza degli uomini potenti e influenti!
Non è la sicurezza della nazione dove vivi!
Ma la sicurezza è il Signore, il Creatore del cielo e della terra!
Puoi lodare il Signore perché siamo nelle Sue mani, perché dipendiamo da Lui che è più forte di tutto e di tutti!
Abbi fede in Lui! Non temere! (Isaia 41:10).
Il Signore è per noi, e così possiamo fidarci di Lui per affrontare, vincere, o essere liberati dal pericolo.
Allora fiduciosi possiamo chiederci: "Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?" (Romani 8:31), ovviamente la risposta è: “NESSUNO!”
Ma c’è un’altra domanda a cui devi rispondere: stai veramente dalla parte del Signore?
La Bibbia dice che per far parte del Signore è stato necessario il sacrificio di Gesù sulla croce, quindi la Sua morte, resurrezione e ascensione alla presenza di Dio dove intercede per coloro per i quali è morto (cfr. per esempio Romani 8:32-39).
Devi semplicemente ravvederti davanti a Dio e credere in Gesù Cristo, confessandogli i tuoi peccati (cfr. per esempio Atti 3:19; 10:43; 1 Giovanni 1:8-10).
Se fai parte del Suo popolo allora: ringrazia Dio e lodalo con queste parole:
“Il nostro aiuto è nel nome del SIGNORE, che ha fatto il cielo e la terra”.
CONCLUSIONE
Nella liturgia che Giovanni Calvino scrisse a Strasburgo e a Ginevra, il servizio iniziava con la frase: "Il nostro aiuto è nel nome del SIGNORE, che ha fatto il cielo e la terra”.
Calvino sapeva che questa frase esprimeva la potente verità che ogni chiesa ha bisogno di ascoltare all'inizio del culto di adorazione.
È sia una frase di lode che una dichiarazione di fede, che rispecchia la verità che per chi appartiene al Signore, non c'è torrente impetuoso di guai, o una trappola dei piani dei malvagi che possono sopraffarci e strapparci da Dio, perché il nostro AIUTO è il Creatore del cielo e della terra!
Questo salmo ci ricorda il fatto che ci sono alcuni pericoli sulla strada del nostro cammino cristiano, ma Dio è con noi e per noi, se gli apparteniamo!
Hassell Bullock ci ricorda: “Se prendiamo i nostri problemi e mettiamo Dio sotto di loro, sembrano insormontabili. Ma se prendiamo i nostri problemi e li mettiamo sotto Dio, sembrano molto più piccoli”.
Se stai affrontando un grande problema, ricordati di chi è Dio, il Creatore Onnipotente che è presente nella vita del Suo popolo!
Ma ricordati anche di chi sei tu per Dio!
Se sei in Cristo fai parte del Suo popolo! Sei suo figlio, o sua figlia!
Sei amato/a da Lui, così prezioso/a da mandare Suo Figlio Gesù Cristo a morire per te sulla croce (cfr. per esempio Galati 2:20).
Romani 8:32 dice: “Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?”
Una volta che affidiamo la nostra vita a Gesù Cristo, le cose cambiano, e molte cose cambieranno in meglio, per esempio il vuoto interiore scomparirà e darà spazio alla pace e alla gioia.
La colpa per i peccati sarà rimossa e farà parte alla certezza del perdono di Dio.
Un senso di certezza sostituirà quella mancanza di incertezza, e soprattutto lo Spirito di Dio metterà in noi la certezza di andare in cielo alla presenza di Dio!
Se è vero che una serie di problemi cesseranno di esistere, è anche vero che inizieranno una serie di problemi completamente nuovi come per esempio gli attacchi spirituali di Satana e del suo esercito.
È stato detto che la conversione ha reso i nostri cuori un campo di battaglia, e se hai deciso di seguire Gesù Cristo, se ancora non lo hai sperimentato, aspettati gli attacchi del diavolo!
Ma la buona notizia è che Dio è con noi, combatte per te e non permetterà più di quanto tu non possa sopportare, se ha provveduto il DONO più prezioso che poteva darti, Gesù Cristo, certamente ti darà le altre cose di cui hai bisogno per vivere la vita cristiana!
Loda il Signore per tutto questo!