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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Galati 4:4: La puntualità di Dio!

 Galati 4:4: La puntualità di Dio!
“Ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio”.

Immagina di ricevere un regalo prezioso, ma di fermarti solo alla carta lucida che lo avvolge, senza mai aprirlo. 

Questo è quello che facciamo spesso con il Natale, ci fermiamo all'involucro, agli aspetti esteriori, che sono i regali, le luminarie, i cenoni e i pranzi, senza mai scoprire, senza mai andare a vedere, o cercare di capire il vero significato del Natale che riguarda la Sua nascita, il fatto più importante per la storia dell’umanità.

Spurgeon disse: "Cristo è il grande fatto centrale della storia del mondo. A Lui tutto guarda in avanti o indietro. Tutte le linee della storia convergono su di Lui. Tutti i grandi propositi di Dio culminano in Lui. Il fatto più grande ed epocale che la storia del mondo registra è la sua nascita". 

Oggi non parleremo del Natale come una festa tradizionale, ma come un evento rivoluzionario che ha cambiato la storia e può cambiare la tua vita. 

Andremo oltre le consuete narrazioni natalizie per scoprire tre verità profonde che Dio vuole comunicarci attraverso la nascita di Gesù.

Cominciamo con la prima verità:
I IL NATALE CI PARLA CHE DIO È SEMPRE PUNTUALE 
“Ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio”.

L’azione di Dio non è mai in ritardo, ma puntuale secondo il Suo disegno più grande del nostro orizzonte limitato.

Qualcuno ha detto qualcosa del genere: “Dio non arriva sempre quando noi vogliamo, ma quando arriva è sempre puntuale”, nel senso che arriva al momento giusto!

Dio non interviene nella nostra vita secondo i nostri tempi, o desideri, ma secondo i Suoi piani, e quando arriva, arriva sempre al momento giusto e preciso!

Parlando dell’arrivo di Gesù sulla terra e del Suo sacrificio, sempre Spurgeon disse: “Egli arrivò all'ora che Dio aveva determinato. L'infinito Signore stabilisce la data di ogni evento; tutti i tempi sono nelle sue mani. Non ci sono fili sciolti nella provvidenza di Dio, nessun punto viene saltato, nessun evento è lasciato al caso. Il grande orologio dell'universo segna il tempo esatto e l'intero meccanismo della provvidenza si muove con infallibile puntualità. Era prevedibile che il più grande di tutti gli eventi dovesse essere cronometrato con la massima precisione e saggezza, e così è stato. Dio ha voluto il quando e il dove sarebbe stato, e questa volontà è per noi la ragione ultima”.

Dio ha un piano preciso e infallibile per l’universo e per la storia umana!

Ogni evento, grande o piccolo, è parte del piano di Dio (cfr. per esempio Matteo 10:29-30; Giovanni 5:17; Efesini 1:11).

L’incarnazione di Gesù, il Suo arrivo sulla terra, non è stato un evento casuale, ma è stato accuratamente pianificato da Dio.

La provvidenza di Dio come un grande orologio segna il tempo con infallibile puntualità.

Come un orologio, ogni ingranaggio della storia si muove in perfetta sincronia con la volontà di Dio! 

Nonostante possiamo cercare di comprendere le cause e gli effetti degli eventi storici, la spiegazione definitiva e suprema risiede nella volontà sovrana di Dio.

“La pienezza del tempo” (to plērōma tou chronou) di cui parla Paolo, si riferisce al tempo giusto, opportuno, maturo, che era stato preordinato da Dio Padre per l'invio del suo Figlio, cioè Gesù venne sulla terra secondo un piano, il piano di Dio Padre che lo ha mandato.

Paolo non sta parlando di un evento più o meno casuale! Improvvisato, o Impulsivo!

Stava parlando di un piano di Dio prestabilito nei dettagli, che rispecchia la Sua puntualità, non anticipando e nemmeno ritardando il momento opportuno!

Non so a voi, ma a me dà fastidio fare tardi a un appuntamento, e ancora più dà fastidio aspettare il ritardo di qualcun altro all’appuntamento.

E molte volte siamo infastiditi con Dio quando non risolve subito i nostri problemi, o ritarda a rispondere alle nostre preghiere.

Viviamo in una società frenetica dove possiamo avere quasi tutto a casa ordinandolo nel web.

Possiamo affermare tranquillamente che la nostra è “la società del tutto e subito!”

Con Dio non è così! 

Rob Westbrook scrive: “Dio non segue sempre la nostra tabella di marcia, ma agisce sempre al momento giusto. Pensate a Giuseppe: fu venduto come schiavo e successivamente gettato in prigione, ma al momento giusto, Dio lo ha innalzato per preservare il Suo popolo.
Pensate a Mosè: ha condotto alcune pecore in giro per 40 anni, ma al momento giusto, Dio lo usò per condurre il Suo popolo fuori dalla schiavitù.
Pensate al Mar Rosso: gli Israeliti erano con le spalle al muro con il Mar Rosso di fronte a loro e l'esercito egiziano dietro di loro, ma al momento giusto, Dio aprì il Mar Rosso in modo che potessero fuggire. 
Pensate alla nascita di Gesù: Dio promise la venuta di Gesù in Genesi 3:15, i profeti predicarono la venuta del Messia per centinaia di anni, ci sono stati 400 anni di silenzio dopo l'ultimo scritto dell'Antico Testamento. Ma al momento giusto, Dio mandò Suo Figlio nel mondo”.

Fu quando le condizioni del mondo erano esattamente mature che Gesù entrò nella storia dell’umanità.

“Guardando lungo i corridoi della storia, Dio scelse proprio il momento giusto per l’incarnazione del Figlio di Dio. Non era troppo tardi. Non era troppo presto” scrive Terry L. Johnson. 

La domanda è: “Perché Gesù quando è venuto sulla terra, quando si è incarnato, era il momento giusto?”

Certo non possiamo capire pienamente il perché, non ci viene detto nella Bibbia.
Lo possiamo dedurre da alcuni aspetti.
Perché per esempio vi era la Pax Romana.
L’Impero Romano passò da un periodo di espansione e di guerre a un periodo di relativa pace e stabilità, conosciuta come appunto Pax Romana. 

Nel suo periodo, Augusto (27 a.C.-14 d.C.) avviò numerose riforme religiose, politiche ed economiche, e durante questo periodo vi fu un periodo di sviluppo pacifico grazie anche alla costruzione di un eccellente rete stradale per cui si poteva viaggiare con facilità e sicurezza perché sorvegliate da legioni di Romani.

E i soldati stessi, stanziati in diversi luoghi, una volta convertiti potevano diffondere il Vangelo dove facevano servizio.

C’è anche da ricordare la lingua universale che era il greco, come l’inglese oggi, e questo ha contribuito all’espansione del Vangelo.

Grazie a tutto questo, e anche ad altro, come per esempio il basso livello religioso, insoddisfazione e fame spirituale che c’era nel Giudaismo, nell’Ellenismo e nel Romanismo, il cristianesimo poteva espandersi!

John Stott riguardo la pienezza del tempo scrive: “Diversi fattori si sono combinati per renderlo tale. Per esempio, era il tempo in cui Roma aveva conquistato e sottomesso la terra abitata conosciuta, in cui le strade Romane erano state costruite per facilitare gli spostamenti e le legioni Romane erano state stanziate per sorvegliarle. Era anche il tempo in cui la lingua e la cultura greca avevano dato una certa coesione alla società. Allo stesso tempo, le vecchie divinità mitologiche della Grecia e di Roma stavano perdendo la loro presa sulla gente comune, così che i cuori e le menti degli uomini di tutto il mondo erano affamati di una religione che fosse reale e soddisfacente. Inoltre, era il tempo in cui la legge di Mosè aveva svolto il suo lavoro di preparazione degli uomini a Cristo, tenendoli sotto la sua tutela e nella sua prigione, in modo che desiderassero ardentemente la libertà con cui Cristo poteva renderli liberi”.

A questo possiamo aggiungere che il popolo Ebraico aveva un alto livello di aspettativa messianica.

Quindi Gesù nacque nel momento giusto in cui il cristianesimo una volta nato poteva espandersi.

Ora quando pensi al Natale, non pensare solo ai centri commerciali con la paura se troverai il parcheggio, ai regali, alle abbuffate, all’albero, al presepe, a Maria, a Giuseppe, ai pastori, ai magi e così via, ma pensa che Dio è sempre puntuale e arriva al momento giusto!

Non so quali problemi stai vivendo, o quando avrai problemi pensa e credi che Dio ti soccorrerà al momento opportuno!

Senti cosa dice Ebrei 4:14-16: “Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno”.

Porta i tuoi problemi, le tue debolezze a Dio sapendo che ci possiamo accostare al trono della Sua grazia grazie a Gesù che essendo stato uomo, ci capisce molto bene, per essere soccorsi al momento opportuno!

Dio ha cura di te! Getta su di Lui ogni tua preoccupazione!

Pietro ci esorta dicendo: “Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi innalzi a suo tempo; gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi” (1 Pietro 5:6-7).

Il Signore esalta gli umili con il giusto tempismo!

“A suo tempo” (en kairō) è “nel tempo” si riferisce a un particolare evento, un tempo stabilito di Dio.

“A suo tempo” si riferisce al momento giusto, appropriato, opportuno come lo vede Dio, quindi il tempo perfetto di Dio, il momento giusto. 

Ricordiamo allora che i tempi di Dio molte volte non sono i nostri tempi!

Dio non arriva sempre quando desideriamo noi, però quando arriva è sempre puntuale!
Vediamo ora, la seconda verità:
II IL NATALE CI PARLA CHE DIO È IN CONTROLLO DELLA STORIA 
”Ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio”.

“Ma” (de- congiunzione avversativa) indica un contrasto con quanto detto prima riguardo la condizione in cui si trova una persona senza Gesù Cristo, vale a dire schiava dei concetti, o insegnamenti basilari delle religioni caratterizzate dai rituali, norme e regolamenti, e quindi dagli sforzi umani per essere accettati da Dio (cfr.vv.3,8-9) che evidentemente sono contrari alla grazia di Dio (cfr. per esempio Romani 4:1-8; 11:5-6; 1 Corinzi 1:26-31; Galati 2:16; Efesini 2:8-9). 

Allora il “ma” è il punto di svolta nella storia umana dovuta al piano di Dio e al Suo controllo nella storia dell’umanità!

Dio ha un piano di salvezza per l’umanità, guida, o controlla sovranamente la storia del mondo per i Suoi scopi.

Le parole “l’alfa e l’omega” che troviamo scritto in Apocalisse che descrivono il Signore (Apocalisse 1:8; 21:6; 22:13) sono la prima e l’ultima parola dell’alfabeto greco, come per noi italiani è “dalla A alla Z”

“L’alfa e l’omega” corrispondono a “il primo e l’ultimo” (Apocalisse 1:17) che troviamo nell’Antico Testamento per descrivere il Signore (cfr. per esempio Isaia 41:4; 44:6; 48:12).

“L’alfa e l’omega” è una figura retorica conosciuta come “merismo” in cui l'inizio e la fine di una serie sono nominati con lo scopo di enfatizzare tutto ciò che viene in mezzo, fa riferimento a tutto ciò che si trova tra queste due lettere.

Il punto è che il Signore Dio è sovrano su tutto il tempo e la storia.

Dio è il Signore, l’inizio di tutta la storia come anche della fine della storia, ed è il Signore di tutto quello che c’è in mezzo tra l’inizio e la fine; quindi, “l’alfa e l’omega” indica la totalità, il controllo di Dio di tutta la storia!

Il Signore regna su tutta la storia dall'inizio alla fine! 

Il Signore inizia e completa tutte le cose, è il primo e l’ultimo, è il principio e la fine (Apocalisse 21:6; 22:13), cioè Colui che controlla e guida la storia, che inizia e completa tutte le cose secondo il Suo piano.

A riguardo lo studioso G.K. Beale scrive: “Il Dio che trascende il tempo guida l’intero corso della storia perché è sovrano sul suo inizio e sulla sua fine”.

Dio progetta, controlla il tempo e la storia determinando il momento giusto!

Quindi quando pensi al Natale devi pensare anche che Dio ha in controllo la storia dell’umanità, come anche la tua in modo personale e dettagliata! (cfr. per esempio 1 Cronache 29:11-12; Salmo 33:10-11;47; Giovanni 5:17; Romani 8:28; Efesini 1:11).

Anche le cose che noi reputiamo insignificanti come la morte dei passeri, o a cose che non badiamo come il numero dei nostri capelli (Matteo 10:29-30), Dio ci sta attento, sono sotto il Suo controllo!

Dio è attento a ogni aspetto della nostra esistenza, dalle grandi decisioni ai più piccoli dettagli.

Non sei vittima delle circostanze, ma parte di un piano divino!

Non sei vittima del tempo, sei un protagonista nel piano eterno di Dio!

La fiducia non sta nel controllo degli eventi, ma nella fede che Dio guida tutte le circostanze secondo il Suo piano!

Tra l'alfa e l'omega, c'è la tua storia perfettamente guidata dalla mano sovrana di Dio!"

Questo indica anche:”Ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio”.

Da quello che vediamo nella Bibbia riguardo la provvidenza di Dio, la Pax Romana, era dovuta al Dio che è sovrano su tutto e tutti!

Come già detto “la pienezza del tempo” si riferisce al tempo giusto, appropriato, ma anche che Dio controlla la storia, ha preparato le condizioni necessarie per l’arrivo di Gesù Cristo e l’espansione del cristianesimo!

La parola "pienezza" (plērōma) indica che Dio ha pianificato e realizzato i Suoi propositi nella storia dell’umanità, ma anche che l’ha guidata e al momento giusto ha mandato Suo Figlio per la redenzione dell’umanità, secondo il Suo piano salvifico!

La preparazione del Suo piano salvifico non si riferisce solo alla Pax Romana, ma anche alla legge Mosaica che era come una prigione spirituale (Galati 3:23), come una gabbia di ferro (custodito – ephrouroumetha, cfr. per esempio Geremia 21:4; Salmo 77:12; 2 Corinzi 11:32).

La legge teneva le persone sotto la sua autorità, mostrando loro la loro incapacità di osservare perfettamente i suoi comandamenti e, di conseguenza, la loro incapacità di guadagnarsi la giustificazione divina attraverso le opere.

La legge aveva lo scopo di farci vedere i nostri peccati, la nostra colpa e quindi condannarci con lo scopo di desiderare la salvezza di Gesù Cristo (cfr. per esempio Romani 3:9-23; Galati 3:10-24).

Perché, se non ci sentiamo perduti, non desidereremmo di essere salvati!

John MacArthur scrive: “La pienezza del tempo si riferisce al completamento del periodo di preparazione nel calendario sovrano della redenzione di Dio. Quando la legge ebbe pienamente raggiunto il suo scopo di mostrare all'uomo la sua assoluta peccaminosità e incapacità di vivere secondo il perfetto standard di giustizia di Dio, Dio inaugurò una nuova era di redenzione. Quando mandò Suo Figlio, fornì all'uomo la giustizia che l'uomo non poteva provvedere a se stesso”.

Allora, quando pensiamo alla tempistica dell’incarnazione di Gesù, quando venne sulla terra per prendere un corpo umano, non dovremmo pensare a Dio mentre era seduto in cielo e vedeva come la storia degli uomini stava andando disse: “Le cose si stanno allineando bene, questo sembra un buon momento per mandare Mio Figlio”. 

Niente di tutto questo! Perché Dio nella Sua provvidenza, nella Sua sovranità aveva progettato tutta la storia, dall’eternità prima della creazione e quindi prima della caduta di Adamo ed Eva, e la stava controllando e guidando per questo momento storico! (cfr. per esempio Isaia 7:14; 9:5; Atti 2:23; 4:24-28; Efesini 3:11; 1 Pietro 1:18-20).

Allora a Natale ricorda che Dio non subisce la storia, ma la orchestra con una maestria divina!

Allora l’enfasi di “ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio” è posta su un tempo specifico designato, preparato, ma anche guidato, o controllato da Dio! 

Gesù Cristo è arrivato al momento prestabilito dal Padre secondo la Sua tabella di marcia che ha progettato prima la creazione, e ci ha lavorato attivamente e fatto in modo che avvenisse!

Gesù, quindi il Vangelo, è stato trattenuto da Dio fino a quando il mondo di allora non fosse giunto a un periodo giusto preparato da Dio per la venuta del Figlio!

Ecco! Ricorda anche questo quando pensi al Natale!

Ricorda che Dio controlla la storia secondo i Suoi piani, guida la tua storia secondo un piano prestabilito!

La tua vita non è un caso fortuito, ma un capolavoro di Dio già scritto dall'eternità! (cfr. per esempio Salmo 139:14-18).

Non sei abbandonato al caso, fai parte di un progetto divino! (cfr. per esempio Romani 8:28-29)

Non sei nelle mani degli uomini, della natura, delle circostanze, ma nelle mani di Dio, del Signore che guida la storia.

Stiamo attraversando momenti bui, difficili, incerti, ma Dio sta guidando la storia per il ritorno di Gesù Cristo (cfr. per esempio Matteo 25:31; Filippesi 3:20-21; 1 Tessalonicesi 4:13-18) e anche questa volta arriverà puntuale, al momento giusto!

Sei tu pronto al Suo ritorno?

Infine, la terza verità quella più familiare è: 
III IL NATALE CI PARLA DELLA CURA DI DIO PER I PECCATI DELL’UMANITÀ 
“Dio mandò suo Figlio”.

Il Natale non è solo una festa, ma un grido per la salvezza che si diffonde nel mondo: Dio si incarna nella fragilità umana per spezzare le catene del peccato!

Il verbo “mandò” indica due verità importanti.

La prima verità è:
A) Gesù preesisteva prima di incarnarsi
Il fatto che Dio mandò il Figlio indica che Gesù preesisteva prima della Sua nascita sulla terra, prima che giungesse la pienezza del tempo!

Come affermava Harry Rimmer: “La nascita del nostro Salvatore a Betlemme di Giudea non fu la Sua origine”.

“Dio mandò” ci fa capire che Gesù prima di venire sulla terra, prima di nascere da Maria (Luca 1:26-35) preesisteva in cielo dall’eternità in comunione eterna con il Padre (cfr. per esempio Michea 5:1; Giovanni 1:1-14,18; 3:13; 8:57-58; 17:4-5; Filippesi 2:5-8; Colossesi 1:16-17; Ebrei 1:2; 10:7).

La Sua preesistenza era sovrannaturale, trascendente!

La Sua preesistenza è la gloria legata all'identità di Dio che il Padre e il Figlio condividevano! (cfr. per esempio Giovanni 1:1-3,14,18; 17:4-5).

Gesù s’incarnò per compiere la volontà di Dio Padre (cfr. per esempio Giovanni 4:34), una volta compiuta è ritornato alla destra di Dio Padre, dove intercede per gli eletti, i credenti (cfr. per esempio Luca 24:51; Giovanni 16:28; Atti 7:55; Romani 8:31-34).

La Sua nascita come la Sua morte ci parla di umiltà, un esempio che dovremmo seguire (cfr. per esempio Matteo 20:20-28; Giovanni 13:1-17; Filippesi 2:5-8).

Il Natale ci ricorda che dobbiamo ricercare l’umiltà!
Se lo è stato Gesù, lo dovremmo essere anche noi!
In secondo luogo, “mandò” indica che:
B) Gesù è stato investito dell’autorità divina per compiere la missione di Dio Padre (cfr. per esempio Matteo 28:18; Marco 1:22; Luca 4:36; Giovanni 3:34; 6:27; 10:18).

Il Natale ci dice che Gesù è realmente venuto nel mondo prendendo forma umana con l’autorità di Dio per compiere la Sua volontà! (cfr. per esempio Giovanni 1:1-3;14; Romani 8:3; Galati 4:4)

Questa era la volontà di Dio la cosa più importante per Gesù! (cfr. per esempio Giovanni 4:34; Ebrei 10:5-9).

Ecco a Natale ricordiamoci anche di questo! Perché anche di questo parla!

Come lo è stato per Gesù, dovrebbe essere anche per noi! 

La priorità della nostra esistenza deve essere l'obbedienza a Dio!

“Mandò” (exapesteilen – aoristo attivo indicativo) indica “mandare con un obiettivo”, “mandare con uno scopo designato”, “mandare per una missione” (cfr. per esempio Matteo 9:38; Atti 7:12; 11:22; 22:21).

L'idea a Natale che Dio abbia mandato suo Figlio, un piccolo bambino in una mangiatoia, come dono per l’umanità, certamente è toccante, ma lo è ancora di più se pensiamo il motivo per cui è venuto sulla terra!

Thomas Hewitt ci ricorda: “L'incarnazione era un mezzo necessario per raggiungere un fine, e il fine era la cancellazione del peccato del mondo mediante l'offerta del corpo di Cristo”.

Dio non si è limitato a mandare un messaggio, ma ha mandato Suo Figlio Gesù Cristo per salvare i peccatori! 

Il sacrificio di Cristo sulla croce è l'atto d'amore più grande mai compiuto, e noi ne facciamo parte, e se tu ancora non ne fai parte, sei invitato oggi a farne parte!

Lo scopo designato, la missione di Dio, che proveniva dal Suo amore (cfr. per esempio Giovanni 3:16; Romani 5:5-8; 1 Giovanni 5:9-10) di mandare il Figlio Gesù Cristo era per salvare i peccatori, per dare loro la vita eterna salvandoli dal Suo giudizio (cfr. per esempio Giovanni 3:16,36; Romani 5:9-11).

L’incarnazione di Gesù aveva come scopo il sacrificio di sostituzione dei nostri peccati! (cfr. per esempio Isaia 53:5-6,12; 1 Pietro 2:24; 3:18).

Thomas Watson disse: “Cristo prese la nostra carne su di sé affinché potesse prendere su di sé i nostri peccati”.

Quando Cristo prese i nostri peccati su di sé, fu maledetto, non per i suoi peccati, ma per i nostri (Galati 3:13).

Quindi Gesù ha preso il nostro posto sulla croce, prendendo i nostri peccati, la nostra colpa e il nostro castigo!

Gesù Cristo ha sofferto come sostituto per noi, cioè al posto nostro, con il vantaggio per noi di pagare per i nostri peccati e darci la vita 

In 1 Timoteo 1:15 è scritto: “Certa è quest'affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo”.

Quando Paolo dice: “Certa è quest'affermazione e degna di essere pienamente accettata”, vuole dire che non si tratta di un'opinione, o di una speranza vaga, di un aspetto soggettivo, ma oggettivo, di una realtà inconfutabile che va accettata pienamente e incondizionatamente senza riserve, senza esitazione e senza il minimo dubbio!

Paolo stava affermando che quello che stava per dire riguardo Gesù Cristo era vero, quindi meritevole di fede e di grande valore per la nostra salvezza eterna! 

E come se Paolo stesse dicendo: ” Quello che sto per affermare è vero, fidati”.
 
Infatti, “certa” (pistos) indica qualcosa che è affidabile, credibile, vera, degna di fiducia.

A che cosa si riferiva l’apostolo, si riferiva che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori!

A questo punto è importante sottolineare due verità.
La prima verità: la divinità di Gesù non è stata convertita nella nostra umanità! 
Piuttosto, ha assunto la natura umana!

È in un modo misterioso Gesù nella Sua persona era sia di natura divina che umana.

La seconda verità è: il Gesù della fede non deve essere separato dal Gesù storico! 

Alcuni pensano che siano due aspetti separati, dicono: “Credere in Gesù nel senso spirituale è solo una questione di fede e non di storia, perché non possiamo sapere con certezza nulla della Sua esistenza”. 

Invece noi possiamo accogliere pienamente il fatto che Gesù è realmente esistito, è storia, e per questo motivo, possiamo fidarci di tutto ciò che ha detto e ha fatto!

La fede non è scollegata con la storicità di Gesù!

Allora il Natale ci parla che Gesù era Figlio di Dio che si è incarnato per uno scopo; quindi, è storia e non solo teologia, o una festa che ci ispira a diventare più buoni, o l’occasione per stare insieme ai parenti, ci ricorda il fatto storico dell’incarnazione di Gesù.

Il punto del Natale è che Gesù Cristo è si è incarnato davvero, ha vissuto sulla terra davvero per poi morire sulla croce per salvare i peccatori. 
Questa è storia, non solo teologia!

Con le prove che abbiamo a disposizione, nessuno mai dubiterebbe dell’esistenza storica di Gesù, a meno che non abbia prima il dubbio, il pregiudizio e il desiderio di affermare che Gesù non sia mai esistito!

Ora “è venuto” (ēlthen -aoristo attivo indicativo) e “per salvare” (sōsai - aoristo attivo infinitivo) indicano la completezza dell’opera di redenzione; quindi, non ci sarà bisogno di un altro sacrificio; infatti, nella lettera agli Ebrei leggiamo che è stato fatto una volta e per sempre (cfr. per esempio Ebrei 7:26-27; 9:12,24-28; 10:1-2,10-14). 

Gesù stesso poco prima di morire disse:  “È compiuto” (Giovanni 19:30).

J. Allen riguardo “è venuto” e “per salvare” scrive: “In questi due verbi si riassume una volta per tutte l’opera di Cristo nella storia. Dall’incarnazione, attraverso la crocifissione fino all’ascensione nella gloria, in Lui si è rivelato il piano divino. Egli adempì e portò a compimento questo piano, e la prova di ciò si trova nella salvezza messa a disposizione degli uomini che appartengono a questo mondo”.

Grazie al sacrificio di Gesù non siamo più sotto la condanna, l’ira di Dio! (Romani 5:9-11; 8:1-4), se ci ravvediamo dei nostri peccati davanti a Dio e crediamo nel Signore nostro Gesù Cristo sinceramente (Atti 20:21).

“Per salvare” significa liberare i peccatori dai loro peccati, dalla schiavitù e dalla colpa, e dalla punizione dell'inferno. 

I peccatori (hamartōlous) sono persone le cui vite e azioni sono contrarie agli standard, o richieste di Dio, alla Sua volontà, alla Sua legge, insegnamenti che troviamo nella Bibbia.

“Peccatore” denota la costante violazione dell'umanità alla legge di Dio, e tutti lo siamo per natura e sotto la condanna di Dio (Romani 3:23; 5:12,18).

Ma Gesù è venuto per salvare i peccatori! (Marco 2:17; Luca 19:9-10; Romani 3:24-25).

La venuta e il sacrificio di Gesù è stato necessario perché attraverso le nostre opere, non è possibile la salvezza, perché non siamo in grado di osservare in modo perfetto ciò che Dio richiede da noi! (Romani 3:19-20; Galati 2:16). 

Così per dirla con Tozer: “Gesù Cristo venne nella pienezza del tempo per essere la salvezza di Dio. Doveva essere la cura di Dio per tutto ciò che non andava nella razza umana. Venne per liberarci dai nostri disordini morali e spirituali, ma bisogna anche dire che venne per liberarci dai nostri stessi rimedi”.

Gesù non è semplicemente un maestro di morale, o un profeta, ma la salvezza che ha procurato Dio!

La venuta di Gesù Cristo con il Suo sacrificio, è l’unico mezzo di salvezza integrale dal peccato e dalle sue gravi conseguenze!

La frase interessante che ho trovato nelle parole di Tozer è: “Per liberarci dai nostri stessi rimedi”.

Cosa significa?
Significa che gli esseri umani tendono a costruire sistemi, religioni, filosofie per "aggiustarsi" autonomamente; ma questi rimedi umani sono inadeguati, superficiali, non risolvono il problema del peccato!

I rimedi umani sono insufficienti, sono ponti che non colmano il vuoto, l’abisso tra noi e Dio! Solo Gesù può colmarlo!

Spesso, l'uomo cerca di risolvere i propri problemi con mezzi propri, con le proprie forze e con le proprie soluzioni anche per la salvezza spirituale. 

Ma la salvezza non è qualcosa che possiamo fare da noi stessi, ma un dono gratuito che riceviamo per grazia attraverso la fede in Cristo!

Non cercare la salvezza nei tuoi sforzi, ma in Cristo, l'unico Salvatore.

Tozer ci ricorda che questi "rimedi" sono spesso insufficienti e possono addirittura aggravare la situazione. 

Solo in Cristo troviamo la vera liberazione, una liberazione che va oltre le nostre capacità e le nostre comprensioni.
Perché secondo il piano di Dio, solo Gesù salva! 

Solo Gesù è il Salvatore (cfr. per esempio Giovanni 4:42; Atti 4:12)
Solo Gesù è il sacrificio perfetto che ci salva dai peccati (cfr. per esempio Ebrei 7:26-27; 9:12,24-28; 10:1-2,10-14). 

CONCLUSIONE
Il Natale secondo la Bibbia allora è più di una festa tradizionale, è un messaggio di speranza! 
Ci ricorda che Dio quando arriva è sempre puntuale!

Ci ricorda che Dio controlla la storia!

Ci ricorda che Dio ha la cura per i nostri peccati!

Il Natale allora è l’occasione per adorare Dio e ringraziarlo per Gesù.

Ma è anche occasione di grande conforto e fiducia in Dio per la nostra vita che a volte sembra che non ci capiamo nulla tanto ci sembra complicata, buia e confusa!

La tua vita può essere paragonata a un tappeto che un artigiano sta tessendo.
Quando pensi che Dio sia in ritardo, in realtà sta facendo “un perfetto tappeto” secondo il Suo piano.
Un tappeto non si crea in un istante, richiede tempo, cura, attenzione ai dettagli, devi avere pazienza.
Mentre tu vedi solo i singoli fili e i nodi momentanei, l'artigiano vede già il disegno finale e sta lavorando per questo. 
L'artigiano sa esattamente cosa sta facendo, anche quando per noi sembra non esserci nessun senso 
Dal rovescio del tappeto, i fili sembrano confusi e senza senso. Ma quando lo si gira, appare un disegno meraviglioso e perfetto 
Ciò che inizialmente appare caotico, diventa poi una composizione armoniosa.

Un giorno sapremo del perché abbiamo vissuto tutto quello che abbiamo vissuto!
Ma nel frattempo dobbiamo fidarci dell’amore, della fedeltà e della saggezza di Dio!

La fede matura non è negare la complessità del piano di Dio, ma scegliere comunque di fidarsi di Dio che è sempre puntuale!



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