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"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Natura di Dio: Gli attributi incomunicabili

 Natura di Dio: Gli attributi incomunicabili
Nel precedente studio abbiamo visto l’introduzione agli attributi di Dio.
Abbiamo visto il significato e le possibili classificazioni. Tra queste classificazioni, in questo studio, userò quella di: incomunicabili e comunicabili.
Con questo studio vedremo gli attributi incomunicabili di Dio.
Gli attributi incomunicabili non hanno nessuna analogia con l’uomo e nemmeno gli sono trasmesse, appartengono solo a Dio, cioè sono quegli attributi che Dio non condivide ad altri.
Così con Susanne Calhoun possiamo affermare: “Gli attributi incomunicabili di Dio sono quegli attributi divini che non possono essere comunicati (cioè condivisi) dall'umanità; sono unici per la natura e il carattere di Dio”.
Riguardo la natura degli attributi incomunicabili di Dio troviamo: auto-esistente, auto-sufficiente, eterno, infinito, immutabile, onnipotente, onnipresente, onnisciente.
Rispondi a ogni domanda leggendo e trovando le risposte nei versetti.
1. Dio è auto-esistente
Molte persone si chiedono: "Chi ha creato Dio?" La risposta più chiara è che Dio non ha mai avuto bisogno di essere creato, perché è sempre esistito!
Come diceva il teologo Tommaso d’Aquino: “Egli è la causa prima; lui stesso senza causa”.
Infatti, Dio è il fondamento e la prima causa di tutte le cose, ed è solo attraverso di Lui che tutte le cose esistono (cfr. per esempio Romani 11:36; Apocalisse 4:11) e dipendono da Lui per la loro esistenza (cfr. per esempio Atti 17:25,28; Colossesi 1:16-17). 
Ma Dio non ha causa, non dipende da nessun altro ed è quello che è sempre stato dall'eternità (cfr. per esempio Salmo 90:2; Isaia 40:28).
Shedd scriveva: “Dio è l'essere non causato e sotto questo aspetto differisce da tutti gli altri esseri”. 
“Auto-esistente” significa che Dio ha vita in se stesso, che non è stato causato, o creato da nessuno. Dio non ha causa, non dipende da nessun altro e fin dall'eternità Egli fu, o era esattamente ciò che è al presente.
Millard J. Erickson scrive: “La vita di Dio è diversa da quella di ogni altro essere vivente. Mentre tutti gli altri esseri hanno la loro vita in Dio, egli non trae la sua vita da alcuna fonte esterna. Non è mai raffigurato come se fosse stato creato”.
In un modo misterioso, Dio è auto-esistente, non è stato creato, non è stato causato, non ha avuto origine. Dio non ha ricevuto la sua essenza da nessun altro!
E.H. Bancroft riguardo l’auo-esistenza di Dio scrive: “L’espressione di ‘auto-esistenza di Dio sta a significare che per quanto riguarda la continuità e la perpetuità del Suo essere, Dio non dipende da nessun all’infuori che da se stesso”.
Dio è “l’IO SONO” (Esodo 3:14), questo implica che la Sua esistenza e carattere, sono determinati solo da Lui stesso e non dipendono da nessuno, o da qualsiasi altra cosa.
Ciò significa che l'essere di Dio è sempre stato e sarà sempre esattamente quello che è! 
A riguardo il teologo James I. Packer: “In Esodo 3, possiamo leggere in quale modo Dio annunciò il proprio nome a Mosè: ‘Io sono colui che sono?’ (v.14) - un’espressione, questa di cui ‘Yahweh’ (Il Signore) è in realtà, un’abbreviazione (v.15). Questo ‘nome’ non è una descrizione di Dio, ma è semplicemente una dichiarazione della sua esistenza autonoma e della Sua eterna immutabilità; serve agli uomini per ricordare che Dio ha vita in se stesso, e che quello che Egli è ora, sarà in eterno”. 
Isaia 44:6 sottolinea l’eterna trascendente grandezza e unicità del Signore come Dio; non c'è niente e nessuno con cui confrontarlo; Dio non ha paragoni, e come il Signore degli eserciti ha il potere di realizzare ciò che vuole. 
Ma con “Io sono il primo e sono l'ultimo” indica anche Dio esisteva prima di tutte le cose ed esisterà per sempre, quindi ci parla di eternità, auto-esistenza, ma anche della sovranità di Dio sulla storia.
Che cosa ha detto Gesù che il Padre ha in Sé Stesso che ha concesso al Figlio? Giovanni 5:26

A quale degli altri attributi, è legato in modo particolare l’auto-esistenza di Dio? Salmo 90:2; Geremia 10:10

2. Dio è auto-sufficiente 
Ancora Millard J. Erickson afferma: “Proprio come esisteva prima che qualsiasi altra cosa venisse in essere, così può anche continuare a esistere indipendentemente da tutto il resto…A volte sentiamo espressioni di quella che potrebbe essere definita la sindrome del ‘povero Dio’: se Dio non cambia i suoi modi e non ci tratta in modo diverso, ci perderà, con sua grande privazione. Ma Dio non ha bisogno di noi. Non è fortunato ad averci; siamo noi i fortunati e i favoriti”.
Dio non ha bisogno di niente, perché in Lui non c’è nessuna deficienza, è perfetto (Matteo 5:48; Deuteronomio 32:4; 2 Samuele 22:31; Salmo 18:30; Salmo 19:7; Giobbe 36:4; Romani 12:2).
Dio non ha bisogno di niente, perché tutto nel creato è Suo! 
Dio non dipende e non può dipendere da qualsiasi altro essere, o creazione per esistere, o per qualsiasi altra ragione, dal momento che tutte le cose hanno il loro inizio e la fine in Lui, e dal momento che tutto appartiene a Lui (Genesi 14:19,22; Giobbe 41:13; Salmo 24:1; 50:10-12).
Ciò che possiamo offrire a Lui, è già Suo! (cfr. per esempio Giobbe 41:11; 1 Cronache 29:14; Romani 11:35-36).
Noi non abbiamo dato niente prima a Dio, ma abbiamo ricevuto prima da Lui, pertanto non ha bisogno di noi!
Wayne Grudem scrive: “Nessuno ha mai offerto a Dio qualcosa che non provenisse prima da Dio che ha creato tutte le cose”.
Dio non ha bisogno di niente dalla creazione!
Ancora Wayne Grudem osserva: “La differenza tra la creatura e il Creatore è una differenza immensamente vasta, poiché Dio esiste in un ordine dell'essere fondamentalmente diverso. Non è solo che noi esistiamo e Dio è sempre esistito; è anche che Dio esiste necessariamente in un modo infinitamente migliore, più forte, più eccellente. La differenza tra l'essere di Dio e il nostro è più della differenza tra il sole e una candela, più della differenza tra l'oceano e una goccia di pioggia, più della differenza tra la calotta glaciale artica e un fiocco di neve, più della differenza tra l'universo e la stanza in cui siamo seduti: l'essere di Dio è qualitativamente diverso. Nessuna limitazione, o imperfezione nella creazione dovrebbe essere proiettata sul nostro pensiero di Dio. Egli è il Creatore; tutto il resto è creaturale. Tutto il resto può svanire in un istante; esiste necessariamente per sempre”.
Ogni essere vivente dipende da cose, o persone, ma Dio è totalmente indipendente dalla Sua creazione! 
Dio esiste in modo diverso dalle sue creature. Noi esistiamo in modo dipendente, derivato, finito, fragile, mentre il nostro Creatore esiste in modo eterno, autosufficiente. Dio non può venire meno, così come noi non abbiamo in noi stessi la capacità di vivere per sempre.
“Dio non ha bisogno di nulla, ma tutte le cose hanno bisogno di Dio” (Marcianus Aristides).
Noi dipendiamo da Dio, ma Dio non dipende da nessuno!!
Cosa rivela l'inizio di questo salmo sul carattere di Dio? (Salmo 24:1-2)

Cosa dice Davide riguardo la sua lode a Dio per le offerte volontarie sue e del suo popolo per la costruzione del tempio a Dio? 1 Cronache 29:14

Cosa dice Paolo riguardo Dio ai suoi ascoltatori? Atti 17:24-25.

3. Dio è Eterno 
Dio esiste da sempre! (cfr. per esempio Genesi 21:33; Geremia 10:10; Isaia 40:28; Romani 16:26; Apocalisse 1:8; 4:8)
Wayne Grudem dà la seguente definizione: “Dio nel suo essere non ha inizio, fine, o successione temporale e vede tutto il tempo in maniera egualmente nitida; tuttavia, Dio vede gli eventi nel loro svolgersi nel tempo e agisce nel tempo”.
Dio è eterno significa che non c’è mai stato un momento in cui Dio non sia mai esistito. 
Egli fu, è, e sarà sempre ciò che è. 
Dio non ha avuto un inizio e non avrà mai una fine! Non subisce la crescita, lo sviluppo o la maturazione.
Dio non ha mai avuto, o avrà alcuna interruzione, o limitazione causata dalla successione di eventi, o di momenti. 
Da sempre Dio è esistito senza essere condizionato dal tempo, è libero da ogni successione di tempo, esiste all’infinito! Dio non è soggetto al tempo, trascende il tempo! Dio si eleva al di sopra tutti i limiti, o i vincoli temporali!
Dio non ha passato, presente e futuro; ha semplicemente un eterno presente!
Tim Shenton a proposito scrive: “Dio è esaltato al di sopra del tempo e dei suoi limiti. Egli esiste al di fuori dei confini del tempo e, sebbene ne sia l'autore, non è condizionato, confinato, o misurato da esso (Salmo 90:2,4; 2 Pietro 3:8). Per lui non c'è passato né futuro, non è mai esistito un momento prima di lui né mai ci sarà dopo, poiché egli vive un eterno presente. Il tempo è un eterno ‘adesso’ e Dio è l'eterno ‘IO SONO’ (Esodo 3:14; cfr. Apocalisse 1:4,8). Tutte le cose sono ugualmente e costantemente presenti sotto i suoi occhi. In altre parole, Dio possiede l'interezza della sua infinita esistenza in un presente invisibile”.
Quando si parla di noi stessi che siamo nel tempo, in parte intendiamo che per noi il tempo è un limite. 
Si tratta di una sorta di “scatola” da cui non possiamo uscirne; limita la nostra conoscenza e le nostre scelte. 
Ma Dio non è nel tempo, non è dentro “una scatola”, anche se agisce nel tempo! 
Herman Bavinck scriveva: “La Scrittura non parla da nessuna parte dell'inizio, o della fine dell'esistenza di Dio. Sebbene sia spesso raffigurato in modo molto vivido mentre entra nel tempo, lo trascende comunque. Egli è il primo e l'ultimo (Isaia 41:4; Apocalisse 1:8), che esisteva prima che il mondo fosse (Genesi 1:1; Giovanni 1:1; 17:5, 24) e che continua nonostante tutto cambiamento (Salmo 102:27–28)… Il numero dei suoi anni è imperscrutabile (Giobbe 36:26). Mille anni ai suoi occhi sono brevi come lo è ieri per la nostra mente (Salmo 90:4; 2 Pietro 3:8)”. 
Cosa dicono questi versetti riguardo in relazione che Dio è eterno? 
(a) Deuteronomio 33:27

(b) Salmo 93:2

(c) Isaia 57:15

4. Dio è infinito 
Tim Shenton scrive: “Affermare che Dio è infinito vuol dire che Egli, nel suo essere e nelle sue perfezioni, è completamente libero da ogni limitazione, condizione, o difetto. Non è limitato dallo spazio, o dal tempo, né ha dei confini dentro, o fuori l'universo conosciuto. I cieli, nemmeno la parte più alta del cielo, non sono in grado di contenerlo (1 Re 8:27)”.
Che Dio è infinito significa senza limiti o restrizioni, che non si può misurare! 
Millard J. Erickson riguardo questo attributo di Dio scrive: “Sotto questo aspetto, Dio è diverso da qualsiasi cosa sperimentiamo. Persino quelle cose che il senso comune una volta ci dicevano che sono infinite, o illimitate, sono ora viste avere dei limiti. L'energia in un tempo precedente sembrava inesauribile. Negli ultimi anni ci siamo resi conto che i tipi di energia con cui siamo particolarmente familiari hanno limiti piuttosto netti e ci stiamo avvicinando a questi limiti molto più rapidamente di quanto immaginassimo. Quindi anche l'oceano una volta sembrava essere una fonte infinita di cibo e un luogo di scarico così vasto da non poter essere contaminato. Tuttavia stiamo diventando consapevoli che le sue risorse e la sua capacità di assorbire l'inquinamento sono entrambe limitate. L'infinito di Dio, tuttavia, parla di un essere illimitato”.
Dio è colui che è al di là della misura e del limite (Giobbe 11:7–10; Salmo 145:3; Isaia 40:12-13); nemmeno i cieli possono contenerlo (1 Re 8:27; 2 Cronache 2:6). Egli è eterno (Salmo 90:1-2; 102:25-28; Efesini 3:21).
Dio è colui che è presente in ogni parte della realtà creata (Salmo 139:7-10; Geremia 23:23-24; Atti 17:27-28) ma non è contenuto nella creazione (1 Re 8:27; Isaia 66:1). Grazie al fatto che Dio è spirito (Giovanni 4:24), quindi infinito, lungi dal credere che sia lontano dalla Sua creazione, grazie a questa Suo attributo, Dio è presente in ogni tempo e in ogni spazio pur restando da esso distinto. 
Dio è presente accanto alla sua creazione, la sostiene e la guida, pur rimanendo trascendente (cfr. per esempio Isaia 57:15), non vincolato dai limiti dell'esistenza creaturale.
Che Dio è infinito è stato descritto sotto tre aspetti distinti, ma correlati. 
In primo luogo, l’essenza di Dio, è assolutamente perfetta e qualitativamente infinita, considerata in relazione a se stessa, è chiamata perfezione assoluta di Dio (cfr. per esempio Matteo 5:48). 
In questo senso l’essere infinito di Dio afferma la pienezza e la completezza del Suo essere: non solo Dio è quello che ha, ma tutto quello che ha, lo ha infinitamente. 
In secondo luogo, che Dio è infinito è collegato al tempo, e per quanto lo riguarda è eterno (cfr. per esempio Geremia 10:10), quindi non è vincolato dal limite creaturale del tempo, ma lo trascende. 
In terzo luogo che Dio è infinito, è collegato allo spazio, quindi è immenso.
Dio non è vincolato dal limite creaturale dello spazio. Egli trascende lo spazio riempiendo contemporaneamente ogni parte dello spazio creato e sostenendolo con la Sua presenza (onnipresenza- cfr. per esempio Salmo 139:7-10).
In quarto luogo Dio è infinito è collegato alla Sua conoscenza, nel senso che illimitato nella Sua conoscenza (onniscienza -  cfr. per esempio 1 Giovanni 3:20).
In quinto luogo Dio è infinito è legato alle sue azioni (onnipotenza – Apocalisse 1:8). 
Così Dio è infinito indica quella perfezione di Dio per la quale è libero da tutte le limitazioni che riguardano l’essere, il tempo, lo spazio, la conoscenza e le azioni.
Cosa vediamo in questi versetti a riguardo?
Matteo 5:48 


1 Re 8:27-28; Salmo 143:5; Giovanni 4:24




Salmo 90:1-2 




Salmo 147:5


Salmo 33:10-11; 115:3 



Isaia 40:12-17


5. Dio è Immutabile 
“Nel riflettere su tutte le meravigliose perfezioni di Dio, è rassicurante sapere che le nostre vite sono affidate a un tale Dio. Tuttavia, saremmo molto turbati se il nostro magnifico re dovrebbe perdere, o modificare alcune di quelle perfezioni. Ma i cristiani possono essere certi che questo non accadrà, perché oltre a tutte le altre sue perfezioni, il nostro Dio è immutabile” (Feinberg, J. S.).
Una definizione dell’immutabilità di Dio può essere questa: Dio è quello che è in tutto l’infinito e costante pienezza del Suo essere, è l’auto-esistente e indipendente; Egli non invecchierà, non crescerà, o diminuirà nel Suo essere da eternità in eternità. Dio non cambia nella Sua vita, nel Suo carattere, nella verità, nei progetti, ma agisce e prova emozioni in modo diverso in risposta a situazioni diverse.
Dio non cambia nel Suo carattere eterno e nei Suoi decreti. Non può crescere, invecchiare, migliorare o subire deterioramenti. Egli è lo stesso in eterno e non potrà mai cessare di essere Dio. 
I decreti di Dio sono come montagne irremovibili, fondate su una saggezza infallibile, e sorrette da un potere illimitato. I suoi propositi sono eterni e immutabili, le sue promesse non vengono mai meno e i suoi piani vengono eseguiti senza subire modifiche.
Il cambiamento è prevedibile solo in soggetti esistenti nel tempo come noi esseri umani che moriamo (Giacomo 4:14; Salmo 90:7-10). 
Che cosa non cambia Dio? 
Salmo 102:23-27

Malachia 3:6; Giacomo 1:16-17

Isaia 40:6-8

Numeri 23:19; Ebrei 6:17

Salmo 33:11; Isaia 46:9-11

6. Dio è onnipotente (Apocalisse 1:8; 4:8)
A Dio appartiene la potenza (Salmo 62:11). Egli fa tutto ciò che gli piace (Salmo 115:3; 135:6; Isaia 14:24-27).
Come Dio Creatore, che ha creato ogni cosa dal nulla, con il potere della Sua parola (Genesi 1; Salmo 33:6,9), Dio è onnipotente! (cfr. per esempio Geremia 32:17).
Dio è unico nella Sua potenza, nessuno è pari a Lui nel fare opere potenti (Deuteronomio 3:24; Geremia 10:6).
Con la Sua onnipotenza Dio preserva la creazione dalla distruzione! (Ebrei 1:3; Colossesi 1:17; cfr. Neemia 9:6; Giovanni 5:17; Atti 17:28).
I Suoi piani non saranno frustrati (cfr. per esempio Salmo 33:10-11; Isaia 14:24-27; 46:9-10)
Com’è infinita è la Sua onnipresenza, così la Sua potenza non ha limiti, è illimitata!
Per Dio niente è impossibile! (Genesi 18:14; Giobbe 42:2; Matteo 19:26; Luca 1:37). 
Egli può fare a piacimento qualsiasi cosa che sia coerente con il Suo carattere (2 Timoteo 2:13) e la Sua volontà (Efesini 1:11). 
Ambrogio diceva: “Cosa è impossibile a Dio? Non ciò che è difficile per il suo potere, ma ciò che è contrario alla sua natura”.
Dio ha il potere e l’autorità di fare qualsiasi cosa, ma agisce in modo coerente con Se Stesso; ha tutto il potere che è coerente con la Sua perfezione infinita. 
Dio possiede il potere incondizionato di fare ciò che vuole, la forza per mandare a effetto, senza sforzo e senza ritardi, il Suo eterno proposito nel modo esatto in cui Egli lo ha concepito. 
Dio possiede l'abilità di compiere le Sue promesse senza compromessi, l'autorità di fare tutto ciò che desidera nel momento quando lo desidera. 
Non c’è niente di troppo difficile per Dio! (Geremia 32:27)
Come si è presentato il Signore ad Abraamo? Genesi 17:1

Cosa disse il Signore ad Abraamo dopo che la moglie Sara dubitò che avrebbe avuto un figlio nella sua vecchiaia? Genesi 18:14

Cosa afferma Giobbe riguardo il Signore? Giobbe 42:2

Dio ha manifestato la Sua potenza in che modo? 
(a) Salmo 33:6,9; Romani 1:20; Apocalisse 4:11; Ebrei 1:3

(b) Esodo 13:9; Deuteronomio 9:29; Matteo 9:6,8; Marco 4:35–41

(c) Romani 4:17; Efesini 1:19-20

(d) Sofonia 3:17; Matteo 19:23-26; Romani 1:16; 1 Corinzi 1:18

(e) Isaia 40:29; Filippesi 4:13; Colossesi 1:11; 1 Pietro 1:5

(f) Isaia 13:6; 2 Tessalonicesi 1:9

7. Onnipresenza
Come Dio è illimitato rispetto al tempo, lo è anche rispetto allo spazio!
L’onnipresenza di Dio è collegata con il fatto che è spirito (Giovanni 4:24) e Dio infinito come abbiamo visto prima, quindi è immateriale e non vincolato dalla fisicità, Dio trascende tutte le limitazioni spaziali, è invece interamente presente in tutti i luoghi.
Dio non è solo presente in un luogo, o lo è solo una parte di Se Stesso, perché questo significherebbe pensare al suo essere in termini spaziali, come se fosse in qualche modo limitato dallo spazio; invece è presente con tutto il Suo essere in ogni parte dello spazio!
Wayne Grudem da questa definizione dell’onnipresenza di Dio: “L'onnipresenza di Dio può essere definita come segue: Dio non ha dimensioni o dimensioni spaziali ed è presente in ogni punto dello spazio con tutto il suo essere, tuttavia Dio agisce in modo diverso in luoghi diversi”.
Alla definizione di Grudem, possiamo aggiungere: “Presente ovunque contemporaneamente”.
Allora che Dio è onnipresente, significa che non è limitato né dallo spazio, né dal tempo; Egli è dappertutto in qualsiasi momento! Non c’è modo di sfuggirgli. 
Dio è in definitiva inevitabile perchè riempie il cielo e la terra! (1 Re 8:27; 2 Cronache 2:6; 6:18; Geremia 23:23-24).
La presenza di Dio non è circoscritta come quella che credevano i pagani con i loro idoli.
Susanne Calhoun dice: “La dichiarazione dell'onnipresenza di Dio nell'Antico Testamento (Salmo 139:7-10) sfidava direttamente i falsi dèi del Vicino Oriente antico, concepiti come dèi territoriali a capo di determinate regioni. Questi dèi e i loro poteri avevano confini chiari. Al contrario, Yahweh è stato esaltato come ‘l'unico vero Dio’ perché la sua presenza e il suo potere non hanno limiti (1 Re 20:28)”.
Il fatto che Dio è onnipresente, evidenzia che nessuna persona può eludere Dio, o esistere al di là della sua conoscenza, o portata (Salmo 139:7). 
James Cabot ha detto: “Non possiamo andare via da Dio, anche se possiamo ignorarlo”. Possiamo nasconderci da noi stessi, dagli altri, ma non possiamo nasconderci da Dio dovunque noi ci troviamo (cfr. per esempio 2 Cronache 16:9; Proverbi 15:3; Zaccaria 4:10). Dio è Onnipresente! (Salmo 139:7-12)
Gerald Bray scrive: “Per gli antichi israeliti non c'era modo di sfuggire a Dio. Giona lo scoprì nel modo più duro, quando cercò di sfuggire alla chiamata di Dio. Invece di andare a predicare al popolo di Ninive, andò nella direzione opposta, ma Dio lo incontrò lì e lo riportò dove voleva che fosse nella maniera più drammatica che si possa immaginare” (cfr. Giona 1-4).
Quali domande ha posto Dio a coloro che hanno sottovalutato il Suo potere? Geremia 23:23-24

In che modo questo passaggio descrive l'onnipresenza di Dio? Salmo 139:7-12

A chi è particolarmente vicino Dio? Esodo 33:15-16 Salmo 16:8; 145:18; Isaia 50:8; Matteo 28:20; 1 Corinzi 3:16

8. Onniscienza
L'onnipresenza di Dio prova ulteriormente la Sua onniscienza (Salmo 139:1–10; Proverbi 15:3; Geremia 23:23–25). 
Come l’onnipotenza e l’onnipresenza, la Sua conoscenza è illimitata! 
La Scrittura dichiara che la conoscenza di Dio è infinita (Salmo 147:4-7; Isaia 46:10), che nulla gli è nascosto (Salmo 147:5; Ebrei 4:13), e che anche dettagliata (Matteo 10:30); e quindi conosce ogni cosa (1 Giovanni 3:20), oggettivamente, la Sua è una conoscenza della verità, una conoscenza perfetta (Giobbe 37:16).
L’onniscienza è quella perfezione divina per la quale, in maniera completa e unica, Dio conosce Se Stesso e tutte le cose possibili mediante un atto semplice e senza fine. 
L'onniscienza di Dio è l'attributo con cui conosce tutte le cose passate, presenti e future. 
Fin dal principio Lui conosce la fine (Isaia 46:10). Dio ha una conoscenza illimitata!
“Dio è infinito nella conoscenza. Conosce se stesso e tutte le altre cose perfettamente da tutta l'eternità, siano esse reali, o semplicemente possibili, siano esse passate, presenti, o future. Conosce le cose immediatamente, simultaneamente, in modo esaustivo e vero” (Thiessen, H. C., & Doerksen, V. D.).
Così anche Wayne Grudem da questa definizione dell’onniscienza di Dio: “La conoscenza di Dio può essere definita come segue: Dio conosce pienamente se stesso e tutte le cose attuali e possibili in un atto semplice ed eterno”.
Ciò significa che la conoscenza di Dio non cambia e nemmeno cresce o può diminuire mai!
Dio sa sempre tutte le cose in una volta. 
Tutti i fatti e tutte le cose li conosce così come sono, e sono sempre pienamente presenti in Lui; non deve ragionare sulle conclusioni, o meditare attentamente prima di rispondere, poiché conosce la fine dall'inizio, e non impara mai e non dimentica mai nulla!
Sempre Wayne Grudem scrive: “Ogni frammento della conoscenza di Dio è sempre pienamente presente nella sua coscienza; non si affievolisce mai o svanisce nella sua memoria non cosciente”.
Così come è stato detto sopra, Dio conosce perfettamente se stesso. Nessun essere creato ha una conoscenza completa e perfetta di se stesso (cfr. per esempio Matteo 11:27; 1 Corinzi 2:11).
Dio conosce le cose realmente esistenti. 
Ciò include la creazione inanimata (Salmo 147:4), gli uomini, le loro azioni e tutte le loro opere (Salmo 33:13-15; 139:2-3; Proverbi 5:21; Geremia 23:24), i pensieri e i cuori degli uomini (1 Cronache 28:9; Proverbi 15:3; Ebrei 4:13). 
Nessuno si può nascondere davanti a Lui, tutte le cose sono nude e scoperte davanti i suoi occhi al quale dobbiamo rendere conto. 
Dio conosce tutte le cose possibili.
Ci sono alcuni casi nella Scrittura in cui Dio fornisce informazioni su eventi che potrebbero accadere, ma che in realtà non si verificano (cfr. per esempio 1 Samuele 23:11-13; Isaia 48:18; Matteo 11:21-23). 
Dio conosce il futuro. 
Dio conosce il futuro (Isaia 46:9-10; Daniele 2,7; Matteo 24,25; Atti 15:18).
Dio conosce tutte le cose mediante un'intuizione simultanea. Conosce tutti i giorni della nostra vita anche prima che nascessimo (Salmo 139:16). 
Quale conoscenza Davide riteneva troppo elevata per lui da comprendere? Salmo 139:6

Dove ha origine la conoscenza di Dio? Giobbe 21:22; Isaia 40:13-14; Romani 11:33-34; 1 Corinzi 2:16

Che cosa conosce anche Dio? 
(a) Deuteronomio 29:28

(b) Geremia 1:5; Romani 8:29; 11:2; 1 Pietro 1:2

(c) Giobbe 10:14; Salmo 69:5; Geremia 2:22; 16:17; Osea 7:2; 5:12

(d) Esodo 3:7; Matteo 6:8,32; Luca 12:29-30

Che cosa implica la conoscenza di Dio? 
(a) Matteo 7:23; Giovanni 10:14; 2 Timoteo 1:9,19

(b) 1 Samuele 2:3; Giobbe 34:22-23; Ecclesiaste 12:16; Romani 2:16; 1 Corinzi 4:5; Ebrei 4:13 

Applicazioni 
1. Quali sono le tue reazioni considerando queste qualità di Dio?



2. Queste qualità di Dio, in un certo senso ci sono un po' misteriose specialmente il fatto che Dio sia auto-esistente. Il teologo Herman Bavinck affermava: “Il mistero è la linfa vitale della teologia". Il mistero di Dio è in linea con molti passi della Bibbia (cfr. per esempio Giobbe 11:7; Romani 11:33-36), ora cosa suscita in te il mistero di Dio?


Bibliografia
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