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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Salmo 62:8 Dio è il nostro RIFUGIO

 Salmo 62:8 Dio è il nostro RIFUGIO
Frances J. Roberts disse: “Considera sacra ogni esperienza”.

Ogni esperienza che viviamo su questa terra è da considerarsi importante perché da queste possiamo imparare tanto per poi condividerlo con gli altri come fece Davide riguardo il suo rapporto con Dio.

Davide aveva sperimentato Dio nella sua vita, infatti dal personale dei vv.1-7, esorta poi il popolo a confidare in Dio (v.8; cfr.v.10) e ad aprire il suo cuore in Sua presenza perché è il loro rifugio!

Il Salmo 62 è una dichiarazione di fiducia in Dio e di affermazione personale riguardo chi è Dio.
I nemici di Davide si sono scagliati contro di lui e cercano di abbatterlo, ma confida in Dio, il salmista dichiara con calma assoluta fiducia nella protezione di Dio.

Prima di tuto vediamo l’esortazione:
I CONFIDA IN DIO
“Confida in lui in ogni tempo, O popolo”.

Il vescovo Bashford, in uno dei suoi viaggi episcopali in Cina, una notte fu costretto a dormire all'aperto, sotto gli alberi, mentre l'albergatore lo avvertiva dei predoni. Essendo vigile e sveglio per un po', pensò alle parole del salmista, e poi disse al Signore: "Non serve a nulla che entrambi siamo svegli".
Così si addormentò serenamente confidando in Dio.

Rimanere sereni molte volte non è facile, ma in Dio si può e si deve!

“Confida” (biṭḥû- qal imperativo attivo) è avere fiducia, la fiducia solidamente fondata, perché è in Dio.

Anche se non ha usato la parola, la fiducia è l'atteggiamento che Davide ha espresso nei vv. 1-2 e nei vv.5-7. 

A) La fiducia è contraria della paura
Infatti nel Salmo 27:3, sempre di Davide, leggiamo: “Se un esercito si accampasse contro di me, il mio cuore non avrebbe paura; se infuriasse la battaglia contro di me, anche allora sarei fiducioso”.

Anche se i suoi nemici dovessero attaccare, un esercito dovesse assediarlo, o dovesse scoppiare una guerra contro la nazione, Davide non temerà finché Dio sarà il suo rifugio!!

La stessa cosa vediamo in Isaia 12:2: “Ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia, e non avrò paura di nulla; poiché il SIGNORE, il SIGNORE è la mia forza e il mio cantico; egli è stato la mia salvezza”.

“Non avrò paura di nulla”!

Se Dio è la nostra salvezza, dobbiamo confidare in Lui e non ci sarà spazio per la paura!

Chi ha fiducia nel Dio Salvatore e Difensore, non ha paura di niente e di nessuno, perché entra nella Sua sicurezza! (cfr. Isaia 26:3-4; 30:15).

Dio è il fondamento della nostra fiducia; e confidando in Lui, il Suo popolo starà al sicuro!

Nel Salmo 56:11, sempre Davide dice: “In Dio ho fiducia e non temerò; che potrà farmi l'uomo?”

Se confidiamo in Dio, che è il Creatore, l’Eterno e l’Onnipotente che cosa potrà farmi l’uomo, che è la Sua creatura mortale e impotente davanti a Lui?

Anche l’uomo più potente del mondo non può nulla verso di noi, se Dio è dalla nostra parte (cfr. Romani 8:31) e se confidiamo in Lui!

L'idea è che non avrebbe paura di ciò che un uomo, qualsiasi essere umano, anche potente, potrebbe fargli, se Dio è dalla sua parte (cfr. Salmo 56:9). 

Non abbiamo nulla da temere se Dio è con noi!

B) La fiducia in Dio deve essere assoluta 
Davide confida solo in Dio e in nessun altro! (cfr.1-2,5-7).

Il re Giudeo Ezechia confidava in Dio, e questo era riconosciuto anche dai nemici Assiri (2 Re 19:10; Isaia 36:7).

Alle minacce dell’invasione Assira e agli insulti al Dio vivente di Rabsachè (2 Re 19:4; Isaia 36:4), l’inviato del re Assiro, il re Giudeo Ezechia reagì pregando.
L’inizio della preghiera era: “SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini! Tu solo sei il Dio di tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra” (Isaia 37:16).

Ezechia identifica il Signore degli eserciti, cioè il Signore usa come Suoi strumenti, come un esercito ben organizzato, ciò che ha creato (cfr. Giudici 8:6, 9:29; Isaia 34:2), che Dio combatte per il Suo popolo (Salmo 24:7-10; Isaia 31:4-5; 37:16-37), e ancora che è potente, onnipotente. 
“Eserciti” è stato interpretato come un plurale intensivo, quindi “Signore della potenza” o “Potente Signore”. 

Il potere del “Signore degli eserciti” è un potere regale, quindi indica una sovranità regale! (2 Samuele 6:2,18; Isaia 6:1-6; Geremia 48:15; 51:47; Zaccaria 14:16-17; Malachia 1:14).

Mentre “Dio d’Israele”, si riferisce alla solidarietà del Signore con il Suo popolo, identifica il legame di Dio con tutto il Suo popolo eletto.

In questo versetto di Isaia, vediamo che Dio è presentato in due modi principali: come Re e come Creatore. 

“Tu solo sei il Dio di tutti i regni della terra”, sottolinea l'unicità di Dio, affermando che esiste un solo Sovrano, il Re divino su tutti i regni della terra.

Poi Ezechia prega: “Tu hai fatto il cielo e la terra”.

Se Dio ha fatto i cieli e la terra, è il Re di tutti i regni della terra, allora è Lui che definisce la terra e non viceversa.

Se Dio è il Creatore, possiede il mondo come Suo possesso (cfr. Salmo 24:1-2; 89:11), ed è abbastanza potente da fare, o disfare ciò che ha fatto. 

Quindi non è sciocco confidare in Lui, contrariamente alle affermazioni di Sennacherib. 

È da stolti non fidarsi di Lui, perché come Creatore è l'unico Dio!!

Le caratteristiche descrittive su Dio, menzionate da Ezechia nel v.16 secondo Gary Smith: ”Non sono solo un mezzo per identificare Dio; invece, sono affermazioni di fiducia, sicurezza e lode. Ezechia non sta giustificando le sue convinzioni agli altri, sviluppando una dottrina astratta di teologia, o informando Dio a questo punto; sta principalmente chiamando l'unico re divino che controlla il mondo, perché Ezechia ha bisogno che questo Dio Onnipotente usi il suo potere in un modo molto pratico per rettificare ciò che Sennacherib ha falsamente affermato”.

Ciò che Sennacherib aveva affermato è che nessuna nazione con i loro dèi è scampato dalla sua distruzione!
  
Dio è degno di fiducia e nessuna altra entità può essere oggetto ultimo di fiducia. 

Il Signore è l’unico Dio di tutti i regni della terra, Colui che ha fatto il cielo e la terra, ecco perché dobbiamo confidare in Lui! 

Il Signore ha ogni autorità sulla terra e nei cieli!
Nessun altro dio esiste per opporsi a Lui!

Contrariamente a ogni logica e calcolo militare, la fiducia è meravigliosamente confermata e premiata, perché l’angelo del Signore difese e salvò i Giudei dal re Assiro Sennacherib (2 Re 19:35; Isaia 37:36) in risposta alla preghiera fiduciosa del re Ezechia che confidò nel Signore, Dio d’Israele.
L’intermediario del re Assiro Sennacherib, Rabsachè, mandato a Gerusalemme, cercò di scoraggiare i Giudei, di non avere fiducia in Dio quando si riferì agli altri "dèi" che non sono stati in grado di salvare i loro adoratori dall'esercito Assiro e così lo sarebbe stato il Signore (2 Re 19:11-13; Isaia 36:14-20).

Ma capirono, poi con la loro sconfitta, che il Signore, non è uno dei tanti; è l'unico Dio e quindi l'uomo può riporre in Lui la sua fiducia (2 Re 19:10,15,19,35; Isaia 37:7,15,36).

Come in questa occasione, nel momento del bisogno, qualunque esso sia, non c'è modo per l'uomo di sopravvivere se non quello di rifugiarsi nel Signore, di confidare in Lui. 

Davide (anche Ezechia), c’invita a confidare in Dio in questo versetto, ma anche altrove la Bibbia c’incoraggia a farlo (cfr. per esempio Salmo 37:3; 115:9-10), a confidare nella bontà del Signore (Salmo 13:5; 52:8)perché è degno di fiducia e non delude mai chi confida in Lui, chi confida in Dio è beato e circondato dalla Sua grazia, starà al sicuro (cfr. per esempio Salmo 21:7; 28:7; 31:1-8; Salmo 32:10; 84:12; 91:1-16; Proverbi 16:20; 28:25; 29:25; Geremia 17:5-7).

In terzo luogo:
C) La fiducia in Dio è importante per Lui 
Ebrei 11:6 dice: “Ora senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano”.

La fiducia è un tema centrale nell’Antico Testamento, come anche nel Nuovo.

Lo studioso di Antico Testamento Willem VanGemeren scrive: “La fiducia è un concetto di importanza teologica centrale nell'Antico Testamento. Esprime ciò che è, o almeno dovrebbe essere, centrale nel rapporto delle persone con Dio. La più grande concentrazione dei suoi avvenimenti viene nei Salmi, che celebrano ed esplorano il rapporto tra Dio e il suo popolo, e c'è anche un numero significativo di usi in quel libro profetico il cui contenuto è più vicino ai Salmi, cioè Isaia”.

Per esempio in Isaia 26:3-4 è scritto: “A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida. Confidate per sempre nel SIGNORE, perché il SIGNORE, sì il SIGNORE, è la roccia dei secoli”.

Dio dona la sua pace a colui che è fermo nei suoi sentimenti.
 
“Fermo” (sā·mǎḵ- participio passivo) significa appoggiato su qualcosa, e quindi mantenuto, o reso incapace/risoluto a non deviare. 

“Nei suoi sentimenti” (yēṣer) indica la mentalità, il nostro modo di vedere la vita (cfr. Genesi 6:5; Deuteronomio 31:21), in questo caso si riferisce a una fiducia stabile in Dio.

Il segreto della pace interiore è la fede nel Signore!
“Confidate per sempre nel SIGNORE, perché il SIGNORE, sì il SIGNORE, è la roccia dei secoli”.
“Signore, Signore” (Yāh, Yahweh) richiama l'attenzione sulla fedeltà del suo nome e carattere.

Mentre “roccia dei secoli” (ṣûr ʿôlāmîm) descrive uno sperone roccioso su cui una persona molestata poteva salire e trovare riparo. 

“Roccia dei secoli” è protezione, sicurezza e permanenza. 

Dio è una roccia dove possiamo trovare rifugio e salvezza sicura, una roccia duratura che non cambia con il tempo (Isaia 12:2; 17:10), possiamo fidarci, il Signore è fedele. 

La fede non deve essere l’esplosione emotiva di un momento come un fuoco di paglia, ma un atteggiamento continuo, quotidiano, anche nei momenti difficili. 

Infatti sia Isaia e Davide ci fanno capire che dobbiamo confidare in Dio, nel Signore sempre.
Davide ci esorta dicendo: “In ogni tempo”, cioè sempre, quindi quando le cose vanno bene, ma soprattutto quando vanno male, e Davide lo sottolinea per chiunque è tentato a non fidarsi per un qualche motivo nei momenti difficili, anzi questi momenti è più importante farlo!

In questo versetto vediamo un altro imperativo:
II APRI IL TUO CUORE 
“Apri il tuo cuore in sua presenza”.

“Apri” (šipkû – qal imperativo attivo) indica “versare”, per esempio la parola altrove, nell’Antico Testamento, si riferisce al versamento di qualcosa di liquido sul terreno come l’acqua (Esodo 4:9; Deuteronomio 12:16; 1 Samuele 7:6); o il sangue su un altare (Esodo 29:12; Levitico 4:7; Deuteronomio 12:27). 

“Il cuore” (lēbāb), è l'essere interiore, la fonte della vita della persona (cfr. Proverbi 4:23) la sede dei sentimenti, dei pensieri e della volontà di una persona.
Nella preghiera deve essere coinvolto tutto il nostro essere!

La stessa espressione la troviamo in 1 Samuele 1:15, dove Anna piena di amarezza pregava in silenzio aprendo il cuore davanti al Signore (cfr. Lamentazioni 2:19).

Anna non andò dal Signore con una formula per manipolare Dio, o con un'offerta per corromperlo, ma svuotò il suo cuore davanti a Dio, la preghiera non erano solo parole!

Matthew Henry a riguardo scrive: "La preghiera veniva dal suo cuore, come le lacrime dai suoi occhi".

È vero che le nostre parole non rendono le nostre preghiere migliori, o più efficaci (cfr. Matteo 6:7), davanti a Dio, ma è anche vero che Dio vuole che apriamo il nostro cuore a Lui sinceramente (cfr. per esempio Matteo 5:8), dicendogli quello che c’è!

Così in questo senso, “apri il tuo cuore in sua presenza” indica versare, portare, esprimere a Dio in preghiera ciò che abbiamo nel profondo del nostro cuore: richieste, passioni, desideri, speranze, paure, ansie, preoccupazioni, frustrazioni, dolori, delusioni, amarezze, rabbia, dubbi apertamente e onestamente a Dio. 

“Apri il tuo cuore in sua presenza” significa esprimere il tuo vero sé e vulnerabilità davanti a Dio! 

La preghiera, allora è mettersi a nudo davanti a Dio senza vergognarsi perché ci accoglie nella Sua grazia, immutabile e fedeltà!

William Plumer diceva: "Gli diciamo tutto ciò che è nei nostri cuori, che si tratti dei nostri fardelli, dei nostri dolori, della nostra vergogna e penitenza, o della nostra gioia e letizia".

Dobbiamo renderci conto che Dio ci permette di portargli in preghiera tutto ciò che abbiamo nel cuore con la consapevolezza che può gestire tutto quello che pesa nel cuore, che non lo renderà nervoso, o malato, scandalizzato, se gli scarichiamo le nostre angosce, o preoccupazioni, o problemi, e così via! 
 
Donald Williams dice:”Nella mia vita trovo che solo davanti a Dio posso esprimere tutto ciò che sono. Ci sono momenti in cui il mio cuore è stato riversato davanti a Lui come l'acqua che sgorga da una diga rotta. In un periodo di crisi della mia vita relativa alle persone a me vicine, stavo vivendo un dolore emotivo estremo. Ricordo di essere salito in macchina e di aver guidato verso nord per un paio d'ore, riversandomi continuamente al Signore. Ero così "perso" nella mia preghiera che a malapena mi accorsi dell'autostrada. La presenza di Dio è venuta su di me in modo tale che ero quasi trafitto davanti a Lui. C'è stata una profonda pulizia del mio essere interiore e, di conseguenza, la guarigione ha cominciato ad arrivare. Mentre sperimentavo l'amore di Dio, potevo permettermi di entrare in intimità con Lui”.

Dunque Davide non solo c’incoraggia a confidare in Dio, che i nostri cuori riposino su Dio, ma anche che lo apriamo davanti a Lui, nel senso di svuotare, di versare in Sua presenza ciò che abbiamo nel cuore, in questo contesto ciò che ci turba!

III LA MOTIVAZIONE
“Dio è il nostro rifugio. [Pausa]”.

Consideriamo prima di tutto:
A) Il significato del nome “Dio”
“Dio” (ʾElōhiym) è l'essere soprannaturale che ha creato l’universo e lo governa; nella Bibbia è al centro dell’adorazione del Suo popolo.

La parola “Dio” in ebraico “ʾElōhiym” indica “forte”, “una divinità di grande forza, o potenza”, “l'Uno forte”, il “potente Capo”, o che “Dio è forte e potente”, “la divinità suprema”, “l’essenza trascendente”.

“ʾElōhiym” si riferisce a un'energia assoluta e illimitata. 

Il Dio forte e potente, la divinità suprema, l’Onnipotente, è il nostro rifugio!

Quindi il motivo per cui dobbiamo aprire i nostri cuori a Dio, è perché è l’Onnipotente (cfr. per esempio Genesi 17:1; Apocalisse 19:6).

Per esempio Apocalisse 19:6 dice: “Poi udii come la voce di una gran folla e come il fragore di grandi acque e come il rombo di forti tuoni, che diceva: ‘Alleluia! Perché il Signore, nostro Dio, l'Onnipotente, ha stabilito il suo regno’”.

L'attributo dell'onnipotenza si riferisce al potere incondizionato di Dio di fare ciò che vuole secondo la Sua natura.

“ʾElōhiym” indica che solo il Dio che si è rivelato nella Bibbia, è il Creatore (Genesi 1:1; Salmo 65:6; Geremia 27:5; 32:17), e il Signore assoluto accanto a cui non esiste nessun altro, nessun’altra volontà!

Dio può fare qualsiasi cosa senza sforzo; la Sua potenza la possiamo vedere nella creazione, Dio ha creato ogni cosa dal nulla con la Sua semplice parola (Salmo 33:9), cioè senza alcuno aiuto esterno, o condizione non divina, compresa la materia preesistente (cfr. per esempio Genesi 1:1; 121:2; 124:8; 146:6; Isaia 44:24; 45:12; Atti 14:15; Apocalisse 4:11).

Non c’era niente e nessuno affianco a Dio! (Genesi 1:1-3; Giobbe 38-40; Isaia 43:24).
Non solo Dio ha creato dal nulla, ma ciò che ha creato lo sostiene (Ebrei 1:3),

Quindi l’Onnipotenza di Dio ci parla che ha un potere e un’autorità illimitata!

Pertanto Dio ha la capacità e l’autorità di far esistere, o far accadere qualunque cosa voglia!

Niente difficile per Dio!

Come far nascere da una donna anziana e sterile un figlio come è accaduto a Sara, la moglie di Abraamo (Genesi 18:4).

Giobbe disse: “Io riconosco che tu puoi tutto e che nulla può impedirti di eseguire un tuo disegno” (Giobbe 42:2).

Geremia 32:17,27 dice: “Ah, Signore, DIO! Ecco, tu hai fatto il cielo e la terra con la tua gran potenza e con il tuo braccio steso; non c'è nulla di troppo difficile per te… Ecco, io sono il SIGNORE, Dio di ogni carne; c'è forse qualcosa di troppo difficile per me?”

Gesù in Matteo 19:26 dice: “A Dio ogni cosa è possibile”

Dio fa tutto ciò che gli piace (Salmo 135:6).

Essendo l’unico Dio, i Suoi piani non possono essere ostacolati (cfr. per esempio Salmo 33:10-11; Isaia 14:27; 46:9-10; Daniele 4:35).

Non c'è nessuna potenza creata che possa competere con Dio; la sua potenza è al di sopra di tutto.

Che cosa possano essere i nostri problemi davanti a Lui!

Maurice Roberts diceva: “Se Dio è Dio, allora non esistono problemi insolubili. E se Dio è il mio Dio, allora nessun mio problema è senza la sua soluzione appropriata”.

Pertanto è impossibile disperare se ricordiamo e crediamo che il nostro Soccorritore, Sostenitore, Fortificatore è onnipotente! (cfr. Isaia 41:10). 
  
Consideriamo ora:
B) Il significato della parola “rifugio”
Charles Schultz, creatore del fumetto "Peanuts", ritrae uno dei suoi personaggi, Linus, tenacemente aggrappato alla sua coperta di sicurezza. Ovunque vada, o qualunque cosa faccia, Linus deve avere la sua coperta; si sente insicuro senza di essa. 
Questo ci può sembrare divertente, ma in realtà tutti noi abbiamo le nostre coperte di sicurezza di un tipo, o dell'altro. 
Ma vogliamo paragonare le nostre sicurezze umane con la Sicurezza di Dio?

“Rifugio” (maḥseh) è una fortezza difensiva concreta, edificata per fronteggiare gli attacchi, un posto inaccessibile (Salmo 104:18) all’assalto del nemico, un posto di sicurezza e protezione per il popolo di Dio!! 

Si riferisce allora a una struttura forte e sicura che fornisce un riparo dal pericolo (Isaia 4:6; Giobbe 24:8). 

Si riferisce a una fortezza, a un posto sicuro dove trovare tranquillità e protezione dai nemici che cercano di danneggiare, distruggere e anche uccidere (Salmo 14:6; 61:3; 62:8; 71:7; 91:2,9).

“Rifugio” allora è un aspetto difensivo, è notate bene: Dio stesso è il nostro rifugio!

Dio è il posto sicuro, per eccellenza, dove andare a rifugiarsi sempre! 
Dio non viene a mancare mai! È eterno!

In Deuteronomio 33:27 leggiamo: “Il Dio eterno è il tuo rifugio;
e sotto di te stanno le braccia eterne”.

In questo versetto si riferisce a Dio come Guerriero e le braccia si riferisce alla liberazione, forza, sostegno e alla sicurezza di Dio!

John Wesley diceva: “Avere le braccia eterne sotto di noi significa che abbiamo l'onnipotente potere di Dio, che protegge e conforta tutti coloro che confidano in lui nelle loro più grandi difficoltà e angosce".

Chi sono i tuoi nemici?
I nemici non necessariamente sono fisici, i nemici non sono solo le persone, ma è anche una malattia, una tentazione, il diavolo, le preoccupazioni, le paure e così via!
Rifugiati in Dio l’Onnipotente e troverai un posto più che sicuro!

Nel Salmo 46:1-3 leggiamo: “Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà. Perciò non temiamo se la terra è sconvolta, se i monti si smuovono in mezzo al mare, se le sue acque rumoreggiano, schiumano e si gonfiano, facendo tremare i monti. [Pausa]”.

Nel 1947, i missionari Dick e Margaret Hillis si stabilirono con i loro quattro figli presso il fiume Mule, nella provincia cinese di Honan. Nelle vicinanze, una chiesa missionaria si riempiva di quasi mille cinesi ogni domenica. Sarebbe stato un periodo felice senza l'imminente guerra tra Chiang kai-Shek e le forze di Mao Tse-tung.
Un giorno, il capitano nazionalista Hwang disse urgentemente al signor Hillis: “I comunisti stanno marciando sul mercato del fiume Mule. Faresti meglio a prendere la tua famiglia e fuggire". Ma era troppo tardi. I rossi avevano fatto saltare in aria tutti i ponti ferroviari. Quella sera gli Hillis udirono i primi spari e presto la battaglia infuriò intorno a loro. Non dormivano perché passavano la notte in preghiera. La città presto cadde e le strade si riempirono di truppe comuniste.
Poi è sorto un nuovo pericolo. Il capitano Hwang, fuori dalle mura della città, stava sparando contro i ribelli. Il bombardamento ha raggiunto un crescendo una notte quando ogni proiettile è caduto vicino alla casa degli Hillis. La casa accanto è esplosa, uccidendo tutti quelli che erano dentro, e sembrava che la casa degli Hillis sarebbe stata la prossima. La famiglia si rannicchiò in un angolo quando un’altra granata esplose, mandando terra, vetro e mattoni attraverso le finestre e i muri. La casa tremò. I bambini urlarono, momentaneamente assordati. La famiglia si preparava a morire. Ma il bombardamento si interruppe bruscamente e gli Hillis uscirono fuori cautamente dal loro angolo. La stanza era piena di detriti, ma nessuno era rimasto ferito.
A poco a poco, mentre infilava ogni bambino nel letto, Dick si inginocchiò accanto a Margaret Anne e notò un pezzetto di carta sporco infilato sotto il suo cuscino. Su di esso erano stampate a grandi lettere infantili queste parole: "Dio è il nostro rifugio e la nostra forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà".

Durante le notti cinesi del terrore, la piccola Margaret Anne si era riposata su questo meraviglioso versetto che ci parla che Dio è un rifugio, una forza sempre pronto nelle difficoltà!

La “pausa” (selah) indica una pausa nella musica, ma può anche significare il riflettere su quello che è stato appena detto.

Allora riflettiamo su quello che abbiamo detto!
Rifletti sui tuoi grandi problemi e su chi è Dio! Allora diventeranno più piccoli!

Dio è più grande delle minacce più gravi alla tua vita.
Porta tutto quello che hai dentro il tuo cuore a Dio! Svuotalo e la pace di Dio custodirà i tuoi pensieri! 
(cfr. Filippesi 4:4-6).

CONCLUSIONE
Dio è il nostro rifugio! Pertanto confida in Lui, apri il tuo cuore!

Possiamo pregare così: “Dio Onnipotente, le nostre anime trovano rifugio e riposo solo in Te! 
Tu sei la fonte della nostra salvezza e il segreto della nostra forza. 
Sei la nostra roccia, la nostra fortezza, il nostro luogo di sicurezza e tranquillità in un mondo che cambia. 
Signore, affrontiamo molti nemici ogni giorno; alcuni sono umani che ci prendono in giro; altri sono spirituali, le tentazioni ci assalgono, così le preoccupazioni e le paure.
Ci sono circostanze della vita che ci fanno tremare e, senza di Te possiamo vacillare e cadere.
Le nostre anime trovano sicurezza e pace in Te solo, e poiché Tu sei il nostro rifugio, non saremo scossi. 
Insegnaci a confidare in Te in ogni momento, a riversare a Te il nostro cuore, a confidare in Te piuttosto che in qualsiasi altra cosa, o persona. 
Mantienici fedeli in tutte le stagioni della vita e confidando in Te per quelle ricompense eterne che ci hai promesso. Preghiamo nel nome di Gesù. Amen”.

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